di Anna Gomes

Nella seconda puntata de “Il metodo Fenoglio” serie televisiva, in onda su Rai 1, girata a Bari, il Maresciallo Fenoglio insieme al brigadiere Pellecchia e alla Pm D’angelo sono alle prese con i clan di pseudo mafiosi, che operano su Bari e sul territorio barese. Questa volta è  un bambino ad essere rapito, Damiano figlio di Grimaldi. Una famiglia ricattata ed una vittima innocente.

Intanto Vito Lopez sparisce. Il passato del maresciallo riemerge così come quello della Pm che indaga sulla morte del fratello Filippo, la cui morte è  stata attribuita ad una overdose di droga. Sullo sfondo una Bari cupa ma vera, manovrata da una delinquenza quasi mafiosa ma con un suo codice ben preciso. Le scene si susseguono in un habitat tipicamente barese e si girano scene sul lungomare di Bari, alle spalle dell’Università Aldo Moro, durante una serata danzante al Circolo Unione.

L’autore dei romanzi Gianrico Carofiglio descrive con grande maestria, un umanità completamente diversa da quella della serie Lolita Lobosco, avvicinandosi alla realtà in modo quanto mai avvincente per il pubblico televisivo. Il maresciallo Fenoglio, interpretato egregiamente da Alessio Boni, cercherà nel suo passato la chiave di un’indagine sempre più complessa ed intricata. Ottima interpretazione quella di Paolo Sasanelli, quanto mai a suo agio nei panni del brigadiere Pellecchia, vero conoscitore di Bari e dei baresi.

Attendiamo le prossime puntate di Domenica e lunedì su RAI 1.