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“Terrone” 2021- Appellativo patrimonio della intera umanità

di Mauro Chirizzi

Premetto che non è mia intenzione scrivere un articolo storico, né politico, semmai sociologico rispetto ai nostri tempi, facendo un analisi delle realtà, finalizzata alla riflessione, riguardo ai tanti problemi che caratterizzano il Meridionale, uno tra tutti la sua migrazione.
Oltre alla emigrazione per lavoro, per studio, per sanità, per sport, esiste anche una forma di nuova emigrazione; essa differentemente dalle altre si basa sulla ricerca ed ottenimento della migliore forma assistenziale. Tantissimi giovani vivono oggi di sussidi o reddito di cittadinanza senza preoccuparsi di cercare lavoro; costoro alimentano il sistema (anch’esso capitalistico) della assistenza e charity che coinvolge le nuove professioni di operatori sociali, insegnanti di sostegno, psicologi e assistenti sociali che in assenza di tale fenomeno sarebbero anche essi disoccupati.
Certamente sono finiti i tempi in cui dal Sud si partiva con le valigie di cartone chiuse con lo spago, ma il fenomeno emigratorio non ha mia cessato di esistere.
La logica mondialista presuppone il fenomeno della emigrazione come elemento necessario per lo sviluppo dei grandi centri svuotando ed impoverendo intere regioni del mondo sempre o quasi appartenenti al SUD del Mondo .
Il cosiddetto “Mezzogiorno” ad oggi ancora soffre di ritardi e mancanze impensabili in nazioni del centro Nord d’Europa o anche solo del Nord d’Italia.
Migliaia di giovani infatti si trasferiscono (grazie alla facilità ed economicità dei cosiddetti voli low cost), a volte solo per lavoro stagionale, ed anche all’estero; l’emigrante è il più grande ambasciatore della nostra nazionalità come anche vero che allo spostamento di italiani corrispondono immigrazioni (in specie dal continente africano) che sostituiscono le braccia lavoro mancanti in settori strategici di produzione come l’agricoltura ovvero i nuovi servizi di consegna o distribuzione .

In questo periodo, le restrizioni tra regioni hanno ancor di più acuito le distanze dei tanti emigranti meridionali al Nord. Ma veniamo al punto e chiediamoci se ancora oggi v’è ancora la scriminante nei confronti dei meridionali chiamati in modo dispregiativo “terroni”.
Chiediamoci se ancora gli italiani all’estero vengono additati con l’appellativo di “mangia spaghetti” o mafiosi;
Rispetto ai meridionali quali sono i sentimenti che provano i “nativi” delle regioni del nord Italia?
Ed ancora come si comportano i figli di meridionali nati al nord o all’estero?
Per trovare le risposte a queste domande per la vastità di risposte e tipologie comportamentali si dovrebbe organizzare un convegno di sociologia geopolitica. Ci basti ricordare che in ogni caso il meridionale fuori sede è riuscito a conservare una grande dignità senza mai incappare nelle strumentalizzazioni politiche o di genere .
Ed ancora va sottolineato il fatto che, malgrado la sempre presente e rinomata solidarietà tra meridionali, non v’è mai stata una volontà politica aggregativa in contenitore partitico, salvo qualche tentativo, anche pittoresco! (vd. La sfida tra l’ex sindaco di Taranto Cito al senatur Bossi).

A Bolzano la dicotomia di bilinguismo italo tedesco vede la componente italiana (meridionale) unita a quella extracomunitaria

Certamente v’è un orientamento legislativo a tutela dell’emigrante, anche se a parer mio ancora insufficiente!
Dove sono le misure che favoriscono il mantenimento dei contatti e delle relazioni umane? Ricordo ai più che la nostra Penisola da ha una lunghezza di oltre 1200 km da Nord a Sud con delle reti di trasporto ancora espressione del miracolo economico anni 60. Tale composizione geografica non aiuta come anche non aiuta la mancanza di sensibilità politica nazionale che è sempre più attenta alle politiche migratorie dettate dalle agenzie sovranazionali (UNHCR e OIM ).
Questa bilancia in favore delle politiche migratorie extra continentali è dovuta soprattutto dai fiumi di denaro che tali agenzie riescono tramite l’ONU ad ottenere dai governi nazionali. Tali migrazioni si aggiungono poi a quelle interne creando strani esperimenti etnico-culturali come Bolzano ove la dicotomia di bilinguismo italo tedesco vede la componente italiana (meridionale) unita a quella extracomunitaria .
Per concludere lancio l’iniziativa al motto di “Terrone se ci sei batti un colpo” aprendo la rubrica “Terroni nel mondo” con la prospettiva di fare un appello -monitoraggio alla redazione de “La Gazzetta dal Tacco” che ricevendo il contato con foto della località di residenza potrà ricevere una foto in tempo reale del proprio paese di provenienza; inoltre la redazione di GdT potrà essere un punto di riferimento per mantenere i legami con la terra natia.

08 febbraio 2021

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