Ramadan importante momento che nulla ha potuto contro la cruenta guerra a Gaza Attualità 26 Marzo 202426 Marzo 2024 di Cinzia Santoro Ramadan è il nono mese dell’anno del calendario islamico che è di tipo lunare. Ramadan, deriva dall’arabo harara, caldo, ramal-hara, randhaa, sabbia, terra scottante. Il primo giorno di Ramadan corrisponde alla prima falce di luna crescente, visibile in cielo. È il mese in cui si pratica il digiuno, in commemorazione della prima rivelazione del Corano a Maometto. Uno dei cinque pilastri dell’Islam è il digiuno, gli altri sono la professione di fede, la preghiera all’alba, a mezzogiorno, nel pomeriggio, al tramonto e alla sera, l’elemosina e il pellegrinaggio alla Mecca. Il digiuno è il primo divieto, Non bisogna mangiare o bere nulla prima dell’alba e termina dopo il tramonto. Durante i giorni del Ramadan ci si astiene dai rapporti sessuali, dal fumare, dall’ usare un linguaggio scurrile. Non si deve mentire e fare la guerra. Dal digiuno sono esentati i bambini, i vecchi, i malati, le donne che allattano o in gravidanza e durante il ciclo mestruale. Il Ramadan è un importante momento sociale, oltre che spirituale. Dopo il tramonto, famiglie e amici si riuniscono, spesso in gruppi numerosi, per mangiare e festeggiare insieme. Molti fedeli rispettano l’obbligo alla carità organizzando donazioni e distribuzioni di cibo per le persone più povere, che spesso avvengono vicino alle moschee. Quest’anno nemmeno il Ramadan ha potuto nulla contro la cruenta guerra a Gaza. La popolazione della Striscia di Gaza, manca di cibo e di acqua e i luoghi di culto sono completamente distrutti. La gente non muore soltanto di bombe, ma anche di fame e di stenti. A Gerusalemme Est occupata, le forze israeliane hanno impedito a centinaia di fedeli musulmani di entrare nella Moschea di Al-Aqsa per pregare in occasione dell’inizio del Ramadan. Migliaia di fedeli musulmani comunque si incontrano per le preghiere di Taraweeh nel complesso della moschea di Al-Aqsa nonostante le massicce restrizioni israeliane. Israele continua a bombardare, uccidere, affamare, violentare e torturare la popolazione inerme e ormai allo stremo. Aiuti umanitari arrivano dal cielo ma rappresentano anch’essi un pericolo per chi affamato corre sulla stessa traiettoria dei pacchi. E nonostante gli aiuti la gente mangia quello che trova, erba lungo la strada polverosa, cibo per animali, beve acqua contaminata, muore di stenti. Mentre il Ramadan continua nel mondo mussulmano, i fratelli palestinesi sono decimati senza pietà per mano di un assassino feroce, Benjamin Netanyahu. Che dio distrugga Benjamin Netanyahu, così oggi ha tuonato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Noi invece ci auguriamo che l’azione nazista del governo israeliano sia fermata prima che il Ramadan finisca il 10 aprile. Un augurio per i nostri fratelli palestinesi. E ci associamo al pensiero del segretario generale delle Nazioni Unite, Guterres che ha detto: “Ciò che vediamo nelle operazioni militari e negli attacchi contro i civili è che Israele sta violando il diritto umanitario internazionale. L’attacco alla dignità dei palestinesi crea una crisi di credibilità per la comunità internazionale. Israele deve rimuovere gli ostacoli che impediscono di portare gli aiuti attraverso i valichi terrestri perché il modo più efficace per fornire aiuti umanitari alla popolazione di Gaza è attraverso i passaggi via terra. Gaza ha bisogno di una marea di aiuti, non solo di gocce d’acqua”.