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Festival di Sanremo 2025. La prima serata

Sanremo 2025

di Clelia Conte

Sfilano 29 cantanti fra paillette e varietà musicali. Colpo di scena con l’intervento di Papa Francesco

Gaia

La prima serata del 75° Festival di Sanremo parte con Gaia che è scesa in abito bianco a sirena Dilara Findikoglu, con  strati di chiffon sul corpetto, gonna lunga in pizzo e una chiusura a corsetto che corre su tutta la sua lunghezza.  La bella ragazza ha cantato “Chiamo io chiami Tu”. Canzone orecchiabile ma molto stile Elodie. Il ritmo è un po’ scontato. A volte fa pensare a Shakira. Simpatico ma poco originale forse lo era più quello precedente.

Gabbani  con “Viva la vita” esprime voglia di vivere, di felicità e consiglia di accettare la vita “così com’è finché ce n’è”… “e va vissuta ogni momento”. Bella la sua estensione vocale non ci ha delusi . Il suo stile piace.

Ed ecco l’arrivo di Gerry  Scotti, che da anni mancava dal palcoscenico di Sanremo.

“Il ritmo delle cose“ è il brano cantato da Rcomi. Bello l’arrangiamento. Si è presentato con completo bianco, Vivienne Westwood, a petto nudo.

Bellissima Noemi che ha bisogno della mano di Conti per scendere le scale, tanto elegante da strappare un commento di Gerry Scotti: “splendida”… sembra uscita da una fiaba!”. Il brano, “Se ti innamori muori” risulta buono come primo approccio.

Entra  Antonella Clerici e conti si mette gli occhiali antiabbaglio. Non ha un portamento di classe ma look sexi in un abito argento paillettato e con un paltò sovrapposto trasparente. Ricordano l’amico Fabrizio Frizzi e lei si commuove.

Presentano Irama che arriva con un paltò da ufficiale napoleonico e canta un brano “Lentamente”. Una canzone romantica ma da riascoltare.

Arrivano i coniugi Coma Cose che cantano, “Cuoricini”, canzone orecchiabile. Dirige l’orchestra il maestro Melozzi. Lui giacca rossa, lei abito lungo con spacco laterale e volant, sciantoso color avorio con una calza bianca che a dire il vero stona con l’abito firmato Valentino.

Simone Cristicchi “Quando sarai piccola” dirige il maestro Walter Sibilotti  brano dedicato alla madre, della cura che avrà verso di lei quando sarà molto anziana: “Quando sarai piccola ti aiuterò a capire chi sei, ti starò vicino come non ho fatto mai”. Una canzone che tocca il cuore con “ancora un altro giorno insieme a te”. Gli applausi intensi e prolungati dimostrano che la canzone è entrata subito nel cuore di tutti e si sono viste anche delle lacrimucce. Scotti ha colto l’occasione per ricordare come Conti durante la conferenza stampa si sia commosso parlando di sua madre.

E arriva Marcella Bella con “Pelle Diamante”. Dirige il maestro Fabio Curian. Look in total Blak con pantaloni e una maglia luccicante con la spalla scoperta. Bellissima donna inossidabile e brillante come il suo brano.

Quarta volta per Achille Lauro che canta il brano  “Incoscienti Giovani” presentandosi vestitissimo ed elegantissimo con papillon e camicia bianca in un Frack Dolce e Gabbana. Dirige il maestro  Davide Rossi. Canzone romantica  con sax finale, morbida e davvero accattivante per una sera speciale magari a San Valentino.

Momento dedicato alla pace. I bambini non sono felici a causa delle guerre in corso perciò una israeliana ed una palestinese: Noa e Mira Awad arrivano per cantare la Pace. Poco prima della loro esibizione, Papa Francesco interviene per lasciare un un prezioso videomessaggio contro la guerra e, soprattutto, ha espresso come la musica possa essere un modo per cantare la vita. La musica è bellezza e strumento di pace può aiutare la convivenza del popolo… tanti bambini  non possono cantate a causa della guerra….Che la buona musica possa aprire il cuore di tutti”. Il pubblico si alza in piedi e applaude. Le due cantanti interpretano il brano di John Lennon, “Immagin” in una rara  versione in ebraico arabo e in inglese, “nella speranza che il prossimo anno festeggeremo un vero accordo di pace” ha auspicato Noa.

Sanremo 2025

A trent’anni dalla vittoria di “Come saprei”, arriva la fantastica Giorgia con “La Cura per me” accompagnata dal maestro Campagnoli, Anche lei con uno splendido abito nero Dior, midi, perfetto per il suo fisico esile. “Per me sei la cura ma non un’avventura con la paura di rimanere sola” : un brano interpretato bene ma un po’ deludente per le aspettative verso l’amatissima cantante.

Willy Peyote canta “Grazie ma no grazie”, accompagnato da due simpatiche coriste. Dirige Daniel Vestonzo. Ritmo e vivacità; brano ballabile e con tematica ironica e attuale.

Brunori Sas, cantautore calabrese, debutta scegliendo di rendere omaggio a Modugno con il suo look eccellente ed il suo brano “L’albero delle noci” che lega passato e presente con un tocco rinfrescante nella sua espressione artistica.

La giovanissima Sarah Toscano, canta “Amarcord” accompagnata dall’orchestra diretta  dal maestro Valeriano Chiaravalle. Canzone molto semplice, un vero Amarcord! La ragazza si è esibita con un abitino corto pop a righe celesti, molto carino ma da giorno, concesso ad una ragazzina.

Ed è la volta della bella Rosa Vilain col brano dal titolo, “Fuorilegge” accompagnata dal maestro, Davide Rossi. Capelli blu e vestito rosso a sirena  lungo molto sexi. Bella impostazione voce ma la canzone non mi ha ancora convinta poerché mi sembra si tratti un déjà vu. Ritornello molto orecchiabile.

Clerici,Jovanotti, Scotti, Conte

Arriva Jovanotti Fuori dall’Ariston cantando, “L’ombellico  del Mondo”. Tornato in forma più che mai, pronto a farci divertire un “mondo”  tra ballerini orientali ricchi di colori. Entra nel teatro cantando “Il più grande spettacolo dopo il big ben” e cammina in mezzo al pubblico avanzando verso il palco. Lo raggiunge continuando a cantare, lui che ha fatto scatenare generazioni, che quando si esibiva nei suoi concerti faceva ballare tutti con la sua energia contagiosa. Abito tutto d’oro con catena oro con ciondolo sopra alla camicia. Un abbraccio con Carlo Conti ed un’affermazione: “per me questo è un festival speciale e sono felice di essere qua. …Sanremo è una festa della musica, è una passione.“ Chiama sul palco il campione Giammarco Tamberi che ringrazia per l’accoglienza: “sfiori con un dito un sogno e poi perdi il coraggio di rimetterti in gioco ma c’è sempre stata la volontà di riprovarci e di rimettersi in gioco”. Jovanotti ha cantato una bellissima canzone d’amore “Un mondo a parte”. Il pubblico applaude con enfasi.

Sanremo 2025
Antonella Clerici

Ecco che dopo la pubblicità ricompare Antonella Clerici con un abito bronzo luccicante ma sobrio e coi capelli raccolti in una pettinatura morbida.

Arriva poi con jeans, canotta nera e tatuaggi in vista su braccia muscolose, Olly che canta, “Balorda nostalgia”, dirige l’orchestra,  Giovanni Pallotta. Canzone interessante come la sua voce ma da riascoltare. Non mi  pronuncio.

In seguito Elodie canta, “Dimenticarsi alle 7”. Dirige Davide Rossi. Il brano racconta di quando ti svegli la mattina ed hai il desiderio di liberarti dal peso di un ricordo. Sorprende il suo insolito abito casto, tutto argento, Prada. La canzone non mi ha ancora convinta. Mi sembra richiami canzoni già ascoltate.

Shablo, di origini argentine, al suo esordio, canta insieme a Tormento, Joshua e Guè, “La mia parola”. Dirige Luca Faraone. Canzone rap sicuramente per le orecchie dei più giovani.

E la volta del mitico Massimo Ranieri, elegantissimo in abito Carlo Pignatelli, con il brano “Tra le mani un cuore” , dirige Lucio Fabbri. Una canzone dedicata al cuore, alle sofferenze anche se è a pezzi “affinché trovi la pace dopo quello che hai passato”.

Sul palco Suzuki  Raf attende Conti per esibirsi e cantare “Self control”, brano famosissimo degli anni ‘80.

Il maestro Enzo Campagnoli ha diretto l’orchestra per Toni Effe che canta “Damme na mano” ispirato alle canzoni di Franco Califano. Sicuramente è piaciuta a tanti nostalgici ma un po’ insolita per un ragazzo così giovane.

Serena Brancale canta “anema e core”  con il maestro Nicole Brancale, sorella della cantante che con abito rosso a mio parere kitsch, Balestra, interpreta un brano brillante e fuori dal comune.

Arrivano gli attesissmi  Modà con “Non ti dimentico”. Dirige il maestro  Andrea Benassai. Il brano nel loro stile è vivo, crescente e toccante ma non arriva a toccare le vette.

Torna sul palco la bellissima Clara che canta “Febbre”, (canzone da riascoltare) in abito lurex di Cavalli, molto, anzi troppo succinto tanto da calcare l’ombellico e trasparente più che mai: è scollatissimo, praticamente inutile. Dirige Valeriano Chiaravalle

Lucio Corsi con “Volevo essere un duro”. Dirige il maestro Davide Rossi. Il giovane potrebbe essere la versione moderna di Renato Zero. Personaggio interessante ed artista sensibile.

Fedez  canta “Battito” e  dirige Valeriano Chiaravalle. Una canzone che non si può ancora commentare.

Ha diretto l’orchestra Diego  Calvetti  per  Bresh  che ha cantato “La tana del granchio”. Look total Blak e giacca di pelle.

Il maestro Carmelo Patti accompagna Joan Tiele che canta “Eco”, canzone con base rock,  molto orecchiabile. Look con pantaloncino e giacchino Chanel bianchi e mantello svolazzante applicato ma a mio parere non le dona.

Rocco Hant torna per la terza volta con “Mille vote ancora” accompagnato dal maestro Enzo  Campagnoli. Brano in lingua napoletana.

Francesca Michelin canta “Fango in Paradiso” . Dirige Carmelo Patti. La Michelin è arrivata sul palco accompagnata da Conti per un infortunio alla caviglia durante le prove in pantaloni e top paillettato con stomaco scoperto di Miou Miou.  La canzone associata alla sua voce meritano.

Ritmo e allegria con The Kolors e il loro brano, “Tu con chi fai l’amore”, diretto da Valeriano Chiaravalle. Bello l’outfit del frontman in un particolare tailleur nero, luccicante.

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