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Violenti nubifragi si abbattono sull’Afghanistan: donne e bambini i più colpiti.

nubifragi si abbattano sull'Afghanistan

di Cinzia Santoro

Gli effetti del cambiamento climatico sono sempre più drammatici e continuano a colpire soprattutto le persone più vulnerabili. e trai paesi più colpiti c’è l’Afghanistan, paese estremamente fragile, che subisce da oltre quarant’anni gli effetti drammatici del surriscaldamento terrestre. Nell’ottobre 2023 due potenti terremoti nella provincia di Herat colpirono più di 275 mila persone e oltre 37 mila famiglie furono costrette a vivere in alloggi di fortuna e tende all’aperto. Soltanto dall’inizio di quest’anno oltre 30mila persone sono state colpite da eventi climatici estremi e catastrofici. Negli ultimi giorni fortissime piogge si sono abbattute sul nord dell’Afghanistan causando disastrose inondazioni e terribili alluvioni. Al momento risultano almeno 240 vittime, 300 feriti e oltre 3 mila case distrutte o danneggiate. Il 10 maggio scorso una potente alluvione ha devastato la provincia di Baghlan a nord del paese e 21 distretti del Nord-est, già colpiti da intense piogge alcune settimane fa. Sono morte più di 300 persone e migliaia di case sono state distrutte.

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Insieme alle autorità locali, UNHCR sta identificando le necessità più urgenti e gli operatori umanitari si sono attivati fin da subito per portare aiuti umanitari salvavita fornendo alle famiglie cibo, acqua, medicinali, kit igienici, tende, coperte, materassi e altro ancora. I collegamenti tra Kabul e l’Afghanistan settentrionale al momento sono interrotti e si teme l’insorgere di epidemie a causa dell’acqua piovana stagnante. Molti villaggi sono stati spazzati via dalla furia di acqua, grandine e fango, che hanno devastato i terreni agricoli e travolto il bestiame. Il portavoce dei Talebani Zabihullah Mujahid ha fornito il bilancio provvisorio di più di 3000 case distrutte. 

Frane e allagamenti, danni alle infrastrutture ingentissimi, sono crollati diversi ponti e molte vie d’accesso risultano invase dal fango, per cui la maggior parte delle zone interessate non sono raggiungibili dai mezzi di soccorso più pesanti, soprattutto nelle province di Beghlan, Takhar e Ghor. Le organizzazioni umanitarie presenti, infatti, fanno sapere che i soccorsi stentano ad arrivare, non si riescono a portare gli aiuti necessari, a causa delle strade interrotte. Il World Health Organization afferma che il numero dei morti è purtroppo destinato ad aumentare. Si stanno già registrando, inoltre, molti casi di polmonite e di malattie connesse all’apparato intestinale, soprattutto tra i più fragili e i bambini.

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Il Women’s Crisis Group delle Nazioni Unite ha annunciato che donne e bambini sono i più colpiti  dalle recenti inondazioni in diverse province dell’Afghanistan. Pubblicando un rapporto sulla situazione delle vittime delle inondazioni in diverse province del nord-est del paese, questa organizzazione ha affermato che nelle recenti inondazioni a Mardan . le donne costituiscono un’alta percentuale dei feriti curati dalle équipe sanitarie. I beni non alimentari, il cibo e le strutture igienico-sanitarie rappresentano i bisogni primari delle vittime delle inondazioni. Inoltre, si afferma che le donne e le ragazze che vivono nelle zone alluvionate hanno bisogno soprattutto di beni sanitari e cibo. Offrendo suggerimenti sulla presenza e l’assistenza delle donne nelle aree inondate, questa organizzazione ha affermato: “Dovrebbe essere garantita la partecipazione sicura delle donne alla valutazione dei bisogni e alle risposte umanitarie, il che include la fornitura di luoghi sicuri o rifugi alle lavoratrici per trascorrere la notte nel deserto. Coinvolgere le organizzazioni guidate dalle donne e i gruppi di donne nella valutazione e nella risposta, garantire che le informazioni sull’assistenza di emergenza siano fornite utilizzando canali e formati accessibili alle donne e che ad altri gruppi a rischio siano condivisi”.

La crisi umanitaria si va a sommare alla carestia mentre i talebani si limitano a chiedere aiuto alla comunità internazionale, che però sembra ormai completamente assorbita da altri fronti. Del destino di questo paese sembra non occuparsi più nessuno, neanche i suoi stessi governanti

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