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Notizie dal Consiglio Regionale della Puglia

Report ambiente e salute, Blasi: “Si parta dal rispetto della legge regionale”

Dichiarazione del consigliere regionale Sergio Blasi (Pd)

Sergio Blasi

“Nel Report Ambiente e salute in Provincia di Lecce, il Dipartimento di prevenzione dell’Asl propone “l’esecuzione di una Valutazione di impatto sanitario (Vis) che prende in esame tutte le emissioni (anche quelle di impianti non soggetti ad Aia)”, in particolare per quanto riguarda “le aree industriali di Galatina-Soleto e dell’area industriale del comprensorio di Maglie”.
Concordo e rilancio che tutto questo è già previsto dalla legge regionale che disciplina il rilascio delle Valutazioni di impatto ambientale, iter che riguarda tutte le tipologie di impianti industriali. Nella legge di Bilancio 2019, infatti, il Consiglio regionale ha approvato un mio emendamento che introduce la Vis nell’iter tecnico e amministrativo della Via, “affinché il tema della tutela della salute dell’uomo sia tenuto adeguatamente in considerazione nelle valutazioni ambientali di competenza regionale”.
Invito dunque l’Asl e gli enti impegnati nelle varie conferenze dei servizi in corso in tutta la provincia di Lecce per il rinnovo della Via, di pretendere la Valutazione di impatto sanitario quale imprescindibile elemento di supporto alle decisioni amministrative. Nessuna forzatura, lo prevede la legge. Già solo rispetto di questa legge ci farebbe fare un bel passo avanti nel monitoraggio ambientale del nostro territorio e nella tutela della salute di tutti i cittadini.”

63 milioni di euro alla Puglia per ammodernare le strade provinciali. M5S: “Finalmente maggiore sicurezza per i cittadini”

“Il Ministero delle Infrastrutture ha stanziato quasi un miliardo dal 2020 al 2024 per ammodernare o ristrutturare le strade provinciali in tutta Italia. Grazie al Viceministro Cancelleri la ripartizione è stata fatta in base a criteri che tengono della consistenza della rete viaria, del tasso di incidentalità e della vulnerabilità rispetto a fenomeni di dissesto idrogeologico e alla Puglia sono stati assegnati oltre 63 milioni di euro”. Lo dichiarano i consiglieri regionali del M5S.

Giancarlo Cancellieri

I fondi saranno così suddivisi: 60 milioni per il 2020; 110 milioni nel 2021; 275 milioni per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024. Per quello che riguarda la Puglia i fondi saranno suddivisi in 3,8 milioni per il 2020; 6,9 milioni nel 2021 e 17,4 milioni per ciascuno degli anni dal 2022 al 2024. La ripartizione provinciale prevede complessivamente 14 milioni per Bari; 5,3 milioni per la Bat; 15,2 milioni per Foggia; 6,7 milioni per Brindisi; 13,4 milioni per Lecce; 8,4 milioni per Taranto
“Risorse che serviranno – spiegano – per garantire la sicurezza di chi ogni giorno si sposta sulle strade provinciali, di cui più volte anche noi abbiamo denunciato la pericolosità. Sono tante le arterie per cui da anni chiediamo interventi di manutenzione e una segnaletica adeguata. Con queste risorse sarà finalmente possibile effettuare i lavori di messa in sicurezza che i cittadini attendono da anni”.

 

Coronavirus. Chiusura dei centri diurni nel tarantino. Galante: “La Regione intervenga per garantire i lavoratori”

Marco Galante
Marco Galante

“La chiusura dei centri diurni socio educativi e riabilitativi per persone disabili e anziani non autosufficienti nei giorni 27 – 28 -29 febbraio disposta da diversi sindaci della provincia di Taranto dopo il primo caso di Coronavirus, se prorogata, rischia di avere pesanti ricadute sugli Enti gestori che operano in regime di accreditamento con il Servizio Sanitario, i Comuni, gli Ambiti territoriali e con il pagamento dei Buoni Servizio. Condividiamo l’appello delle sigle sindacali per un intervento della Regione a garanzia di chi lavora in queste strutture e laddove i comuni dovessero ordinare la prosecuzione della chiusura, scriveremo ad Emiliano e al direttore del dipartimento Salute Montanaro chiedendo di porre in essere le azioni necessarie a tutela dei lavoratori e degli enti gestori, anche con una deroga alla disciplina dei buoni di servizio”. Lo dichiara il consigliere regionale del M5S Marco Galante.
“Si potrebbe valutare ad esempio – continua Galante – il pagamento dei buoni servizio nei giorni di chiusura o permetterne l’utilizzo anche nei giorni non previsti dalla piattaforma. Ieri in audizione Emiliano ha promesso che a breve darà risposte sugli interventi previsti per evitare il collasso del sistema economico dovuto a questa emergenza. Chiediamo, se dovesse proseguire la chiusura dei centri diurni, di avviare al più presto un tavolo di confronto tra l’assessorato al Welfare e le organizzazioni sindacali che si occupano del terzo settore per capire come affrontare la situazione per garantire la sicurezza di utenti e operatori e la tutela dei livelli occupazionali”

 

Colonna: “Importanti novità nei nuovi avvisi ‘PIA’, ‘contratti di programma’ e ‘Titolo II’. Prosegue il grande impegno della Regione nelle misure a sostegno delle imprese”

Nota del Consigliere regionale, Enzo Colonna.

Vincenzo Colonna
Vincenzo Colonna

“Pochi giorni fa sono stati pubblicati i nuovi avvisi relativi ad alcune misure dell’articolato ed efficace sistema di sostegno e incentivazione messo in campo in questi anni dalla Regione Puglia per favorire la creazione e lo sviluppo di iniziative imprenditoriali, contemplate, a livello normativo, dal Regolamento regionale n. 17/2014.
Mi riferisco, in particolare, ai “Programmi Integrati di Agevolazioni – PIA”, ai “Contratti di Programma” e alle agevolazioni previste dal “Titolo II” del predetto regolamento, misure gestite dalla società “in house” Puglia Sviluppo della Regione Puglia.
Si tratta di importanti strumenti che hanno consentito, specie negli ultimi anni, di implementare, sviluppare e diversificare il tessuto economico e produttivo pugliese, rendendolo maggiormente competitivo e solido sul mercato, grazie al significativo sostegno fornito agli investimenti compiuti dalle aziende presenti nel territorio regionale su diversi versanti (ampliamenti, miglioramento dei processi produttivi, ricerca e sviluppo, ecc.).
Oltre che per le finalità dei finanziamenti, tali misure si differenziano anche per la tipologia di operatori economici cui sono rivolte e per l’intensità dell’agevolazione concessa.
Nello specifico, ai PIA sono dedicati tre avvisi (uno per le piccole imprese, uno per quelle di medie dimensioni e uno per quelle del settore turistico) finalizzati a sostenere gli investimenti per la creazione di nuove unità produttive, l’ampliamento di quelle esistenti, la diversificazione della produzione. I progetti candidati devono essere di importo complessivo compreso tra 1 milione e 20 milioni di euro per le micro e piccole imprese, tra 1 milione e 40 milioni quelle di medie dimensioni. Le agevolazioni possono variare a seconda della tipologia di costo ammissibile, sino a un massimo del 45% per micro e piccole imprese, e sino a 10 milioni per quelle di medie dimensioni. Le istanze di agevolazione al bando “PIA – Turismo” devono riguardare programmi di investimento di importo complessivo sino a 40 milioni di euro per le grandi imprese, 30 milioni per le medie e 20 milioni per micro e piccole imprese.
L’avviso relativo ai “Contratti di Programma” è rivolto principalmente alle imprese di grandi dimensioni ed è orientato a favorire in particolare lo sviluppo, il rafforzamento, la competitività e l’attrattività dei territori, promuovendo l’innovazione e l’occupazione. Possono essere candidati a questa misura programmi di investimento di importo complessivo compreso tra 5 milioni e 100 milioni di euro, con contributi sino a 20 milioni per ciascun progetto integrato di sviluppo.
Infine, le agevolazioni previste dal “Titolo II”, sono mirate a sostenere progetti di investimento di importo pari ad almeno 30 mila euro, presentati da imprese operanti in differenti settori produttivi (comprese quelle del settore turistico-alberghiero) e da liberi professionisti. L’intensità massima di aiuto è pari al 35% per i soggetti di medie dimensioni e al 45% per quelli di piccole dimensioni.
Sono diverse e importanti le novità previste dai nuovi avvisi recentemente pubblicati, di cui non posso dar conto qui in maniera puntuale ed esaustiva, che interessano in particolare le misure PIA e Contratti di Programma e che sono orientate a favorire l’aggregazione di operatori economici, la dotazione occupazionale e il loro radicamento territoriale.
Una prima novità interessa i potenziali beneficiari delle misure di sostegno previste dagli avvisi “PIA – Piccole Imprese” e “PIA – Turismo”: potranno infatti accedere alle agevolazioni anche le imprese che, pur non possedendo il requisito del fatturato minimo previsto (1,5 milioni di euro negli ultimi tre esercizi per “PIA – Piccole Imprese”, 1 milione per il settore turistico), presentino un progetto integrato con una impresa capofila che possieda il requisito del fatturato richiesto.
Un’altra importante novità riguarda, negli avvisi “PIA -Piccole/Medie Imprese” e “Contratti di Programma”, l’ampliamento dei parametri che determinano un aumento, rispetto alla percentuale base (25% per i PIA) dell’intensità di aiuto per alcune tipologie di spesa (ad esempio, per la realizzazione di opere murarie, acquisto suolo e sistemazione di fabbricati). Tra questi vi sono, infatti:
– l’incremento occupazionale (almeno 1 unità lavorativa aggiuntiva per ogni 300.000 euro di contributo ricevuto);
– livelli occupazionali assicurati a donne (50% di occupate in almeno una delle categorie di lavoratori impiegati nell’esercizio),
– valorizzazione del capitale umano (attraverso l’adozione di un piano di alta formazione o l’attivazione di progetti di alternanza scuola-lavoro),
– l’adozione di sistemi produttivi sostenibili in linea con i principi di economia circolare,
– la localizzazione degli investimenti nell’ambito delle due Zone Economiche Speciali (ZES) istituite in Puglia, la “Adriatica” e la “Jonica”.
In particolare, con la previsione di quest’ultimo parametro, la Regione, per quanto rientra nella sua competenza, inizia a dare concretezza ai vantaggi previsti dalle ZES, che, ricordo, sono macroaree geografiche collegate a una o più aree portuali, per le quali sono previste specifiche misure (benefici fiscali, incentivi, semplificazioni amministrative) dirette appunto a creare un contesto orientato alla crescita di imprese, all’attrazione di investimenti, all’incremento di scambi commerciali ed export.
C’è poi una ulteriore novità valida per tutti i suddetti avvisi (ad eccezione di quello “PIA – Turismo”) e che riguarda gli investimenti diretti all’acquisto e al recupero di immobili esistenti e non utilizzati dichiarati inagibili o inabitabili, per i quali è previsto un incremento di aiuto per altri 10 punti percentuali. Tanto al fine di favorire il recupero di fabbricati già realizzati, molto spesso ubicati in aree urbanizzate, riducendo così il consumo di suolo.
Sono particolarmente soddisfatto per le integrazioni apportate ai nuovi avvisi, con particolare riferimento alla possibilità di accedere alle agevolazioni da parte delle imprese prive del requisito del fatturato minimo e alla previsione di un aumento della percentuale di sostegno nel caso di sistemi produttivi sostenibili in linea con i principi di economia circolare, di recupero di immobili esistenti non utilizzati e di investimenti effettuati nelle ZES.
Sull’esigenza di introdurre tali modifiche e integrazioni agli avvisi sono tornato più volte, anche con specifiche iniziative e sollecitazioni consiliari. Sono il frutto di un complesso lavoro sviluppato nell’ultimo anno, assieme all’Assessore allo “Sviluppo economico” Cosimo Borraccino, dalla Sezione “Competitività e Ricerca dei sistemi produttivi” (diretta dalla dott.ssa Gianna Berlingerio) e dai vertici e dallo staff di Puglia Sviluppo.
Li ringrazio tutti per l’impegno profuso, intenso e altamente professionale.
Si tratta di punti su cui ho insistito da tempo per rispondere meglio e più efficacemente alla vivace realtà produttiva della Puglia, in particolare della Murgia. Penso, ad esempio, alle potenzialità delle aree artigianali di Altamura e Gravina, che, a valle di un complesso lavoro che ho seguito sin dall’avvio, sono state inserite nella perimetrazione della ZES Adriatica: 183,50 ettari della zona industriale di Altamura e circa 10 ettari della zona P.I.P. di Gravina (spero che le superfici ZES di Gravina possano essere incrementate al termine della procedura in corso per assegnare altri 261 ettari).
Invito dunque le imprese interessate ad approfondire le misure di agevolazione della Regione Puglia, consultando i relativi avvisi pubblici disponibili nel portale sistema.puglia.it o prendendo contatti con la struttura di Puglia Sviluppo, che da anni assicura un supporto efficiente e tempestivo alle imprese pugliesi.
Resto a disposizione di operatori economici, imprese e professionisti – come ho peraltro fatto in questi anni – per approfondimenti e chiarimenti”

 

Coronavirus, Pellegrino: “Autorità valutino il porte chiuse per Lecce-Atalanta. Sarebbe scelta di buonsenso”

Raffaele Pellegrino
Raffaele Pellegrino

“Resto fermamente convinto della necessità di non alimentare alcun allarmismo, né caccia alle streghe. Anche perché la Regione Puglia e il presidente Emiliano stanno dando prova di un’ottima e costante gestione nell’emergenza coronavirus. Ma ritengo che in alcuni casi, quelli che non hanno un forte impatto nella vita quotidiana delle persone – infatti parliamo pur sempre di una partita di calcio – si possano e si debbano prendere le dovute precauzioni. Al fine di tutelare la salute e l’interesse di tutti. Sulla gara di Serie A Lecce-Atalanta in programma domenica prossima al Via Del Mare credo che si debba fare uno sforzo: far disputare l’incontro a porte chiuse evitando così l’arrivo di spettatori dalla Lombardia. Sarebbe, a mio avviso, la scelta più equilibrata per smorzare sul nascere le polemiche. Perché mi spaventano di più non tanto le polemiche della vigilia, quanto quelle del post partita, se giocata regolarmente alla presenza di pubblico.
Qui a Lecce tutti i tifosi di ogni parte d’Italia saranno sempre i benvenuti, al netto delle rivalità sportive, ma in eccezionali situazioni come questa occorre agire con un pizzico di prudenza in più. Per tutte queste ragioni mi auguro che le autorità competenti e la Lega Calcio prendano le opportune decisioni valutando la possibilità di tenere vuoti gli spalti del Via del Mare”.
Lo dichiara il presidente regionale di Italia in Comune e vice presidente della III Commissione Sanità, Paolo Pellegrino

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