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Nuovi palinsesti Rai: va in rete la rabbia degli esclusi

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di Romolo Ricapito

La protesta corre su Twitter,  il social più usato dai Vip per ragioni di comodità, in quanto impone la brevità.

Fabio Fazio

Dopo la presentazione dei palinsesti Rai per il prossimo autunno-inverno una presentatrice, esclusa dalla programmazione, si lamenta.

I toni magari sono contenuti, ma lasciano trasparire la rabbia, il rancore, per una carriera al momento interrotta.
Altre forme di protesta, più sottili e raffinate, continuano e continueranno.
Altri esclusi fanno trasparire il miraggio di un contratto-record a Mediaset, o a  La7, come se queste due società offrissero automaticamente  un buen retiro a colpi di contratti miliardari.
Si fa largo dunque la rivendicazione, la presunzione, l’alzata di  scudi.
Vengono coinvolti personaggi autorevoli, in massima parte  dei  televisivi in disarmo, giornalisti o showgirl che costituivano il parterre di opinionisti delle trasmissioni cancellate e che erano giustamente remunerati col classico gettone di presenza.
E pazienza se le trasmissioni  in questione erano  brutte, o ripetitive, o ancora utilizzavano figuranti per impersonare casi farlocchi con piccole liti giudiziarie in una finzione abbastanza palese.
Il mega contratto a Fabio Fazio, su Rai Uno,  ha incentivato le critiche, ma stavolta perlopiù dei telespettatori, i quali non capiscono come un personaggio tutto sommato ordinario sia diventato un Re Mida della televisione.
E poi ecco gli inclusi, che naturalmente sono veterani delle trasmissioni Rai spostati da altre trasmissioni nelle quali sono invecchiati, tanto che le hanno condotte praticamente dalla giovinezza alla vecchiaia.
Nulla cambia perché tutto resta com’è.
L’apparente restyling ha riproposto una televisione piuttosto anacronistica, ripetitiva e affidata ai soliti noti.
Adesso la parola spetta al pubblico che col telecomando decide.
Ma spesso si tratta di un pubblico rassegnato, che a volte tiene il televisore  acceso soltanto come sottofondo.

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