Intervista di Clelia Conte

Carlo Sragapede è un collega giornalista molto intraprendente perché ha un talento che ha deciso di mostrare e dimostrare a tutti che quando si ama si vince- La musica è la sua passione ed oggi si è raccontato per presentare il suo ultimo lavoro dal titolo “ROMANZO BLU”. Chi ama la buona musica italiana lo apprezza e si incanta ad ascoltarlo.

Come e quando è nata questa tua passione per la musica?

Già da quando avevo tredici anni ho cominciato a studiare chitarra e poi la passione per il rock, per i Beatles e le band anglosassoni mi ha portato a formare vari gruppi all’epoca dell’Università dove suonavo e cantavo.

E poi cosa è successo?

In realtà mi sono fermato perché a ventidue anni ho iniziato a lavorare come giornalista della gazzetta del Mezzogiorno, come tu sai, per ben trentadue anni e fra i trenta e i quarant’anni il lavoro ti prende, ti cattura, specialmente quello del cronista e quindi la musica l’avevo un po’ trascurata. Poi l’ho ripresa conciliando il lavoro e mettendolo sempre a l primo posto. Quindi avevo una passione,un amore che è rimasto sempre nella mia vita un po’ sotto traccia. Adesso, alle soglie dei miei sessant’anni, mi sono dimesso dalla Gazzetta un anno fa, al momento non sto esercitando la mia professione anche se probabilmente tornerò a farlo. Quindi ora mi sto dedicando a tempo pieno alla musica: ho scritto delle canzoni, musica e testo, che hanno dato vita a tre CD e sono : “Romanzo verde”, “Romanzo rosa”, usciti lo scorso anno e da pochi giorni “Romanzo Blu”

Quali sono i tuoi progetti per la divulgazione della musica?

Innanzitutto suonando. Suono la chitarra e il pianoforte e faccio delle serate di pianobar. Suonando ci si corregge e si migliora soprattutto davanti al pubblico perché la  reazione della gente ti porta a migliorare e a fare autocritica costruttiva e a capire quali sono le corde che devi meglio toccare nel momento in cui esegui un brano tuo o conosciuto. Il mio repertorio attuale, è quello dei cantautori italiani della musica leggera con qualche incursione internazionale. Suonare dal vivo è fondamentale per chi voglia fare musica perché capisce se in quel momento si è creato il fidbeck con l’ascoltatore, se c’è una risposta: il filing. Io ho fatto un’esperienza che fino ad oggi non avevo mai fatto e cioè suonare per strada. E’ una cosa che ho realizzato durante il festival di Sanremo in Corso Matteotti, dove tra l’altro si celebra ogni anno una sorta di festival parallelo con gli artisti e musicisti di strada di tutte le specie, imitatori e ballerini. Volevo realizzare questa puntata e ci son riuscito con una pec alla polizia municipale di Sanremo e ho suonato per cinque giorni a due passi dal Festival. Ho sperimentato l’affetto della gente che spesso cantava con me, mi applaudiva. A volte ero stanco faceva più freddo ed è  chiaro che il pubblico ti faceva capire quando non davo il massimo e quando ero in forma mi accorgevo di toccare le corde del loro cuore.

Come si possono trovare i tuoi CD e come ascoltare la tua musica?

I CD sono sulle piattaforme e in un negozio specializzato di Bari che è il Centro Musica sito in Corso Vittorio Emanuele. Lo vedranno nella vetrina e poi li distribuisco anch’io, costano solo cinque euro l’uno. Ho voluto un prezzo accessibilissimo, durante le mie serate.

Chi vuole seguire gli appuntamenti di Carlo Stragapede, potrà farlo seguendolo sui social-