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Il favoloso Carnevale di Martina Franca

di Clelia Conte

Martina- Una splendida giornata assolata, piena di maschere bellissime e addolcita dalla fiera del cioccolato

Carlo Dilonardo- foto manuel@chiari

Sono partite il 16 Febbraio le iniziative dedicate al Carnevale patrocinate dal Comune di Martina Franca, con l’Assessorato alle Attività Culturali e Spettacolo, Assessorato alle Attività Produttive e Assessorato al Turismo. Infatti gli assessori Carlo Dilonardo, Roberto Ruggieri e Vincenzo Angelini hanno auspicato giornate vivaci e divertenti per la comunità poiché la manifestazione è stata pensata anche per gli adulti. Una grande sfilza di famiglie coinvolte si sono viste sfilare coi loro bambini vestiti in maschera.

Terra Martinae del Castrum Vetus

Si è svolta quindi il 19 febbraio la VI edizione del Carnevale barocco martinese ideato dall’associazione Terra Martinae del Castrum Vetus e realizzato con la partecipazione del Gruppo APS Chytros di Crispiano con dei bellissimi costumi fantasiosi e spettacolari. L’intento era di far rivivere “I dies fasti” del Carnevale settecentesco che nacque con il duca Caracciolo Francesco III. Il duca si vestì da ùssaro (soldato alato della cavalleria leggera ungherese), sfilando per le vie di Martina sul carro dei musicanti fra balli e canti. E’ così si è svolto domenica il carnevale martinese, nel corso principale (lo stradone). Una felice giornata con Martənûccə, la maschera martinese, i gruppi mascherati, le pizzicate e il buon cioccolato.

Dietro questa manifestazione, c’è stato un lungo lavoro certosino. Lo dichiara Alba Mannara, la responsabile della manifestazione: “Per ogni manifestazione realizzata dall’Associazione Culturale Terra Martinae del Castrum Vetus, dietro c’è sempre il duro lavoro sartoriale realizzato non da sarte professioniste, ma da autodidatte, che con tenacia e amore mettono a disposizione il loro saper fare con entusiasmo. Alla fine di ogni capo, la soddisfazione è immensa.” Attualmente la sartoria possiede un atelier di oltre 100 costumi realizzati artigianalmente con tessuti e lavorazioni di pregio, completi dei relativi accessori e ispirati nel designer al Settecento barocco e rococò del Regno delle Due Sicilie. Queste creazioni, a mio parere, potrebbero fare invidia a quelle realizzate per il Carnevale di Venezia. Sono certa che con questi presupposti il carnevale martinese si farà molta strada.

Altra sorpresa, l’iniziativa ideata da Francesca Castellana, “A Carnevale ogni Moda vale” dedicato alla storica industria manufatturiera di Martina Franca.
Gli abiti sono infatti stati realizzati dalla suddetta ideatrice che ha voluto mettere in risalto la moda di alta qualità che ha caratterizzato la produzione martinese. Le sue creazioni hanno sfilato in corteo, partito dal Palazzo Ducale per le vie del centro storico. Ad animare la manifestazione, la violinista Didì Tartari, il gruppo “Maschere d’epoca di Fasano”, il gruppo teatrale “Cęttę cęttę minzę a chiàzzę”, il gruppo musicale “Popular Folk”, gli “Sbandieratori di Lucera” che hanno aperto il corteo mascherato.

Gruppo teatrale “Cęttę cęttę minzę a chiàzzę”

“Per realizzare da sola oltre 60 abiti, ho impiegato un bel po’ di tempo: la mattina la sveglia suonava alle 4:00, un caffè e subito a lavoro.” ha dichiarato Francesca Castellana “Lavoro che io amo perché vedere nascere un abito che pian piano diventa un’opera d’arte per me è una grande soddisfazione.” ha concluso ringraziando tutti.


Auguriamoci che il prossimo carnevale con le associazioni martinesi ci riservi una giornata così speciale.

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2 thoughts on “Il favoloso Carnevale di Martina Franca

  1. Vi ringrazio per aver dato un piccolo cenno alla mia manifestazione di “Carnevale ogni Moda vale”..
    Sarei stata più contenta se sarebbero stati messi i nuovi vestiti sartoriali.. Comunque grazie.. Siete stati gentilissimi..

    1. Gentile Francesca, mi sono trovata per caso al Carnevale di Martina Franca ed ho voluto scrivere proprio perché ho apprezzato moltissimo la festa e gli abiti. Ho recuperato un po’ di notizie ed un po’ di materiale. sicuramente non mancheranno occasioni per valorizzare ancor di più le sue opere.
      Saluti
      Clelia Conte

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