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Quando la poesia non ha frontiere- Presentazione del libro bilingue “Figlia del Sud

di M. Siranush Quaranta

Il 29 novembre 2022  presso la biblioteca “G. Ricchetti” di Bari, si è tenuta la presentazione del libro bilingue “Figlia del Sud. Poesie di Anna Santoliquido”(edizioni L.B., Bari 2022), la cui prima  edizione è andata a ruba, curato e tradotto dal prof. Kegham J. Boloyan.

La serata è cominciata con i saluti dell’assessora Paola Romano, assente giustificata perché da poco mamma, a cui vanno tutti i nostri auguri.

Il 28 novembre 2022  presso la biblioteca “G. Ricchetti” di Bari, si è tenuta la presentazione del libro bilingue “Figlia del Sud. Poesie scelte di Anna Santoliquido”( edizioni L.B., Bari 2022), la cui prima  edizione è andata a ruba, curato e tradotto dal prof. Kegham J. Boloyan.
Presentazione del libro bilingue “Figlia del Sud. Poesie di Anna Santoliquido”( edizioni L.B., Bari 2022), la cui prima  edizione è andata a ruba, curato e tradotto dal prof. Kegham J. Boloyan.

Il moderatore dell’evento è stato il giornalista, professore e scrittore Enzo Quarto, che con grande maestria ha regolato i vari interventi che si sono succeduti. Infatti oltre ai relatori, l’incontro ha visto alternarsi momenti musicali con il liutista e cantante palestinese  Shahd Awayed e la lettura di alcune poesie recitate in italiano dall’attrice Anna De Palma e in arabo dalle laureate in Lingue Maryam e Manuela Boloyan. Tra le venti poesie presenti nel volume ne sono state scelte cinque: La casa di pietra, Il poeta, Ritorni, Testamento ed Esplosione.

Il primo intervento è stato quello della saggista e docente prof.ssa Marina Cordella, che ha tracciato una profonda e sentita  biografia della “poeta” (come vuol essere riconosciuta) Anna Santoliquido, che grazie ai suoi quarant’anni di lavoro può annoverare una vastissima e ricchissima bibliografia. 

L’essere nata in Lucania, a Forenza ha profondamente segnato la sua  vita e la sua scrittura, a partire  da “La casa di pietra” del 1981. Da allora i suoi lavori sono stati tradotti in più di venti lingue (tra cui inglese, spagnolo, greco, rumeno, armeno, tedesco), a cui si aggiunge ora l’arabo.

Assumono valore alcuni passi della relazione della prof.ssa Cordella, quando afferma che “…ingenium et ars vantano un valore aggiunto quando si fondono con la dimensione umana, quella che solo i grandi poeti sono capaci di abitare…”; inoltre è proprio nella varietà dei suoi lavori che “…Anna Santoliquido mostra […] d’aver tesorizzato l’insegnamento atavico latino, del primato della parola: la parola, il verbum, è  “materia prima” che sa magistralmente plasmare…”.

Il 28 novembre 2022  presso la biblioteca “G. Ricchetti” di Bari, si è tenuta la presentazione del libro bilingue “Figlia del Sud. Poesie scelte di Anna Santoliquido”( edizioni L.B., Bari 2022), la cui prima  edizione è andata a ruba, curato e tradotto dal prof. Kegham J. Boloyan.
Il 28 novembre 2022- Biblioteca “G. Ricchetti” di Bari: presentazione del libro bilingue “Figlia del Sud. Poesie scelte di Anna Santoliquido”( edizioni L.B., Bari 2022), la cui prima  edizione è andata a ruba, curato e tradotto dal prof. Kegham J. Boloyan.

Parlando in modo intenso la saggista, oltre a numerose citazioni poetiche, ha insistito sul cosmopolitismo del lavoro della Santoliquido, la quale “ continua a spingere le parole alla condivisione con popoli diversi, Paesi, Lingue…”, proprio nella sua visione di una poesia universale.

Il prof. Aldo Nicosia dell’Università di Bari si è invece soffermato sulle suggestioni scaturite dalla lettura del libro e sulle difficoltà legate alla traduzione di un lavoro, in questo caso poesie, da una lingua ad un’altra. Infatti è stata una vera e propria sfida riuscire nella traduzione in un’altra lingua, poiché si hanno sonorità diverse, con termini e atmosfere che vengono modificate. Le poesie presenti nel libro portano a immaginare il mondo meridionale, mediterraneo, rurale, ma allo stesso tempo presentano un “afflato” assoluto. Il prof. Nicosia ricorda che Poeta in arabo è Shaeir, colui che sente con il cuore e con l’anima, soffermandosi sul particolare feeling che si crea con il lettore -proprio perché il poeta è più ricettivo a sensazioni / emozioni rispetto agli altri.

L’opera che l’ha maggiormente colpito è “La sposa agreste”, proprio perché gli ha ricordato le bellissime atmosfere dei viaggi in Medio Oriente.

Quindi dopo un piccolo stacco musicale che ha riportato a sonorità aspre e fascinose, e la lettura poetica in italiano e poi in arabo, la parola è passata al prof Kegham J. Boloyan, dell’Università del Salento e di Bari. Il suo discorso ha ruotato attorno a tre termini: Identità, Amicizia e Amore. Senza le traduzioni dal greco, dal latino, dall’arabo non avremmo mai conosciuto il nostro passato e la nostra identità. Questo libro è un omaggio ad un’amica:”L’amicizia in lingua araba deriva da sincerità; questa deve essere continuamente coltivata con il rispetto, la stima, l’affetto”.Ma l’amicizia , come l’amore, cresce quando si aiuta l’altro, lo si edifica, lo si aiuta a diventare migliore. Sin dai suoi primi lavori traspare un senso di serenità, nata dal parlare con la nonna, dall’emigrazione che ha conosciuto in famiglia, dall’imparare l’ inglese dal nonno , tutto questo porta la Santoliquido a diventare internazionale. Dall’amicizia alla collaborazione culturale il passo è breve . Certo la sua poesia parla dell’amore, della vita, della bellezza, ma anche del dolore e della morte, rielaborandoli per farne dono al lettore. Questa grande artista usa magistralmente la parola per trasmettere respiri e sensazioni, cercando, nel suo continuo evolversi, di comprendere anche le altre culture; infatti ha varie volte partecipato alle attività della comunità armena di Bari. Il prof Boloyan ha sottolineato che le poesie di Anna gli ricordano la sua terra, riportandolo al suo senso di appartenenza e di identità:” Tutti noi abbiamo bisogno di appartenere a qualcosa o a qualcuno; non siamo cittadini del mondo ma apparteniamo a una terra, a una casa, a una famiglia, a una nazione”.

Biblioteca “G. Ricchetti” di Bari-Presentazione del libro bilingue “Figlia del Sud. Poesie scelte di Anna Santoliquido”( edizioni L.B., Bari 2022), la cui prima  edizione è andata a ruba, curato e tradotto dal prof. Kegham J. Boloyan.

Anche lui, in conclusione, ha indicato le difficoltà  tecniche riscontrate nel tradurre le poesie dall’italiano all’arabo, brillantemente superate.

In ultimo il moderatore Enzo Quarto ha dato la parola all’autrice Anna Santoliquido, che ha descritto la sua vita: sin da bambina e da figlia di contadini amava studiare e lo ha fatto attraverso le borse di studio; aveva una continua voglia di conoscere, cominciando a viaggiare prestissimo da sola in Inghilterra, in Germania. Questa esigenza le viene dall’emigrazione di tanti suoi familiari in Sud Africa, America, Germania, Brasile. Lei stessa ci dice che” le origini della mia poesia sono tra i braccianti lucani, tra l’odore di pane fresco e i pulcini tra i piedi”. Inizia a scrivere per le donne analfabete del vicinato, dal dialetto in italiano e viceversa, operando da mediatrice culturale, ed è tutto questo che la porta poi a scegliere di laurearsi in Lingue e diventare una scrittrice e una traduttrice.

La cultura armena l’ha da sempre affascinata, con il suo popolo meraviglioso, accogliente, pacifico;  quando è andata in visita in Armenia ha ricevuto una stupenda accoglienza, a partire dal Presidente della Repubblica, e molti suoi lavori sono stati tradotti in armeno.

Attraverso la scrittura ha avuto modo di conoscere grandissime persone: i russi Iosif Brodskij e Evgenj Evtuscenko, il siriano Adonis candidato al Nobel, l’italiano Michele Pierri.

Naturalmente per raggiungere questi traguardi c’è bisogno di sacrificio, abnegazione, passione e tanto amore.

La bellissima serata si è conclusa con i saluti della bibliotecaria della Ricchetti dott.ssa Raimondi, che ha ospitato l’evento e che ha auspicato quanto prima nuovi incontri culturali, essendo la politica della biblioteca quella di essere aperta alla cultura a 360 gradi.

Il numeroso pubblico ha potuto apprezzare e portare con sé l’amore e l’assaggio dell’incanto  orientale che sono sono stati il fil rouge dell’incontro.

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