La ricerca continua nei percorsi fotografici di Yvonne Cernò Arte Cultura 26 Febbraio 202426 Febbraio 2024 di Piero Fabris Yvonne Cernò è un’investigatrice degli stati dell’anima sempre pronta a cogliere l’attimo che svela personalità e luoghi interiori del villaggio umano. Dice: “Ci sono scatti che vanno stampati con tutto il loro colore” manifestando così la propria passione per la luce, anzi di certa luce vibrante con la quale naturalmente entra in empatia; con la quale afferrare la profondità delle anime che ritrae. Racconta di uno spicchio di sole che con i suoi raggi accarezzava il salotto di casa, la casa che scelse prima di tutto per la luminosità, ma che ora sembra soffocare tra funghi di cemento. Per fotografare Yvonne Cernò ha bisogno di entrare in sintonia con il soggetto ed è per questo che per lei è importante soffermarsi, contemplare, sentire il sussurro del racconto scritto tra i lineamenti. La Cernò attende l’attimo che esprima con chiarezza il bagliore dell’essere: sentire per fissare la giusta espressione! Saper guardare per inquadrare in un dettaglio, l’incanto, un pianeta silenzioso di emozioni cromatiche. E intanto i suoi progetti fotografici sono in bianco e nero nel quale gli occhi, i gesti, le smorfie, la fragilità sono riflessi, messi a nudo. È come se davanti alla fotocamera di Yvonne Cernò la gente si spogli di ogni barriera e crei con lei legami che vanno oltre l’attimo di posa. Sin da piccola amava la fotografia! A vent’anni ricevette la sua prima macchina fotografica che divenne la sua compagna nelle esplorazioni quotidiane. La Cernò precisa: “Non è importante la fotocamera”, non corre dietro a quella di ultima generazione, la vive come compagna di viaggio con la quale mirare con spontaneità assecondando la sua predisposizione a narrare l’esistenza con il tratto sottile e ricercato di chi compie un servizio con passione ed esige che il suo prodotto sia un’eccellenza, per questo sceglie le carte su cui stampare con occhio attento, quale atto di rispetto per sé, per il proprio lavoro e per chi gli commissiona ritratti. Essere esigente e meticolosa è la cifra del suo impegno. Davanti al suo obiettivo sono passati tanti danzatori in erba; le sue vie sono corsi cristallini sui quali si affaccia alla scoperta di nuovi mondi con spontaneità. Yvonne Cernò non ama le foto fatte in studio, il ritratto costruito, cerca la luce naturale, di ore particolari, di scorci nascosti ai più, dove gli occhi si fanno trasparenza e vanno oltre l’apparire. La sua macchina fotografica è il mezzo col quale istaura rapporti autentici di amicizia. È il mezzo con il quale, fa di immagini poesie, pagine di diario, appunti di pensieri. È come se con la macchina fotografica sia tutt’uno, sia la sua lente d’ingrandimento per panoramiche senza confini. I suoi lavori sono un invito a guardarci attorno per cogliere il palpito di tante etnie che sono FRATELLinITALIA (Titolo di un suo progetto), oppure come in AMABILI CLICK, dove i volti non sono maschere. Una ricerca continua, quella di Yvonne Cernò così vicina alla sensibilità del primo David Hamilton. Instancabile continua a osservare e immortalare la magia dei paesaggi riflessi tra le bellezze naturali, quasi fossero riflessi in specchi di cuore azzurro in un andirivieni confronto con le città: un viaggio affascinate per le strade, sorgente di visioni creative dove pixel cardiaci schiudono a dimensioni di un tutto uno di sfere armoniche. –Con un click posso immortalare lo sguardo, il sorriso e l’ emozionedi un attimo. Per questo ho visto sorridere e piangere di commozione. Hocondiviso con molti, vorrei condividere con tutti. Questo è il mio sogno”(Y.C.)Yvonne Cernò nasce nel 1953 e vive a Bari. Sin da piccola ha amato la fotografia eall’età di 20 anni ha ricevuto la sua prima macchina fotografica. Ha fotografato voltie persone con una continuità ed un entusiasmo unici. Ha sempre sostenuto che laluce, l’espressione e l’inquadratura di una fotografia siano gli elementi più importantidella stessa mentre il vivere l’attimo dello scatto con emozione dà vita ed immortalitàall’immagine. Negli anni settanta questa meravigliosa “passione” – come lei stessaama definirla – l’ha portata a trasferirsi a Roma ,presso la scuola di danza ‘ValeriaLombardi’ ,dove ha fotografato i ballerini della scuola: scatti che raffigurano volti eritratti di giovani artisti . Proprio gli sguardi e le espressioni del viso sono stati,infatti, la più grande ispirazione nel suo cammino di fotografa. Dal 1980 al 1993,halavorato come fotografa ritrattista facendo servizi fotografici, anche su commissione,i suoi soggetti preferiti : le donne ed i bambini. , Nel corso degli anni l’amore perl’arte fotografica non è mai svanito nonostante il grande impegno familiare ,essendomadre di quattro figli: Lorenzo, Vincenzo, Francesco e Sasha. Ogni luogo ed ognisituazione diventavano un pretesto per impugnare la macchina fotografica edaccrescere la sua “amabile” produzione artistica. La tragica morte di suo figlioVincenzo, avvenuta nel 2002, la ha allontanata da questa sua passione per diversianni. Nel 2010 si è convertita ‘ al digitale con grande diffidenza e poca fiducia neirisultati, ma ,nonostante le sue dichiarate perplessità, ha avviato una nuovaproduzione artistica riprendendo il suo entusiasmo . Durante questo nuovo camminofotografico della sua vita –nuovo per mezzi e per spirito! -Yvonne è diventata,anche, una ‘fotografa di strada’ perseguendo l’intento di riprendere scene di vitaquotidiana, mettendo da parte quella sua timidezza latente che, per anni, le haimpedito di immortalare scene che le sono ,però, rimaste impresse nella mente.Nella sua prima mostra itinerante ‘AMABILI CLICK’, nel 2012, ha voluto mettereinsieme i lavori recenti e del passato che meglio rappresentano la sua sensibilità.Occhi giovani e meno giovani, occhi tristi, gioiosi ed espressivi che resteranno invita, per sempre, nei ricordi grazie ad un semplice click. La mostra ha riscosso ungrande successo ed è riuscita ad ‘emozionare’ raggiungendoil suo obiettivo oltre a quello di sperare di avere ‘tutto il mondo nelle sue foto’.Impossibile? Appunto, è il sogno che durerà per tutta la sua vita. –Attività pubblicistica :-Aprile 2012 Mostra personale itinerante : ‘Amabili Click’- Bari –Palazzo BaroneFerrara – Banca Apulia-Agosto 2012 :‘Amabili Click’ con ‘Omaggio a Scanno- Scanno (Aq) – AuditoriumGuido Calogero ex Chiesa Anime Sante-Ottobre 2012 –Mostra Collettiva ‘URBAN STREET’ –Fashion District –Molfetta Outlet Ottobre 2013 –-Novembre 2013- Mostra collettiva ‘MURART finissage’-Novembre 2013 – Mostra Personale ‘ L’arte è donna ‘Bari – Spazio ‘Fiore di Maggio’-Maggio 2014 – Mostra Personale itinerante ‘Amabili Click’- Lecce – Ex teatrinoPalazzo PalmieriMaggio 2014 – Bari 100% – Mostra collettivaSagrato – Basilica di San NicolaOttobre 2014- Mostra personale ‘Amabili Click’Foggia – Foto CineOttobre 2014 – Mostra Collettiva – Foggia FotografiaNovembre 2014 – Mostra personale ‘ La mya danza’Terlizzi – Palazzo GuastamacchiaGennaio 2015 – Mostra Personale ‘ La mya danza ‘Bari – Spazio KabukiAprile 2015 – Mostra personale ‘Amabili Click’Bari- MUSEO della Fotografia – Politecnico di Bari-Ha inoltre partecipato alle mostre collettive dei ‘Fotografi di strada’ dal 2013 adoggi : ‘ Strade 2013‘ Strade 2014‘ Il Bacio 2013‘ Racconti di citta’ 2014-Mostra collettiva :’ Festa di Fine estate’ – settembre 2014Museo della fotografia – Politecnico di BariNel Maggio 2014 : la SEDIT ha pubblicato un libro : ‘AMABILI CLICK’ –raccolti di scatti personali di Yvonne Cerno’-Settembre 2015 : Yvonne Cerno’ riceve il ‘Premio Speciale per la Fotografianell’ambito del ‘PREMIO SCANNO 2015 ‘-Settembre 2015 : mostra personale con Giulio Spagone ‘VISTI da NOI’ –Bari- Palazzo Barone FerraraSettembre 2015 : Mostra Collettiva ‘Strade 3 ‘ con i ‘fotografi di strada’Presso Fiera del Levante . padiglione Regione-Settembre 2017 : mostra personale “FratelliinItalia” – presso fortino sant’Antonio-bari-Agosto 2018 : mostra “FratelliinItalia” – presso “la volta delle idee” – Scanno (Aq)dal 2019 al 2023 prende parte a diverse collettiveAprile 2023 : Museo Civico – Bari – Mostra fotograficacollettiva “Involontariamente, amo”- Yvonne Cerno’ ne è curatrice e partecipante- lamostra prende spunto dal libro del figlio Vincenzo che scriveva poesie e brani.Email ipsilonci@libero.it