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Bari in Festa: tra musica e cultura, omaggio a Nino Rota e ai giovani talenti

Presentazione Premio Nino Rota 2025
Maria Silvia Quaranta

di Maria Silvia Quaranta

Bari continua a celebrare la cultura e la musica con una serie di eventi che animeranno la città nel cuore dell’estate. Al centro delle manifestazioni, il Premio Nino Rota 2025, la rassegna giunta alla sua settima edizione, che si conferma come un appuntamento di spicco per la città. Promosso da Puglia Culture con il sostegno della Regione Puglia e organizzato dalla cooperativa A/Herostrato, l’evento si inserisce nel più ampio cartellone della Festa del Mare 2025, un programma estivo che ha già riscosso un enorme successo, attirando decine di migliaia di spettatori.

Un momento della conferenza stampa
Un momento della conferenza stampa

Durante la conferenza stampa di presentazione del 25 agosto, tenutasi a Palazzo di Città, sono stati illustrati i dettagli delle iniziative, alla presenza dell’assessora alle Culture, Paola Romano, al presidente di Puglia Culture, Paolo Ponzio, al coordinatore del Premio Nino Rota, Gianluigi Trevisi, e al direttore artistico di Bari in Jazz, Koblan Amissah. Tutti gli intervenuti hanno sottolineato l’importanza di un’offerta culturale diversificata e di alta qualità, capace di coinvolgere i cittadini e di promuovere la città su scala nazionale.

L’assessora Paola Romano ha evidenziato il valore del Premio Nino Rota, un tributo al genio del compositore che ha scelto Bari come sua città d’elezione e fonte di ispirazione. Il legame tra Rota e il capoluogo pugliese, rafforzato dal suo ruolo di direttore del Conservatorio Niccolò Piccinni, è un elemento identitario per la comunità. “Il Premio non è solo un’occasione per onorare il grande compositore,” ha affermato l’assessora, “ma anche un’opportunità per orientare il futuro attraverso la creatività musicale”. Un ringraziamento speciale è stato rivolto a Gianluigi Trevisi per il suo impegno nel fare del Premio un punto di riferimento e per la sua sensibilità verso i giovani musicisti pugliesi, a cui sarà dedicata una serata speciale in memoria del chitarrista Claudio Colaianni. L’assessora ha inoltre citato il successo della Festa del Mare, che ha visto il Locus Festival in Fiera del Levante attirare 60.000 persone, e ha invitato i baresi a partecipare agli ultimi appuntamenti del cartellone, che include anche le rassegne “Le Due Bari” e il “Bari Piano Festival“.

Paolo Ponzio, presidente di Puglia Culture, ha ribadito che eventi come il Premio Rota, il Locus Festival e Bari in Jazz rappresentano un autentico “patto culturale” tra istituzioni come il Comune di Bari, la Regione Puglia e operatori del settore. L’obiettivo comune è creare momenti di dialogo tra arte, città e cittadini. Ponzio ha definito Nino Rota un “gioiello” di cui non è necessario inventare il valore, ma che va piuttosto accompagnato e valorizzato. La Festa del Mare, in questa visione, si configura come una strategia culturale che va oltre il semplice calendario di eventi, trasformandosi in un’esperienza collettiva che arricchisce ogni singolo partecipante.

Come ha spiegato Gianluigi Trevisi, il Premio Nino Rota continua a esplorare l’innovazione nel campo delle colonne sonore per cinema e televisione, un genere che il maestro Rota ha saputo elevare a forma d’arte. L’evento, un’indagine sulla musica per immagini, rende omaggio al compositore “senza frontiere” che ha lasciato un’impronta indelebile nella musica contemporanea. Il Premio ha sempre avuto l’obiettivo di riconoscere il talento di compositori affermati, come Franco Piersanti e Pino Donaggio, ma anche di dare visibilità a nuove voci, in particolare a quei giovani che introducono generi musicali inusuali nelle loro composizioni.

Locandina del Premio
Locandina del Premio

L’edizione 2025 del Premio si terrà sabato 30 e domenica 31 agosto nel suggestivo Chiostro Santa Chiara a Bari Vecchia. Anche quest’anno, la presentazione delle serate sarà affidata a Enzo Gentile, noto scrittore e giornalista. La rassegna avrà inoltre un’appendice il 6 settembre al ‘Parco per tutti’ di Torre a Mare, luogo legato alla memoria di Rota, che vi ha vissuto per oltre trent’anni.

La prima serata, sabato 30 agosto, vedrà la premiazione di Lorenzo Tomio, compositore, chitarrista e sound designer trevigiano di 46 anni. Il suo lavoro spazia dalle colonne sonore per cinema e TV a collaborazioni con il teatro sperimentale e la danza. Dopo aver ricevuto il premio, Tomio si esibirà in concerto. La serata proseguirà con una sonorizzazione dal vivo del capolavoro del cinema muto “He Who Gets Slapped” (1924), curata da un quartetto d’eccezione formato da Laura Agnusdei, Simone Cavina, Stefano Pilia e Antonio Raia.

La seconda serata, domenica 31 agosto, si aprirà con il talk dal titolo “Il Rota pop in classifica”, con protagonisti Enzo Gentile e il musicologo Marco Ranaldi. A seguire, sarà premiato Massimiliano Mechelli, chitarrista e compositore che si è distinto per la sua capacità di fondere sperimentazione e tecnologia in colonne sonore uniche, collaborando anche con produzioni Netflix di successo. Mechelli si esibirà in una performance dal vivo accompagnato da un nonetto diretto da Vincenzo Carbotta. A concludere la rassegna sarà il “Premio Rota alla carriera“, che sarà consegnato al compositore e liutista olandese Jozef Van Wissem. L’artista sonorizzerà dal vivo il film muto “La Chute de la Maison Usher” (1928), in un’esibizione che promette di essere un’esperienza sensoriale unica.

Oltre al suo focus sulle colonne sonore, il Premio Rota ha scelto di dedicare uno spazio speciale alla vivace scena musicale indipendente locale ed ai giovani talenti, che troppo spesso fatica a trovare spazi per esibirsi. Questa esigenza è diventata ancora più pressante dopo la recente scomparsa di Claudio Colaianni, chitarrista e figura di spicco del rock barese, leader di band come i “That’s All Folks!” e gli “Anuseye“. Per onorare la sua memoria e dare un segno tangibile di supporto ai musicisti emergenti, è stato organizzato un contest speciale. L’evento si terrà il 6 settembre al ‘Parco per tutti’ a Torre a Mare, dove si esibiranno diversi gruppi in un tributo al genio e all’eredità di Colaianni.

Paola Romano, Paolo Ponzio, Gianluigi Trevisi e Koblan Amissah
Paola Romano, Paolo Ponzio, Gianluigi Trevisi e Koblan Amissah

La conferenza stampa è stata anche l’occasione per fare il punto sugli ultimi appuntamenti di altre rassegne che hanno animato l’estate barese. Il Locus Festival ha proposto il suo ultimo evento, con la parata itinerante di percussioni afrobrasiliane de La Bandita che si è svolta a Santo Spirito il 25 agosto, portando l’energia e i ritmi del Brasile per le strade della città.

Il Bari in Jazz, invece, concluderà il suo percorso il 2 settembre a Torre a Mare con il concerto “Forrò Navigante”. Il direttore artistico Koblan Amissah ha descritto il progetto come un “viaggio sonoro” che unisce le tradizioni del Mediterraneo e l’energia del Brasile. Il progetto, ideato dall’organettista salentino Claudio Prima, esplora i punti di contatto tra culture musicali apparentemente distanti, dimostrando come strumenti come l’organetto siano arrivati in Sud America con gli emigranti, mescolandosi ai ritmi africani. “Forrò Navigante” non è solo un concerto, ma una vera e propria festa, che invita il pubblico a danzare e a celebrare la diversità culturale. Amissah ha ringraziato il Comune di Bari per aver riportato il festival nei quartieri periferici, rafforzando il legame con la comunità locale.

In sintesi, la Festa del Mare si conferma un progetto culturale ambizioso e di successo, capace di unire diverse manifestazioni e di offrire al pubblico un programma vario e di alta qualità, con un occhio di riguardo alla tradizione, all’innovazione e ai giovani talenti.

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