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Bif&st: Felice Laudadio indignato per calunnie a suo scapito dalla stampa

a cura di Clelia Conte

foto di Francesco Guida

Felice Laudadio controbatte verso le notizie ‘totalmente infondate’ riguardanti la sua retribuzione per la direzione artistica del Bif&st di Bari

E’ stato, nella sua lunga carriera, amministratore delegato dell’Istituto Luce, direttore della Mostra del Cinema di Venezia, presidente di Cinecittà e del Centro Sperimentale di Cinematografia, ideatore e direttore della Casa del Cinema di Roma e del Premio Solinas, candidato nel 2020 alla presidenza della Biennale di Venezia. A Bari, la città che più gli appartiene dove si è prodigato per realizzare uno tra i festival più prestigiosi d’Italia, Il BIF&ST, Felice Laudadio, il direttore artistico viene attaccato più volte, ma questa non l’ha proprio digerita.

Riportiamo la sua dichiarazione:
<Leggo su alcuni organi di stampa pugliesi notizie totalmente infondate circa la mia retribuzione annuale quale ideatore e direttore del festival di Bari diffuse da un consigliere regionale, Pagliaro, in una interrogazione alla Regione Puglia. Costui mi attribuisce uno stipendio annuo di 300.000 euro, infinitamente superiore a quello da me percepito. Dalla mia busta da co.co.co. ho ricevuto nel 2022 €50.388,21, incluse le mie spese per viaggi e trasferimenti legati al mio lavoro, e altrettanto è previsto per il 2023 nel mio contratto con il soggetto attuatore del Bif&st, l’Apulia Film Commission. Questa fake news discende direttamente da una affermazione pubblicata sul Corriere del Mezzogiorno del 6 aprile scorso da tale Nancy Dell’olio, e già smentita su quel giornale. Sto valutando con i miei legali gli estremi per una querela per diffamazione nei confronti di  questa signora che si definisce “ambasciatrice” della Puglia nel mondo, e nei confronti di chiunque diffonde o diffonderà questa solenne menzogna>. 

Felice Laudadio

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