Si è chiuso il Bif&st 2025 con l’appuntamento alla 17ᶺ edizione dal 21 al 28 marzo 2026 Cinema Cultura 1 Aprile 20251 Aprile 2025 di Maria Silvia Quarantafoto Francesco Guida Il Bif&st 2025, prodotto da Apulia Film Commission, con il sostegno della Regione Puglia e diretto da Oscar Iarussi, si è chiuso con un grande successo di pubblico e una risonanza sia nazionale che internazionale. Vito Leccese, Oscar Iarussi, Michele Emiliano, Anna Maria Tosto Alla conferenza stampa finale erano presenti la presidente di AFC Anna Maria Tosto, il sindaco di Bari Vito Leccese, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e il direttore artistico del Bif&st Oscar Iarussi. I dati hanno dimostrato come siano stati decine di migliaia gli spettatori che hanno affollato ogni appuntamento del Festival, con una grande partecipazione da parte dei giovani, facendo segnare il tutto esaurito alle proiezioni, agli incontri, e accogliendo con entusiasmo gli oltre 400 ospiti che sono arrivati a Bari negli 8 giorni della kermesse. Oltre che su tutti i media locali e nazionali, il Festival è stato seguito anche sui social, con una crescita che ha segnato 7 milioni di visualizzazioni e 2 milioni di persone raggiunte. Dalle parole di Oscar Iarussi si evince come il Festival abbia segnato la partecipazione attiva ed emotiva da parte del pubblico soprattutto più giovane, che qualitativamente si è dimostrato partecipe nel dialogare, conversare rispetto ai film proposti creando una vera comunità culturale. Questo era sicuramente prevedibile per i grandi protagonisti che sono stati tra gli ospiti del Bif&st da Nanni Moretti a Carlo Verdone e Claudia Gerini, da Monica Guerritore a Francesca Comencini, Sergio Rubini, Isabella Ferrari, Alberto Barbera, “ma il dato politicamente più rilevante è quello dell’affluenza e dell’adesione alla sezione Meridiana, istituita quest’anno e presieduta dal grande scrittore franco-marocchino Tahar Ben Jelloun, che è stato insignito dal sindaco Vito Leccese delle Chiavi della Città. Al Teatro Kursaal Santalucia, oltre 600 persone sono state sempre in coda per assistere alle proiezioni dei film in concorso. Questo conferma il successo più eclatante dell’intuizione del Bif&st 2025, sulla scia delle tre M indicate dalla Regione Puglia: Meridione, Mare, Mediterraneo, dove Bari come città mediterranea proietta il Festival in una dimensione internazionale”. Si è trattata di una “festa mobile”, per dirla alla Hemingway, dove tra Bif&st e fuori Bif&st si è visto un Festival sia situazionistico che anarchico, un Festival da un canto profondamente radicato nella città e nel territorio pugliese, con storie che hanno evocato temi cruciali (antimafia, ambiente, riscatto sociale), dall’altro ricco di apporti europei, mediterranei e internazionali, e di incroci e linguaggi promettenti. In un paesaggio mediterraneo oggi martoriato e incerto, il Bif&st coltiva la speranza che la cultura e il cinema in particolare possano rappresentare una promessa di confronto e di pace. Ma il Bif&st 2025 è stato anche caratterizzato da una serie di nuove sezioni: ll segreto dell’attrice, Doppio testo, A sud, Frontiere, Sarò breve – Cortometraggi, Pomeriggio al Petruzzelli, gli Eventi Speciali che hanno contribuito ad arricchirne la trama, guardando ancora una volta al sud e alle contaminazioni tra le arti. Grazie a queste sezioni i baresi hanno preso consapevolezza rispetto al rilievo geopolitico di Bari nel Mediterraneo. Vito Leccese e Michele Emiliano Quest’anno anche la musica ha potuto primeggiare grazie a due grandi eventi: il giovane musicista Mattia Vlad Morleo che ha fatto un bellissimo concerto al Kursaal Santalucia e la serata magica di Rosso di Sera con la proiezione di Per un pugno di dollari musicata dal vivo dall’Orchestra e dal Coro della Fondazione Petruzzelli, una coproduzione Bif&st con Fondazione Petruzzelli e AFC.Alla ribalta del Festival ci sono stati giovani talenti pugliesi, come appunto il compositore Morleo, e l’attrice Rosa Palasciano, insieme a protagonisti affermati della scena culturale e italiana quali Luciano Canfora, Michele Placido, Giancarlo De Cataldo, Sergio Rubini, Domenico Procacci, Luigi Lonigro, Lino Guanciale, Monica Guerritore, Nanni Moretti, Carlo Verdone e Claudia Gerini, e tanti altri. Insomma, il Bif&st 2025 è stato “un festival locale e globale, febbrile, appassionato e talora imprevedibile. Appuntamento alla prossima edizione del Bif&st 2026, dal 21 al 28 marzo dell’anno che verrà» ha concluso Oscar Iarussi. Anna Maria Tosto, presidente AFC, ha poi dichiarato che questa risposta calorosa del pubblico barese e non solo, è un segnale importante che dà due indicazioni di fondo:” la prima è che viviamo in una regione e una città nella quale la pubblica amministrazione negli anni ha investito molto. Sia come amministrazione comunale tanto che regionale, le energie sono state convogliate sulla comunità, fornendo le strade, le sedi per poter esprimere quel valore aggiunto che ci viene riconosciuto, quello di essere accoglienti e disponibili. Si è fatto il lavoro di seminare attraverso tutta una serie di iniziative che occorre continuare a fare perché, e questo è l’altro punto importante, la partecipazione meravigliosa che c’è stata al Bif&st è stato un segnale di incoraggiamento a proseguire su questa strada, nel segno proprio dell’offerta culturale, variegata, diversificata rivolta prevalentemente ai giovani. L’impegno di Apulia Film Commission nella produzione del Bif&st 2025 è stato ampiamente ripagato dalla risposta del pubblico. In questa risposta troviamo conferma del legame che stringe la città di Bari al Bif&st e ragione per proseguire sulla strada che fa della cultura, e del cinema in particolare, veicolo di crescita, di solidarietà e di amicizia”. «La città è felice di aver ospitato, con grande successo, la sedicesima edizione del Bif&st, che anche quest’anno ha riempito i cinema e i teatri della nostra città – ha detto Vito Leccese -. La risposta sia qualitativa che quantitativa è stata notevole, ed il merito va ad Oscar Iarussi per i contenuti, ad AFC, alla Regione Puglia con il suo presidente. L’intuizione di Michele Emiliano verso le tre M, simbolo di questa edizione, fa parte del codice genetico della nostra città e del ruolo che Bari può svolgere all’interno dell’area euro-mediterranea: tra il pensiero inquieto di Camus e il pensiero meridiano di Cassano c’è una mediterraneità che è quella di cui noi dobbiamo essere interpreti, e il Bif&st ne è stato strumento. È sempre un’emozione vedere i nostri luoghi della cultura così vivaci e partecipati, specialmente dai più giovani. Abbiamo visto Bari, che ha accolto con entusiasmo questo importante appuntamento di respiro internazionale, manifestare la voglia di cultura e di cinema, animando le vie e rendendo la città ancora più dinamica. Dedico questo Bif&st all’orgoglio di essere baresi».Michele Emiliano, dopo aver ricordato che il Bif&st è diventato un’istituzione stabile della regione Puglia attraverso l’AFC avendone acquisito il marchio, si è anche lui soffermato sul fatto che questa è stata un’edizione emozionante per tanti motivi: perché il Festival è cresciuto e si è rinnovato, in armonia con la sua storia e carico di nuova energia e visione; perché le sale sono state sempre piene in tutte le proiezioni; perché i giovani sono stati tantissimi sia nel pubblico sia tra produttori e registi, segno che il cinema può contare su una nuova generazione attiva e partecipe; perché la sezione dedicata alle produzioni arrivate dall’area del Mediterraneo è stata una scommessa vinta da parte della Regione e della direzione del Bif&st, avendo scelto di puntare sul tema del Mare, del Mediterraneo e del Meridione. “La prima edizione del Bif&st come istituzione culturale stabile della Regione Puglia ha proseguito il successo delle precedenti edizioni, incrementandolo. Per tutto questo ringrazio Oscar Iarussi, di AFC e tutti coloro che hanno contribuito a questo risultato. Come Regione abbiamo sostenuto e accompagnato in questi anni il percorso del Bif&st, un Festival che oggi più che mai è profondamente nostro, di questa terra, ma con uno sguardo largo e internazionale, che sa abbracciare la Puglia, il Mediterraneo e il mondo intero, come contributo alla crescita civile e culturale della collettività» ha concluso Michele Emiliano.