Svolta nel caso Giunti:”…mio figlio Jacopo chiede solo di tornare a vivere con la sua mamma” Cronaca 7 Luglio 20217 Luglio 2021 di Cinzia Santoro Aggredita dall’ex marito, la Signora Giunti viene denunciata per simulazione di reato il 5 giugno. Il PM e il GIP rinviano la donna per il reato di calunnia. A seguito dell’atto di remissione presentato dall’avvocato Carlo Priolo n Cassazione per legittimo sospetto, stamane il giudice ha rinviato l’udienza in attesa che si esprima la cassazione. Una vittoria per l’indomito avvocato. I fatti: Avv. Carlo Pirolo e Giada Giunti L’ avvocato sollevava la questione a seguito di incongruenza nelle date, tra la denuncia del marito sporta in data 5 giugno e l’ascolto di due testimoni a favore dello stesso in data 23 marzo e che sarebbero state ascoltate secondo il Pm e il GIP addirittura due mesi prima della denuncia stessa. Il Pm e il GIP hanno falsificato la richiesta di rinvio a giudizio per calunnia a danno della Giunti? Il reato risulta prescritto. Giada Giunti ha dichiarato stamane: “Vorrei solo che le persone che cercano di annientarci pensassero almeno per un secondo che c’è la vita di un bambino massacrato, mio figlio Jacopo, che chiede solo di tornare a vivere con la sua mamma. Ricordo a tutti che Jacopo vive questa immane tragedia dall’età di quattro anni. Oggi, quindicenne non si rassegna a ben undici anni di soprusi. Aspetto l’otto luglio, per l’udienza in Corte d’Appello. Spero in un atto di giustizia vista la recente requisitoria della dr.ssa Francesca Ceroni, Procuratrice generale presso la Suprema Corte di Cassazione, che finalmente ha messo i punti fermi su determinate normative violate in alcuni tribunali e Corti d’Appello, abbattendo la tristemente famosa propensione giudiziaria dell’alienazione genitoriale, e la sentenza del 17 maggio della Corte di Cassazione sulla Pas ormai famosa nel nostro paese. Mi auguro che non solo Jacopo ma tutti i bimbi sottratti possano ritornare dalle loro famiglia.” E noi ricordiamo che giovedì otto luglio ci sarà a Roma una manifestazione in sostegno della richiesta di un nuovo DPCM per l’emergenza dei sequestri dei minori strappati alle famiglie con l’utilizzo della Sindrome d’Alienazione Parentale, oggi paragonata alle teorie naziste degli anni trenta e sostenuta in molti tribunali minorili italiani inadempienti anche sull’applicazione della Convenzione di Istanbul. 7 luglio 2021 Il caso Giunti. Rigettato il ricorso. Giada pronta ad incatenarsi a Montecitorio La storia di Jacopo. La madre Giada Giunti : “La giustizia italiana me lo ha strappato senza pietà”