Bifest- In un posto bellissimo di Giorgia Cecere. Isabella Ragonese: “dentro noi donne esistono mille facce”; Alessio Boni: “ho ripetuto fin a 18 ciak consecutivi”-di Romolo Ricapito Attualità Cinema Cultura Eventi e Tradizioni 5 Aprile 20165 Aprile 2016 di Romolo Ricapito foto di Francesco Guida Giorgia Cecere a ds., Isabella Ragonese e Alessio Boni Al Teatro Margherita è stato il turno della presentazione del film di Giorgia Cecere “In un Posto Bellissimo,” presenti oltre alla cineasta anche i due interpreti principali: Isabella Ragonese e Alessio Boni. La Ragonese sfoggiava un look semplice, impreziosito però da alcuni dettagli, come la pettinatura con la chioma spiovente a sinistra. Semplice la maglia indossata, nera e a righe bianche, abbinata però a un paio di ballerine sofisticate, di colore chiaro, con l’aggiunta di piccole stringhe allacciate sul dorso . Della sua seconda opera, dopo il film di esordio del 2011 Il primo incarico, con protagonista sempre Isabella locandina-in un posto bellissimo Ragonese, la Cecere ha detto che è un contesto nel quale le persone condividono cosa veramente va perso gradatamente nella vita giorno per giorno, senza che i due coniugi se ne accorgano, affogando nella consuetudine. Da sposati si finisce per diventare estranei, in modo reciproco. Mentre, di contro, persone sconosciute diventano intime attraverso il riconoscimento di una parte di se stessi, ritenuta a torto perduta per sempre. L’attore barese assente, Paolo Sassanelli Un Posto Bellissimo dunque riassume anche la paura del mondo esterno e il proprio rifugiarsi in una familiarità costante, espletata anche con estranei. Isabella Ragonese: “Sono Lucia, una donna semplice che ritrova la sua umanità. Ne Il primo Incarico ero una giovane maestra degli anni ’50, che otteneva il suo primo lavoro lontano da casa. Quel personaggio (Nena) era più simile a me . Questo di Lucia, invece in realtà fu pensato per un’altra attrice. Poi la regista volle affidarmelo, spronandomi appunto con il sottolineare la mia distanza da esso. E’stato dunque un salto nel vuoto: trovare la debolezza dentro di me riconoscendo che il bisogno degli altri è insostituibile . Noi donne non siamo “superdonne”, ma a volte veniamo ferite da piccole cose”. Boni-Bifest-2016 La Ragonese ha ammesso che i complessi abitano l’animo femminile e che le attrici,d’altro canto, hanno dentro l’animo mille personaggi, al pari delle persone ordinarie. Alessio Boni, impegnato in questi giorni in teatro a Bari con I Duellanti assieme al collega Marcello Prayer, ha ammesso che la regista Giorgia Cecere lavora in modo maniacale sull’espressione della parola. Il personaggio di Andrea è freddo e distante. “E’ stato stimolante interpretarlo– ha detto Boni- anche per i 17-18 ciak prima di arrivare al risultato definitivo. Non l’ho presa come una cosa umiliante, anche perché Giorgia in progress mi ha permesso di cambiare le battute così come mi sentivo di esprimerle”. Nel cast anche il barese Paolo Sassanelli