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Il sesso nelle strade riprodotto dai telefonini: finite le strade mercenarie del sesso che procuravano fantastiche illusioni

 

di Romolo Ricapito
Sempre più spesso su siti web anche giornalistici vengono riprodotti video che sarebbero testimonianze del cosiddetto degrado urbano.
Questi filmati esplorano atti sessuali di gente comune compiuti su terrazze, giardini, strade e ogni sorta di luoghi  pubblici..

Siamo diventati un popolo di sfacciati esibizionisti, o  di disinibiti sporcaccioni?
  Non sarà invece che questo tipo di “critica costruttiva” sia invece una sorta di compiaciuto guardonismo giornalistico?
In effetti col caldo alcuni soggetti perdono i freni inibitori.
Esistono racconti boccacceschi di coppie anziane sorprese a fare sesso in auto e multate.
Questo nel passato.
Adesso a “far senso” sono le imprese erotiche dell’uomo della strada e non della donna…di strada.
Eh si, perché un tempo era la normalità protestare sulla prostituzione che di sera, in certi quartieri urbani, veniva svolta nell’indifferenza generale.
Giuni Russo ai tempi in cui cantava"Un estate a mare
Giuni Russo ai tempi in cui cantava”Un Estate al mare”

Adesso però “le strade mercenarie del sesso che procurano fantastiche illusioni” come cantava Giuni Russo nel singolo “Un’Estate al mare” scritto da Franco Battiato sono roba ormai se non tollerata, non più di moda, almeno nelle descrizioni dei media.

A cambiare il costume i vari telefonini e mezzi tecnici che, diffusi ormai tra tutta la popolazione, cambiano la visione del prossimo.
E dunque rapporti sessuali sempre avvenuti in spiaggia, all’aperto, in pineta o in strade apparentemente deserte, di notte, vengono riprodotti e portati a conoscenza dei navigatori di internet, assumendo un significato certo più morboso, perché enfatizzato da didascalie e falsi istinti censori.

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