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INAUGURAZIONE DELLA SETTANTANOVESIMA FIERA DEL LEVANTE: ASSENTE MATTEO RENZI, E’ UN SEMI FLOP.

Meno presenze in sala, ripetizioni, il team Pennetta-Vinci lodato come salvatrici della patria, ma non basta 
di ROMOLO RICAPITO
 Inaugurazione della settantanovesima Fiera  Campionaria del Levante a Bari in sordina, a causa dell’assenza del premier Matteo Renzi, volato negli Stati Uniti per la finale    degli Us Open, che ha visto impegnata la coppia di tenniste Flavia Pennetta-Roberta Vinci.
Il vice Presidente dell’Ente Fiera, Lorenzo De Santis, ha introdotto il tutto con la frase ” la nostra è una fiera pronta a competere  a livello europeo e internazionale“.
Antonio Decaro,   Sindaco di Bari, salutate le autorità, ha dichiarato il suo rincrescimento per l’assenza dell’amico Renzi, rendendo omaggio alla Campionaria  con l’opinione che “essa ha quasi ottant’anni, ma non li dimostra”, quasi come una bella donna al pari di…Sophia Loren e, inoltre, “si rinnova adeguandosi allo spirito del tempo”.
L’inaugurazione quest’anno per la prima volta è stata contestuale all’apertura dei cancelli; Decaro ha rivolto un saluto e un abbraccio virtuale ai numerosi lavoratori impegnati all’interno dell’area fieristica.
Ribadendo poi: “non rappresento soltanto Bari, ma la Città metropolitana con i suoi 40 sindaci “.
La parola “futuro” fu il leit motiv dei discorsi politici del passato, colmi di retorica, nell’opinione del primo cittadino: “per 20 anni ci hanno parlato del futuro, isolandoci dal presente” .
Con questo affondo il Sindaco ha dato al concetto una precisa connotazione politica,  seguita dalla sentenza che “il presente va costruito sui fatti, con concretezza e velocità di azione”.
“Non devono essere concessi alibi ; il Presidente del Consiglio, di Regione e il Primo Cittadino di Bari sono dei “sindaci” “. Citata anche la frase di una pubblicità, “il diamante è per sempre”, metafora che ne idealizza le figure o la rappresentatività ben radicata nel popolo.
Nei discorsi inerenti l’attualità, secondo Decaro , “il futuro deve essere presente”, frase in aperta contraddizione con quanto   espresso precedentemente.
Un plauso allo Stato Italiano, che si è accollato le spese per l’Edilizia Giudiziaria, accontentando l’appello di Matteo Renzi rivolto alle autorità proprio in occasione della Fiera del  2014.
Sarà utile rendere disponibili ed efficienti le caserme dismesse nelle quali  organizzare aule di giustizia ; largo al bando per la realizzazione delle Arti Contemporanee  e a una public library all’interno dell’ex Caserma Rossani.
Auspicabile che il Governo versi le tasse ai Comuni per riparare al mancato pagamento delle imposte   Tasi e Imu da parte di quella  parte di concittadini insolventi.
Decaro ha ricordato quindi lo sbarco degli albanesi con la nave Vlora nel 1991 per ricollegarsi all’attualità: no al razzismo, all’intolleranza e alla politica degli “sgambetti”, con riferimento alla reporter ungherese colpevole di avere fatto inciampare due profughi, padre e figlio, come illustrato dalla stampa mondiale.
“Saremo giudicati non per le parole, ma per le azioni. Oltre all’accoglienza, spazio ancora maggiore all’integrazione”.
Chiesto dall’amministrazione comunale l’apporto di  alcuni profughi affinché raccontino le loro peripezie  ai bimbi baresi, all’interno delle scuole.
Decaro ha dunque elencato tutte le fabbriche della zona industriale di Bari, dalle più note a quelle più piccole.
Salutato Nichi Vendola, si è parlato dell’aiuto concreto offerto dal Comune a 247 cittadini in difficoltà economica.
Esiste il lavoro…di cercare il lavoro per il Progetto PortaFuturo”: opzionato un quartiere periferico di Bari che servirà come quartier generale utile alla  realizzazione di questi scopi.
Il Governatore Michele Emiliano ha rivendicato la sua presenza come “undicesima”- come numero-  alle inaugurazioni; le  precedenti lo videro appunto  nelle vesti di sindaco.
Emiliano ha ringraziato i 306 italiani che dal suo social network lo hanno aiutato nella stesura del     discorso di apertura, ma ha soprattutto voluto celebrare il tandem PennettaVinci, l’una di Brindisi, l’altra di Taranto, come espressione di una delle più grandi soddisfazioni sportive dopo quelle che ci regalò il compianto Pietro Mennea.
Ricordata la recente manifestazione “a piedi nudi” nel centro cittadino a Bari , propedeutica per l’accoglienza a stranieri e migranti. L’identità etnica deve essere secondaria e  a favore della convivenza , fondarsi cioè  sul principio di eguaglianza.
No ai “gufi” metaforici, trasfigurazione di Atena, dea della Sapienza.
La politica deve essere motivante per coloro che meritano. Ma politica è anche arte della riconciliazione..
“Pugliesi popolo positivo che non  si rassegna alle ingiustizie subite”, aggiunge Emiliano come ciliegina sulla torta, mentre la Fiera Campionaria ha sostenuto nei suoi 79 anni, democraticamente, ogni governo della Repubblica Italiana.
 Michele Emiliano ha voluto in particolare sostenere nel discorso  l’importanza dell’agricoltura, nell’ambito delle risorse umane.” I giovani adesso restano nelle aziende di famiglia per garantirsi il futuro.” L’Acquedotto pugliese, altra eccellenza del territorio: esso sia “distributore sovranazionale per un’equa ridistribuzione dell’acqua”.
  Condizioni di favore e assicurative, inoltre,  per  far meglio  viaggiare  le merci sui territori:; l’accise sul carburante deve  tenere  conto delle diverse  zone del paese dove  viene    applicata. Infine: il successo è dietro l’angolo, ma vanno difesi i fondi destinati al Mezzogiorno. Il successo del governo, ancora,  nelle trasformazioni dei contratti è  (anche)  frutto della collaborazione e  del consenso della nostra Puglia. Emiliano ha lodato implicitamente il suo predecessore, dicendo che il Sistema Sanitario che gli è stato consegnato non è deficitario. Ricordati infine nell’occasione del Centenario dell’Unità d’Italia i soldati della Prima Guerra Mondiale caduti per la Patria.
Va detto che dopo il discorso del Presidente della Regione la sala si è svuotata a scapito dei nuovi relatori. Fuori si accalcava una folla che contestava i politici o  li applaudiva ironicamente. L’ assenza di Matteo Renzi ha nuociuto alle presenze: meno pubblico, più contenuta la rappresentanza giornalistica.
Qualche ripetizione di troppo nei discorsi di Primo Cittadino e Governatore: largo spazio al tema dei migranti e all’accoglienza, molto meno alle istanze degli autocnoni.

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