Il Consiglio di Strasburgo si mobilita sulla tutela della libertà dei giornalisti contro minacce e violenze. Europa Politica 28 Ottobre 202428 Ottobre 2024 di Maria Silvia Quaranta Di fronte all’aumento delle minacce, della violenza e degli altri gravi problemi che continuano a perseguitare e affliggere i giornalisti di tutto il mondo, il Consiglio d’Europa ha deciso di organizzare una conferenza dal titolo “La protezione dei giornalisti: un dialogo multi-stakeholder”, il 29 e 30 ottobre presso il Palais d’Europe a Strasburgo. L’incontro si prefigge l’obiettivo di analizzare e sostenere l’importanza della sicurezza dei media, tenendo conto dell’essenziale funzione democratica dei giornalisti, ed in particolare la consapevolezza del ruolo chiave che essi svolgono durante le crisi, le elezioni, le manifestazioni e le aree di conflitto. Palazzo d’Europa a Strasburgo Come viene indicato nel rapporto 2024 “Media Freedom in Europe” della piattaforma per rafforzare la protezione del giornalismo ed la sicurezza dei giornalisti, la libertà di stampa resta fortemente minacciata in Europa: i pericoli sono molteplici e vanno dall’impiego illegale di spyware all’abuso di procedimenti giudiziari contro i giornalisti, non escluse le aggressioni fisiche, intimidazioni, detenzioni e persino leggi restrittive. Questo Atto, entrato in vigore il 7 maggio 2024, indica una serie di misure per proteggere la libertà dei media e il pluralismo dell’Unione Europea, oltre a migliorare la libera circolazione dei servizi, in quanto i media liberi sono un pilastro fondamentale di ogni democrazia e sono essenziali per una sana economia di mercato. Tra l’altro la Legge europea sulla libertà dei media si prefigge di proteggere l’indipendenza editoriale e le fonti giornalistiche, garantire il funzionamento indipendente dei media del servizio pubblico e la trasparenza della pubblicità statale. Basandosi sulla raccomandazione CM/ Rec (2016)4 del Consiglio d’Europa sulla protezione del giornalismo e la sicurezza dei giornalisti e sui suoi quattro pilastri (Prevenzione, Protezione, Perseguimento penale e Promozione), la conferenza segnerà il primo di una serie di quattro grandi eventi per la campagna “Journalists Matter” del Consiglio di Europa, incentrata sul pilastro Protezione. Slogan sulla libertà di cronaca La campagna “Journalists Matter” per la sicurezza dei giornalisti, nell’ambito del Consiglio d’Europa, è un’iniziativa atta a promuovere la libertà di stampa e proteggere i giornalisti dalla violenza, dalle minacce e dalle molestie nell’esercizio delle loro funzioni. Per sostenere questa causa il Consiglio cerca di sensibilizzare sull’importanza di proteggere i giornalisti e sul loro diritto di riferire le informazioni liberamente e senza paura. La campagna è un progetto quinquennale destinato a coprire tutti gli Stati membri del Consiglio d’Europa. Durante le varie sessioni, a cui parteciperanno autorità pubbliche, forze dell’ordine, rappresentanti civili e religiosi, organizzazioni di giornalisti/media e organizzazioni internazionali, oltre ai rappresentanti del Consiglio d’Europa, si esaminerà il quadro legislativo relativo alla violenza contro i giornalisti e si valuterà l’efficacia delle norme legislative esistenti. Inoltre, verranno esplorate le azioni migliori per giungere ad una totale protezione, anche attraverso l’applicazione della legge, partenariato e protocolli di cooperazione che possano quindi migliorare la sicurezza dei media. Oltre a ciò, si sottolineerà l’importanza delle garanzie procedurali nei casi della privazione della libertà, soffermandosi sul diritto alla rappresentanza legale, all’assistenza medica, ecc. Logo del Consiglio d’Europa La prima giornata del convegno si concluderà con due eventi culturali: la mostra fotografica “Executed free Speech” del fotografo ucraino Yevhen Zinchenko, e la proiezione del documentario Premio Oscar “20 days in Mariupol”, del giornalista ucraino Mstyslav Chernov, vincitore del premio Pulitzer.