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BRAVISSIMA MARIA SOLE TOGNAZZI: CON “IO E LEI” HA CONCEPITO UN FILM RAFFINATO E MODERNO. MA I PREGIUDIZI SONO DURI A MORIRE

maria sole tognazzi

di ROMOLO RICAPITO
I miei complimenti alla regista Maria Sole Tognazzi per la sua ultima opera, Io e Lei.

Ho visto il film ieri, domenica, in una multisala barese.
Pubblico numeroso, sold out.
Ad assistere alla proiezione persone mature : molti i sessantenni, assenti quasi del tutto i giovani.
Segno che il film potrebbe essere primo in classifica se vincesse le diffidenze degli adolescenti,  che non si riconoscono in due attrici cinquantenni. La pellicola nella giornata appunto di domenica  4 ottobre si è classificata  con  un dignitoso sesto posto , registrando  un incasso giornaliero di 38.250 euro.
La Tognazzi ha concepito un film molto bello, moderno  (ma non ruffiano,cioè con inutili concessioni all’attualità) composto, raffinato e accattivante.
La storia della relazione tra le due “amiche” è bene indagata nelle sue luci, ma soprattutto nelle ombre.
Bravissime Margherita Buy e Sabrina Ferilli, anche se io  parteggio per la seconda, più “naturale” e meno “costretta” dalla sceneggiatura a moralismi borghesi.
La scelta poi di non adottare un registro “pruriginoso” è vincente. Evitati gli errori e i compiacimenti di film stranieri tipo La Vita di Adele.
Epperò è successo che, allorquando in sala si è assistito a una scena clou, quella che mostra le due attrici mentre  si baciano con passione (per accompagnare un momento significativo della storia) in sala si è sentita una “più voci” di dissenso. Qualcosa a metà tra il buhhh e il nooo.
Insomma, una parte del pubblico rifiutava la passione al femminile reputandola “innaturale”, magari preferendo la Buy e la Ferilli nei classici ruoli da eterosessuali, alle prese con relazioni problematiche, ma “normali”.
Bene ha fatto allora Maria Sole Tognazzi a proporre una realtà che ancora molti si ostinano ad ignorare, o a stigmatizzare.

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