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Se bruciasse la citta: Domenico Iannacone torna a Borgo Vecchio, nel cuore di Palermo è subito poesia

di Cinzia Santoro

Domenico Iannacone conduce lo spettatore con garbo e discrezione nella vita di alcuni abitanti di Borgo Vecchio, quartiere di frontiera nel cuore di Palermo. 

Domenico Iannacone

Case diroccate, ferme dopo l’ultimo bombardamento degli alleati nel 44, tetti in eternit, calcinacci e spazzatura di ogni genere e i cani che scodinzolano felici. Iannacone torna dopo cinque anni e incontra ancora una volta Picciotto, rapper e educatore che negli anni scorsi si è occupato della dispersione scolastica in quel quartiere dimenticato da tutti.  Insieme ripercorrono le strade bagnate e degradate per incontrare quattro giovanissimi che hanno scelto di assumersi la responsabilità di crescere bruciando tappe e vita. Carmelo, Roberto, Alessio e Mark, adulti per necessità, padri minorenni che scelgono di restare e vivere come i loro genitori e nonni. Nulla cambia perché tutto cambi a Borgo Vecchio. Dispersione scolastica, disoccupazione, criminalità. Il carcere come casa, per alcuni. La nascita di un figlio come famiglia, speranza e futuro per adolescenti che sognano e crescono in fretta. Reddito di cittadinanza e fame d’amore. Mark è l’unico che ha lasciato il borgo e studia. Canta e si lancia in un free style con il suo maestro Picciotto. Occhi lucidi e fierezza. Iannacone abbraccia tutti e abbraccia le loro vite, scevro da ogni giudizio. Saluta l’anziana madre di undici figli, in piedi fuori dal balcone della sua casa diroccata.

Domenico Iannacone

Trova il rigattiere improvvisato, che ha mandato a scuola i suoi figli e che con orgoglio dice che sono laureati e che il maschio ha un contratto a tempo indeterminato.  Con Domenico quasi fosse un parente condivide la sua devozione alla Madonna, lì in quel magazzino oscuro con l’altarino votivo. E il giornalista senza frastuono e clamore racconta le storie quelle che  la Storia del nostro paese malandato e perdente, la fanno davvero. Ma bastano le lacrime di un’ adolescente divenuta mamma da pochi mesi e le manine rosee della sua bimba a riportare speranza a questa umanità sperduta e dolente, mentre nelle strade riecheggia la voce di Martino, il cantante muratore e il galoppo del suo cavallo. Qui a Borgo Vecchio accade anche questo.

12 aprile 2022 

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