Sei qui
Home > Cultura > L’Intelligenza Artificiale una sfida per la comunicazione

L’Intelligenza Artificiale una sfida per la comunicazione

Maria Silvia Quaranta

di Maria Silvia Quaranta


Presso il Palazzo dei Giornalisti di Bari, nell’ambito dei corsi di
formazione si è affrontato il tema “Da Internet all’Intelligenza Artificiale
Generativa – Giornali e Giornalisti alla sfida della creatività”.
Il corso è stato organizzato da MediaDuemila in collaborazione con
l’Ordine Nazionale dei Giornalisti collegati da Roma in remoto.

L’ intelligenza artificiale

È stata l’occasione per ricordare i quarant’anni dalla nascita dell’Osservatorio
MediaDuemila e i sessant’anni dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti.
Coordinati dalla vicepresidente TuttiMedia e direttrice di MediaDuemila
Maria Pia Rossignaud, si sono alternati gli interventi che hanno tracciato
inizialmente un’analisi sull’oggi e sul possibile futuro del rapporto tra
giornalismo e Intelligenza Artificiale, per parlare poi di tradizione e
innovazione facendo riferimento a quelli che sono gli strumenti a
disposizione del giornalista, e infine ricordando la battaglia culturale del
giornalista e scrittore Giovanni Giovannini, il quale cognò il termine
“Grande Mutazione” per designare le tecnologie che in questi anni hanno
sconvolto il modo di comunicare e di vivere, come fondamento per
l’informazione posta al servizio dell’uomo e della società nella difficile
transizione generatasi. I relatori, che hanno approfondito il tema
dell’Intelligenza Artificiale e delle sue implicazioni nel mondo della
comunicazione, sono stati: Andrea Cristallini (Google), Antonio Parenti
(capo rappresentanza della Commissione Europea in Italia), Arcangelo
Iannace (Fieg, Federazione Italiana Editori e Giornalisti), Carlo Bartoli
(presidente Ordine Nazionale dei Giornalisti), Costanza Andreini (Meta),
Derrick de Kerckhove (TuttiMedia/MediaDuemila), Franco Siddi
(TuttiMedia), Giampiero Gramaglia (giornalista), Gino Roncaglia
(UniRoma3), Saverio Vero (Rai), Sergio Piazzi (Assemblea Parlamentare
del Mediterraneo) e Stefania Cavallaro (Tg4 Mediaset).

L’ intelligenza artificiale

Le nuove tecnologie cambiano il modo di affrontare le diverse professioni
intellettuali. Il giornalismo deve continuare ad aiutare a formare le
coscienze, mantenendo il controllo delle notizie e di cosa realmente si
scrive, poiché è facile creare degli articoli pseudo – giornalistici con l’aiuto
dell’ A.I. L’Unione Europea aiuta questa evoluzione attraverso provvedimenti
legislativi e direttive regolamentari, ritenendo quello che funzionava nel mondo reale valido anche nel mondo online, come il principio di tutela delle persone, dell’informazione e della possibilità di dibattito.

L’A.I. nel mondo dei media ha avuto una notevole ricaduta su più piani.
L’Osservatorio TuttiMedia si presta a luogo per capire come sia necessario
fare sistema, ora che l’innovazione richiede ancora di più la salvaguardia
della persona e dei suoi diritti. Bisogna immaginare un futuro basato sulla
capacità di relazione, per un nuovo destino del lavoro di comunicazione e
informazione. Franco Siddi, dell’Osservatorio, ha ricordato come gli stessi
Stati Uniti abbiano messo in atto un provvedimento per limitare i rischi
insiti nell’Intelligenza Artificiale, che di per sé esclude la privacy e la
trasparenza.

Costanza Andreini della piattaforma Meta ha ricordato la necessità di
pianificare regole certe per capire come far muovere le diverse
piattaforme, che oggi fanno un’enorme sforzo per essere in linea con una
unica regolamentazione. Punti di vista diversi si devono concretizzare nel
creare regole efficaci per i prossimi anni. “Le piattaforme investono
sull’A.I. da più di 10 anni e Meta supporta un modello open source, che
utilizza un codice sorgente alla base di alcuni modelli di I.A. per riuscire a
mitigare gli errori e produrre un approccio collaborativo che riesca a far
comprendere i rischi e risolverli così alla radice”, ha affermato la Andreini.
Modernizzando l’accesso al sapere, con costi ridotti, non si può che godere
di questo sviluppo, in quanto esso sarà il motore della nuova interazione
tra le persone. Tutti i relatori hanno rimarcato la necessità di regolamentare
e responsabilizzare le figure che ruotano intorno al mondo dell’informazione, editori e giornalisti, attori di questi cambiamenti, con il compito di controllare quello che viene scritto e smontare quegli articoli che, anche se fanno riferimento a fonti veritiere, possono in realtà minare il processo di informazione.

L’ intelligenza artificiale

Gli svantaggi possono essere che gli editori
vedano nel nuovo strumento il modo di risparmiare energia lavorativa, e i
giornalisti lo strumento per fare meno fatica. Si tratta di tentazioni da
evitare, per utilizzare propriamente l’A.I. e liberare forze positive.
La giornalista del Tg4 Stefania Cavallaro si è soffermata sulla necessità del
senso della responsabilità e sulla opportunità di distinguere le fake news
dalle notizie reali, mostrando due foto spacciate per vere che hanno creato
scalpore, ma palesemente false, ed anche sul problema della perdita di
empatia :” L’A.I. non arriva alle corde dei sentimenti. Il web è un’enorme
opportunità, ma non può essere l’unico mezzo d’azione per i giornalisti”.

22 novembre 2023

Lascia un commento

Top