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L’isola del possibile tra le righe e le illistrazioni della Iaschi e Sciannamea

Piero Fabris

Vi è armoniosa complementarietà tra i testi di Antonella Iaschi e le illustrazioni di Florisa Sciannamea. “L’ISOLA del MONDO INDACO e il SOGNO di SEKU” (edizioni Radici Future. Collana Un Mondo di fiabe. Pagine 89. € 15,00) è più di un taccuino di emozioni. Seku, un ragazzino fuggito dal suo paese d’origine e approdando sulle nostre coste con il suo bagaglio di incertezze ed esperienze dolorose, è il protagonista di queste pagine surreali. Il suo diario di “pensierini” ci aiuta a far vela sulle rotte di una terra dimenticata: il cuore. E’ un racconto/ incoraggiamento alla consapevolezza, un percorso che ci invita a ritrovare il bandolo di infanzie negate o strappate che la nostra coscienza rimuove, ci porta a riflettere e a soffermarci per avere visioni nitide della realtà sulla quale soffiano i venti delle infinite possibilità con le quali arrotondare gli spigoli dell’incomprensione. Un “librino”, tanto per usare un termine caro a chi non ha la pretesa di fare sermoni, che sceglie forme semplici e dirette, che sceglie con cura le parole e i colori , cosicché, le sue pagine bianche possano librarsi davanti agli occhi delle “anime belle” per coinvolgerle in danze splendide che abbiano nella leggerezza il giusto equilibrio tra contrasti e sfumature di un mondo tutto da esplorare. Un “librino” quindi che porta in seno i sogni per edificare l’inclusione intelligente; per uscire dalle acque stagnanti, cieche e per affidarsi alla corrente dell’accoglienza che ci spinge sulle rotte dell’umanità autentica, grembo del pianeta della “Pace Possibile”, dove la diversità è ricchezza, possibilità di mettere a fuoco il bello e il buono che paura e ignoranza offuscano. Il racconto comincia con un bel ricordo: l’immagine della mamma di Seku intenta a frantumare il miglio,tutta raccolta in stoffe dai bei colori, con la sorellina addormentata sulla schiena, avvolta nel Khanga. L’immagine “bucolica” è subito sostituita da un’altra violenta, difficile da rimuovere, di fuga dai miliziani davanti ai quali si scappa, per non finir catturati e venduti come giovane manovalanza nelle miniere d’uranio o d’oro. Nelle peripezie del protagonista sono riflesse le storie di tanti ragazzini che approdano sulle nostre coste senza famiglia, come matite spezzate. Troppo spesso considerati numeri e non persone che sanno guardare lontano, che hanno saputo avventurarsi su un ponte liquido, insidioso e hanno visto nei tramonti che si spengono e nelle albe che si accendono le luci della Speranza, per la quale vale la pena non abbandonarsi alle brutture di quanti li trasformano in oggetti di scambio per i propri interessi. Un piccolo libro, diario di viaggio, il racconto di una marcia nell’incertezza di quanti nel proprio fagotto portano con sé sogni assetati di futuro. Il cammino di Seku è un percorso fatto d’istruzione, di conoscenza delle regole, di amicizie sincere, tutti ingredienti grazie ai quali potersi inserire, vivere in concorde intesa con gli altri con i quali crescere, fare interscambio d’esperienze e comprendere le proprie potenzialità. L’isola di Seku che il ragazzino mette a punto, di volta in volta, con lo sguardo e i pennelli della spontaneità e migliore creatività è terra bagnata da ogni lato dallo splendore dei sogni indaco, combinazione rispettosa, armoniosa e costruttiva con i pilastri della vita: aria, acqua, fuoco e terra con i quali intrecciarsi e sincronizzarsi per ascoltare la musica della natura. E sulle orme di inchiostro e illustrazioni, quasi fossero le macchie di Rorschach, nei disegni sul domani di ogni ragazzino, si possono scorgere corrispondenze di palpiti profondi, gradazioni diverse dell’indaco, colore e fulcro di un progetto senza confini, ma dagli orizzonti aperti verso i quali orientarsi, educarsi, schiudersi, approdano a costellazioni di tremolanti fiammelle che  seminano nelle trame della notte la via che da fiaba sa sbocciare in fiaba luminosa, riferimento per i buoni propositi.

Antonella Iaschi

Antonella Iaschi è nata a Parma. Per scelta vive a Roccella Jonica (RC). Ha scoperto la sua vocazione alla scrittura a tredici anni dopo aver letto un’intervista rilasciata da Lawrence Ferlinghetti. Per lei scrivere e raccontare la strada è l’unico modo per esistere e resistere. Ha pubblicato molti lavori tra i quali ricordiamo: “Anguane, croce di Libia” (Ludo Edizioni. Sassari); “Rina l’Elfa Sfogliolina”, “Guerriero cheritorna”; “Fiaba per un deserto”; “Il leone Ciccio Ne”; “Il regalo per Giulio”; “Il parasole che temeva il sole” (lavori editati da Radici Future- Bari). Curatrice di diversi progetti di scrittura per bambini e ragazzi, nel 2021 è stata direttrice artistica della sezione ragazzi del “FESTIVAL POP per l’associazione “Progetto Ottobre in Poesia” di Sassari; nel 2022 ha curato la prima edizione del “Festival delle Fiabe” della città di Locri. Con l’attrice Gemma Messori, il cantautore Fabrizio Frambetti e il patrocinio della rivista “NOIDONNE” ha scritto e messo in scena “Anche gli Alberi lo sanno”; “La Mattanza”; “Dal Diario di una Rondine”; “Orcolat, terra o matrigna? Domande da un terremoto”.

Floriana Sciannamea

Florisa Sciannamea, designer, illustratrice, scrittrice. Ha frequentato liceo artistico e poi Accademia di Belle Arti di Bari. Allieva e poi assistente alla cattedra del Maestro Luigi Guerricchio è in seguito stata docente di storia dell’Arte e del Costume. Si dedica alla moda in veste di Fashion Designer ed è responsabile degli uffici stili aziendali. Da diversi anni pubblica narrativa per adulti, storie per l’infanzia e per ragazzi, illustrando i propri libri. Nel 2013 ha pubblicato per Edizioni dal Sud “Donne nell’acqua loro”, secondo posto al PREMIO FORTUNA D’AUTORE. Nello stesso anno ha pubblicato un saggio dal titolo “Fashion Intelligence” sulle camicie bianche di Gianfranco Ferré. Nel 2014 per Adda Editore esce il testo “Favole Capovolte” che si classifica primo al concorso Nazionale per l’infanzia. Nel 2017 per Edizioni dal Sud esce “Con gli occhi dei bambini, manuale per apprendisti genitori”con la coadiuvazione di Cinzia Ponticelli. Con la stessa casa editrice nel 2018 viene pubblicato il lavoro dal titolo: “Dieci Ragazze per Me”. Nello stesso anno vede la luce: “La Spunteggiatura – bestiario dei segni” con la casa editrice Fasi di Luna. Con Radici Future edizioni ha pubblicato: “Favole 2.0 – storie di streghe sbagliate e lupi gentili”. Nel 2020da alle stampe “Nel liquido paese degli Elfi” per il quale a febbraio 2021 è stata premiata con  “The Light of Galata” da Osman Ozturk, presidente della Instambul Artsand Culture Tourism Association, per avere contribuito alla Pace, all’Amicizia, alla facilitazione della diffusione delle Arti e della Cultura. La città di Castellana Grotte le assegna il premio Pierino Piepolipeer per il suo impegno pedagogico e la divulgazione della cultura del dialogo. Nel 2021 viene editato “Legafavole e i Mistini del PianetaSognimisti” per il quale ha ricevuto il premio Città del galateo Antonio De Ferraris IX edizione.

28 settembre 2022

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