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Presentato il libro di Santo Versace al Circolo della Vela a Bari

ANNA GOMES

di Anna Gomes

Sulla splendida terrazza del Circolo della Vela ieri sera, cullati dal rumore delle onde, è stato presentato il libro di Santo Versace “Fratelli” Una Famiglia Italiana edito da Rizzoli.

Santo Versace, classe ‘44, fratello maggiore di Gianni, genio e mito della moda italiana, famoso in tutto il mondo, ci parla della sua gioia di essere qui con noi, a Bari al circolo della Vela. Semplice e diretto, comincia a parlare della sua famiglia unita e laboriosa da sempre. “I miei genitori sono stati un grande esempio per noi, mia madre Franca, era una sarta laboriosa e dal carattere forte e grintoso e Gianni apprese da lei il suo lavoro che poi ha ritoccato ed ampliato, grazie al suo genio e a mio padre, anch’egli appassionato del suo lavoro imprenditoriale in un ambito diverso”. 

Fratelli- libro di santo versace

Una famiglia del Sud, calabrese di Reggio Calabria, che è partita da una semplice vita di lavoro, per poi  man mano affermarsi in  tutto il mondo, grazie  all’estro ed alla genialità ed all’intuito di Gianni ed all’impegno e determinazione di Santo.

Santo inizia il libro parlando della sua vita attuale e del suo segreto, non girarsi indietro al passato ma guardare avanti, al futuro sempre con speranza e determinazione. 

La nostalgia del fratello Gianni assassinato a colpi di pistola nel  luglio 1997 a Miami, si fa forte e  quindi scrive con il dolore nel cuore: “Se riavvolgo il nastro della mia mente, rivivo tutto. Lo struggente dolore della perdita di mio fratello. La violenza con cui la nostra famiglia, unita da sempre , è stata scaraventata nel lutto. Il vuoto, incolmabile che Gianni ha lasciato… ” E poi Il ricordo ancora vivo del funerale a Milano nel Duomo, abbracciato alla sorella Donatella, soli di fronte al mondo. Una luce accecante e abbagliante sulle guglie del Duomo quella mattina di luglio. 

Quel giorno del funerale, il 22 luglio, c’era tutto il mondo della moda, da Valentino a Karl Lagerfeld, da Giorgio Armani a Gianfranco Ferrè fino a lady Diana che stringeva il braccio di Elton John mentre suonava per Gianni. Piangevano l’amico che amavano e che continueranno ad amare profondamente.

“Il mio ruolo di fratello maggiore, scrive Santo nel suo libro, è stato quello di affrontare gioie e dolori, come la perdita di mia sorella Tinuccia in passato, morta per una peritonite e di sostenere la mia famiglia, sempre…Hanno detto di me che sono l’uomo di numeri e business, è vero ma dietro alla velocità e lucidità di un imprenditore, ci dovrebbe sempre essere un’idea del mondo, di etica e principi morali da consegnare alla collettività.” dichiara convinto.

“Un rapporto speciale univa Gianni a lady Diana, negli anni in cui si separò da Carlo, per lui vestire la donna più fotografata del pianeta voleva dire aver conquistato una specie di Santo Graal della fama. Per lei significava celebrare la bellezza delle creazioni di Gianni ma anche segnalare al mondo la libertà ritrovata.” Pochi mesi dopo anche Diana, morì a Parigi in un incidente mortale che la strappò al mondo intero. Stessa fama, stesso destino.

Parla ancora del rapporto tra fratelli e scrive ”I rapporti tra fratelli non seguono regole precise, piuttosto seguono le onde della vita. Ci si unisce  e si disunisce. Si naviga a vista”

“Ho seguito il vento, ho seguito il vento della nostra famiglia” e grazie anche alla moglie Francesca, oggi  Santo si dedica ad un importante progetto, accanto ai più fragili, la FONDAZIONE Santo Versace. “Aiutare chi soffre è una regola di vita”.

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