di Clelia Conte

 Quando ero ragazzina, ancora imperava una mentalità fortemente maschilista: nel nostro sud, negli anni settanta, erano ancora poche le donne lavoratrici. Lo stalking non si riconosceva come un reato e per strada gli uomini si sentivano in diritto di importunare le donne liberamente e ricordo che alcuni creavano disagio. Noi ignare, non facevamo alcuna azione che ci difendesse dal camminare liberamente nelle nostre città.

Allora molte donne  venivano picchiate da compagni o mariti ma non si faceva  nulla per difendersi, anzi si accettava di fatto nelle famiglie questa situazione incresciosa (vigeva il detto “i panni sporchi si lavano in famiglia”).

Attualmente per fortuna, grazie a tante battaglie, molte cose sono cambiate e anche per merito dell’Europa l’Essere femminile ha acquisito dignità e diritti. Nonostante ciò, ancora oggi la sua posizione rispecchia un ruolo spesso di sottomissione e debolezza nei confronti dell’altro sesso, sopratutto negli ambienti socialmente disagiati.

Abbiamo lottato per i diritti e il  rispetto della dignità femminile fino alla lotta  contro il crudele rito dell’infibulazione praticato in Somalia e in altri paesi d’Africa.

Oggi ancora accadono fatti di cronaca insopportabili. Omicidi di donne e bambini solo per un’idea di uomini che non accettano la sconfitta. Bisogna lottare perciò ancora, affinché questi atroci episodi non accadano più. 

Gazzetta dal Tacco dice NO alla violenza sulle donne e in generale sugli esseri più deboli e augura a tutte una felice festa guardando verso un futuro migliore.

Voglio ricordare la recensione del film “Una donna fantastica” che ha recentemente vinto l’Oscar per il miglior film straniero recensito lo scorso ottobre da Romolo Ricapito del quale,

il link è riportato sotto:

https://www.gazzettadaltacco.it/2017/10/21/una-donna-fantastica-una-storia-bellissima-nella-sua-apparente-semplicita-che-attrae-per-la-novita-e-lautentica-qualita/

8 marzo 2018