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Patto tra 16 associazioni giovanili a Lampedusa per la Riforma federale dei trattati Ue

della Gioventù Federalista Europea

a cura di Clelia Conte

Una riforma dei trattati Ue a dieci anni dalla strage di Lampedusa del 3 ottobre 2013, in cui morirono 368 migranti richiesta in sette punti . Matteo Gori, Segretario Generale della Gioventù Federalista Europea: “Solo un’Europa federale con una politica migratoria e una politica estera unica può tutelare la pace e i diritti umani”.

Il nome del patto siglato da 16 associazioni giovanili “Europa porta Europa. Un patto per scegliere l’Europa di domani”, intende portare nuove proposte all’attenzione delle istituzioni . Tutto ciò in vista delle elezioni Europee. Spicca tra i sette, la gestione dei fenomeni migratori, una politica estera unica e il contrasto alla crisi climatica.

Quindici tra le principali associazioni italiane non-partitiche si sono date appuntamento a Lampedusa, il 30 settembre, associazioni, tra le quali c’erano Fridays for Future, Legambiente e Movimento Europeo Giovani, tutte convocate dalla Gioventù Federalista Europea (GFE). si sono radunate per decidere di prendere posizione sul futuro dell’Unione siglando il patto “Europa porta Europa” che chiede una riforma federale dei trattati UE. Il tutto è articolato in sette punti che vanno dalla gestione europea dei fenomeni migratori al rafforzamento della democrazia. Tra le proproste anche la realizzazione di una comunità politica dotata di adeguate risorse finanziarie e di un bilancio federale bilancio che permetta di realizzare a pieno il principio di sussidiarietà; una politica estera unica e una difesa comune europea; l’implementazione e il consolidamento dell’esperienza partecipativa avviata con la Conferenza sul Futuro dell’Europa; e, in fine, il consolidamento e la creazione di nuove istituzioni europee capaci di favorire il contrasto alla crisi climatica e le sue conseguenze sull’ambiente e sulla vita umana.

gfe- Lampedusa 3 ottobre 2023
I ragazzi della GFE- Le bandiere verdi del Movimento Federalista Europeo

L’ incontro avviene nel decimo anniversario del naufragio di Lampedusa, quando il 3 ottobre del 2013 persero la vita 368 migranti. Per le associazioni si tratta di un fenomeno strutturale nella storia dell’Umanità. Matteo Gori, segretario della Gioventù Federalista Europea afferma che questo fenomeno “costringe a scegliere chi essere come europei di fronte a quello che l’ONU ha definito ‘il confine più mortale al mondo’, un confine di cui la nostra società è colpevole testimone mentre i diritti umani vengono calpestati e gli ‘apolidi del ventunesimo secolo’ vengono lasciati annegare…Mai come oggi, il futuro dell’Europa si decide ai suoi confini, a Lampedusa come a Kiev, dove i limiti degli Stati e dell’UE si vedono in maniera drammatica. Solo un’Europa federale con una politica migratoria e una politica estera unica può tutelare la pace e i diritti umani”.

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