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L’ultima puntata di Esterno Notte di Bellocchio sul caso Moro

di Anna Gomes 

Nell’ultima puntata di Esterno Notte, di Marco Bellocchio,  trasmessa su Rai Uno, assistiamo alla fase finale del caso Moro. Sono trascorsi 44 anni dall’omicidio dello statista democristiano da parte delle Brigate Rosse, eppure tutto sembra essersi fermato lì, fissato in quella foto che lo vede abbandonato nella Renault rossa, con il capo reclinato ed il viso segnato dalla sofferenza.
“Non mi resta che constatare la mia completa incompatibilità con il partito della Democrazia Cristiana” è solo una delle frasi che Aldo Moro riesce a lasciare ai suoi compagni di partito, prima di morire.

E lui non voleva morire, e quando il giovane Sacerdote va a trovarlo nella sua prigione, Moro è solo un uomo, un uomo solo e tradito, aggrappato alla Fede cristiana che non lo abbandona mai. Un grandissimo Fabrizio Gifuni impersona gli ultimi attimi della sua vita, non tralasciando la realtà crudele che lo condurrà alla morte.
Un grande Cossiga si dispera fino all’ultimo (bravissimo Fausto Russo Alesi), ma anche lui è lasciato solo in questa battaglia e sembra congelato da un Establishment politico che ha già deciso inevitabilmente la sorte di Aldo Moro.
In questa ultima puntata, i riflettori si accendono sulla moglie Eleonora (perfetta Margherita Buy in questo ruolo) composta, reale, severa, le si chiede di non agire, attendere, sperare.
Invano, per una causa più grande di lei, le si chiede di rinunciare a suo marito, alla sua famiglia, ai suoi affetti profondi.

Il 9 di Maggio 1978, arriva la notizia drammatica che nessuno di noi avrebbe mai voluto ascoltare. Il Presidente  Aldo Moro è morto, assassinato dalle Brigate Rosse, il suo corpo senza vita è nella Renault 4 rossa, in via Caetani  nel centro di Roma.
I brigatisti avvisano solo e soltanto la famiglia, come da sua volontà. Non ci saranno funerali di Stato né Celebrazioni altisonanti perché per Aldo Moro lo Stato non c’è più.

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