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San Nicola Taumaturgo un incontro che cambia la vita.

di Anna Materi

E’ ancora in corso la mostra “San Nicola Taumaturgo, luce di pace per i popoli d’ Oriente e d’Occidente”, presso la Chiesa del Gesù. L’inaugurazione, svoltasi il 22 maggio, ha visto presente una moltitudine silenziosa e orante di ospiti, fra turisti di passaggio e pellegrini in preghiera. Una sola parola, “PACE”, è echeggiata nella meravigliosa Chiesa, affidata alle cure dell’Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, che il viceparroco della Cattedrale San Sabino don Michele ha ringraziato per la dedizione votiva. La Presidente del Centro Interculturale Ponte ad Oriente (CIPO), la prof.ssa Mariagraziella Belloli ha affermato: “Il culto di San Nicola è comune sia al mondo cattolico che a quello ortodosso e in tutti i gesti della Sua vita evoca una Luce che dall’intimo si irradia nella quotidianità e attrae a sé per la Sua bellezza e purezza. Tale Luce, che viene da Dio, trova in Lui il suo compimento trasformandosi sempre in dono di Pace, la stessa pace che Papa Francesco non rifugge occasione per invocare. Il CIPO, attraverso lo sguardo di stupore dei bambini dell’istituto d’arte di San Pietroburgo, con questo evento vuol lanciare un grido di pace, di inclusione di accoglienza fra tutti i popoli”.

Numerose le personalità presenti, magistralmente accompagnate nella presentazione dal Dirigente scolastico “IC Japigia2-Torre a Mare”, dott.ssa Serenella Varrese. “Sono particolarmente vicina- ha specificato la Dirigente – al vicepresidente del Cipo Michele d’Alba e alla direttrice artistica della mostra, la prof.ssa Chiara Troccoli Previati perché il nostro comune sentire nei confronti di San Nicola ci ha permesso di ammirare e apprezzare l’enfasi con la quale gli studenti della scuola d’Arte di San Pietroburgo hanno raccontato la vita, i miracoli, le opere del Santo. Lo sguardo dei bambini è uno sguardo innocente, puro e per questo vero. Noi possiamo solo prendere esempio, essere testimoni e divulgatori di questa Luce che arriva a noi tramite le loro opere. Ringraziamo san Nicola che unisce, è solo Dono di Dio che ci spinge ad andare al di là degli steccati. Grazie ai ragazzi che sono ponte fra Oriente e Occidente”. 

Fiorella Caradonna Moscatelli, consigliera del CIPO e una delle curatrici della mostra, dopo aver portato i saluti del CIPO, ha specificato quanto sia importante curare e preservare gli abbracci e i dialoghi fra persone di buona volontà, alla stregua dell’ abbraccio fra Papa Francesco e il  Patriarca di Mosca. “La lampada uniflamma è il nostro logo- specifica la Caradonna- è a forma di caravella con al centro San Nicola, simbolo di un’unica fede, cattolica e ortodossa, alimentata dalle due tradizioni, occidentale e orientale. In virtù di questo incontro abbiamo voluto incrociare sul nostro cammino la Scuola d’Arte del Centro Etnoculturale “Kitezhgrad” di San Pietroburgo attraverso la Maestra d’Arte Marianna Nikol’skaya.  I piccoli artisti lì sono educati a “sentire” la tradizione bizantina e a cercare punti di incontro tra la cultura d’ Oriente e d’ Occidente. Da una parte tale scuola si rivela come scuola di tradizione, d’altra parte di innovazione nella lettura di un rinnovato dialogo ecumenico. Oggi in modo particolare si celebra la ricorrenza ortodossa della traslazione delle reliquie di San Nicola qui a Bari ed è come se oggi fosse il “San Nicola degli ortodossi”. Infatti per la città numerosi sono i pellegrini che accorrono in Basilica”. 

Padre Distante, priore della Basilica Pontificia di San Nicola, ha voluto specificare la funzione taumaturgica del Santo “soccorritore e difensore che ci libera da ogni male. San Nicola, rivestito della Luce di Cristo, diventa a sua volta illuminatore e indica a tutti noi credenti di Oriente e Occidente la via da seguire. Questo afflato ecumenico si avverte santamente sulla tomba del Santo”.  Don Enrico D’Abbicco, vicario generale del Vescovo di Bari Mons. Satriano, ci ricorda che “dobbiamo recuperare lo sguardo dei piccoli, perché loro hanno questo sesto senso immediato di accedere ad uno sguardo diverso. I bambini ci permettono di andare disarmati incontro agli altri, perché sono investiti di una Luce viva”.

Ines Pierucci, Assessora alla Cultura della Città di Bari, dichiara: “Abbiamo tutti imparato a parlare di san Nicola e prendere consapevolezza della importanza della figura nicolaiana. Il Maggio nicolaiano a Bari, città per eccellenza che racchiude di archetipi di accoglienza fra Oriente e Occidente, è ormai un appuntamento imprescindibile per la nostra città, che si riveste di eventi culturali di altissimo spessore”.

Chiara Troccoli, docente di Storia dell’Arte al Liceo classico “D.Cirillo” di Bari e direttrice artistica della mostra afferma: “ Con queste opere è stato amore a prima vista. Ho visto tutto l’animo che le muoveva, sono rimasta ammirata dalla fede che riescono a trasmettere. Non hanno dubbi questi bambini, il Santo è grande, è lui il tramite tra noi e Dio, che si manifesta per mezzo del Santo attraverso i miracoli. L’incontro con queste opere mi ha infinitamente arricchita, mi ha commossa, mi ha entusiasmata, mi ha confermata nella certezza che abbiamo sempre da imparare e che la Bellezza e la Verità coincidono se animate dalla fede in Cristo. I bambini di questa scuola vengono educati alla fede, alla conoscenza e all’amore. San Nicola è un santo “trasversale”, questa unità che Lui crea io l’ho avvertita tutta perché la pace è ciò che cerchiamo reciprocamente”. Dopo queste calorose parole la professoressa ha spiegato le opere dei bambini che hanno adottato una prospettiva invertita, rispetto a quella occidentale del ‘400, trasportandoci a guardare il Divino che prorompe nella scena e viene incontro a noi a parlarci. Gli studenti sono stati educati a questa visione e a produrre in tal modo le opere, che riflettono la Luce che si portano dentro ed è loro Guida. 

 Inoltre sono giunti i videomessaggi della Maestra d’Arte Marianna, di Mons. Santoro, di mons. Pezzi. Tutti raccontano di un grande messaggio che San Nicola in vita ha proclamato e ci ha lasciato in eredità, la Pace fra i popoli deve essere attraversata dalla Luce di Cristo, se non si coglie questo avvenimento che ci prende e ci coinvolge rischiamo di vivere una realtà effimera. San Nicola è venerato in tutto il mondo perché tutti gli uomini di buona volontà perseguono e si fanno promotori di Pace che viene da Dio.

Michail Talalay, storico internazionale delle tradizioni della cultura russa chiude la serie dei lunghi, ma appassionati interventi ricordando che l’innocenza dei bambini trasmette gioia e noi dobbiamo vivere questa gioia per essere costruttori di Pace.

La platea, numerosa, silenziosa e a momenti commossa, in questa giornata ha vissuto momenti di solidarietà, di inclusione, di vicinanza spirituale. Il CIPO, su base di offerta, propone una serie di oggetti che permettono di portare a casa un ricordo dello sguardo immaginifico dei bambini, un’icona benedetta, un CD che ripercorre la mostra. Ogni azione mossa dalla Luce può solo portate Pace. Questo il messaggio del Cipo, assolutamente condivisibile da ognuno di noi.

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