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32 anni fa a Bari l’arrivo della nave Vlora 

nave albanesi bari.sbarco
Maria Silvia Quaranta

di Maria Silvia Quaranta

L’otto agosto 1991 la nave Vlora approdò al porto di Bari; in quell’occasione la città divenne la terra dell’accoglienza per più di 20.000 persone. Coloro che hanno vissuto quei giorni non potranno dimenticare la paura, la sofferenza, la fame, di quella gente. La nave Vlora è stata il simbolo della migrazione, perché fino ad allora mai tanta gente aveva preso il mare per giungere in un altro paese.

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In ricordo l’opera nella sala al Palazzo di Città di Bari

Il Comune di Bari ha voluto ricordare quel giorno consegnando delle pergamene commemorative al giornalista e fotoreporter Luca Turi- che descrisse con immagini e parole quei giorni difficili-, ad una dei passeggeri della nave Eva Karafili che da allora vive e lavora nella nostra città e a Duli Caja autore albanese dell’arazzo che si trova nella sala giunta del Comune di Bari, realizzato con più di 20000 bottoncini per ricordare il numero dei passeggeri presenti sulla nave. 

Tanti albanesi giunti nel 1991 si sono completamente integrati nel tessuto cittadino e nazionale, occupando anche posti di prestigio e facendo tanto sia per la loro patria che per quella d’adozione.

L’Ispettore della Polizia di Stato Nicola Montano rievocando quei giorni ha detto che “la Vlora è ancora oggi il simbolo della migrazione: quella gente aveva sete di libertà “.  

Ines Pierucci, Assessora alle culture, ha anche lei ricordato che questo evento è stato uno spartiacque storico:” da quel momento, a due anni dalla caduta del muro di Berlino, una serie di dittature sono state spazzate via dall’Europa, nella quale speriamo l’Albania possa rientrare al più presto”.  

In serata presso il Teatro Piccinni e stato presentato lo spettacolo “La nave dolce” di Daniela Nicosia, con Massimiliano di Corato. 

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In quei giorni ci fu una vera e propria mobilitazione da parte della popolazione barese, la quale non sopportando di vedere le scene di disperazione delle persone ammassate nello stadio Della Vittoria, fece di tutto per risolvere almeno parzialmente quella situazione, andando anche contro quello che erano le direttive istituzionali, prendendo in casa tante e tante persone. 

Questo esodo ebbe un impatto fortissimo sulla popolazione pugliese e italiana. Bari si trovò con un’ondata di uomini, donne e bambini e non fece mancare la sua solidarietà, in un rapporto di fratellanza e di unione di popoli.

Una profonda crisi economica e sociale aveva generato la migrazione dall’Albania: migliaia di persone volevano sfuggire ad un clima repressivo, cercando condizioni di vita migliore dopo quarant’anni di regime comunista e di isolamento internazionale. 

Proprio nel giorno della commerorazione è apparso il discusso post sui social del Primo Ministro albanese Edi Rama, il quale ha fatto un parallelismo tra la foto della nave Vlora di trent’anni fa è quella del tutto esaurito sui traghetti per l’Albania, presi d’assalto dai turisti italiani “Turisti italiani da noi come i migranti nel 1991”, questa è la frase ironica del Primo Ministro di Tirana, che ha suscitato molto clamore e turbamento.

I ricordi di quei giorni resteranno indelebilmente nella memoria di tutti, poiché dimostrarono la completa indeguatezza ad affrontare un afflusso così enorme di persone che avevano bisogno di tutto, ma soprattutto di essere trattate da esseri umani  e non come un problema da rinchiudere in uno stadio sperando che si risolvesse da solo.   

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