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Attacchi aerei israeliani senza sosta. Vittime in Palestina e Manifestazioni di solidarietà

Palestinesi vittime

di Cinzia Santoro

Dopo nove giorni di attacchi aerei israeliani senza sosta sui centri abitati civili si contano le vittime palestinesi.

gaza

A Gaza almeno 1200 persone, bambini compresi, sono state uccise dalla rappresaglia militare israeliana. Il rafforzamento del blocco della Striscia di Gaza, con la completa cessazione delle forniture di acqua, elettricità, cibo e carburante, sta rendendo ancora più grave la già catastrofica crisi umanitaria. Il blocco israeliano di Gaza equivale a una punizione collettiva che è anche un crimine di guerra.

vittime palestina

Solo nelle ultime 24 ore, gli aerei da guerra israeliani hanno preso di mira i quartieri residenziali della Striscia di Gaza, uccidendo 300 palestinesi e ferendone altri 800, la maggior parte delle vittime sono bambini e donne. 

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha affermato:

“Costringere più di 2000 pazienti a trasferirsi nel sud di Gaza, dove le strutture sanitarie funzionano già al massimo delle capacità, equivale a una condanna a morte”. A Gaza, a seguito dei continui bombardamenti e attacchi aerei, la situazione è catastrofica e gli ospedali sono sopraffatti dall’elevato numero di feriti. I bombardamenti hanno colpito edifici residenziali, scuole, campi rifugiati, ospedali e ambulanze. Tra questi è stato danneggiato l’ospedale Indonesian Hospital e un’ambulanza che trasportava un ferito è stata distrutta.

Léo Cans Capomissione di Medici Senza Frontiere in Palestina ha dichiarato:

“Le strutture mediche devono essere rispettate e su questo non si può negoziare. Questo conflitto non deve, in nessun modo, portare alla punizione collettiva della popolazione di Gaza. Tagliare le forniture di acqua, elettricità e carburante è inaccettabile, e colpisce l’intera popolazione privandola dei suoi bisogni primari”.

Le uccisioni e i rapimenti di civili israeliani da parte di Hamas hanno mostrato disprezzo per la vita e per il diritto internazionale. 

Amnesty International ha affermato:

 “Gli attacchi deliberati contro la popolazione civile israeliana e la presa di ostaggi sono crimini di guerra e non possono essere giustificati in nessuna circostanza. Proprio in queste ore, il nostro team di risposta rapida alle crisi sta lavorando per raccogliere testimonianze e prove di violazioni del diritto internazionale umanitario e del diritto internazionale dei diritti umani in Israele, nella Striscia di Gaza e nel resto dei Territori palestinesi occupati. A partire dal 2007 Israele ha imposto un blocco terrestre, aereo e navale sulla Striscia di Gaza, una punizione collettiva contro l’intera popolazione. Quella in corso è la sesta operazione militare tra Israele e gruppi armati di Gaza da allora.”

Già nel 2022 Amnesty International aveva denunciato che le forze israeliane stavano commettendo a Gaza, nella Cisgiordania occupata e all’interno di Israele. Accadimenti vietati dallo Statuto della Corte penale internazionale e dalla Convenzione sull’Apartheid nell’ambito di un sistematico e massiccio attacco contro la popolazione, il cui fine è quello di mantenere in vigore un sistema di oppressione e di dominazione sui palestinesi, che è crimine contro l’umanità.

Palestinesi vittime

Intanto nel mondo milioni di persone sono scese in piazza al grido di Free Palestine, giovani e meno giovani del mondo occidentale e del mondo arabo. Milano, Londra, Bristol, Madrid, Berlino, Bruxssels, Cardiff, Dublino, Parigi, Sydney, Chicago Liverpool, Los Angeles, Miami, Amsterdam Edimburgo ma anche Doha, Ohaka, Amman, Damasco insieme con le bandiere della martoriata Palestina per esprimere solidarietà ai palestinesi abbandonati da quasi ottant’anni al loro tragico destino di popolo senza terra.

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