di Anna Gomes

Sappiamo bene che in un regime totalitario come quello dello Zar Putin, non ci sarebbe stato scampo per il più agguerrito e temuto dissidente Alexej Nalvany, ma la sua morte improvvisa ci ha profondamente colpiti, sicuramente più di altri assassinii commessi finora.

Perché? Perché era lui il simbolo dell’opposizione che da sempre non dava tregua al regime totalitario di Putin ed ora si fa ancora più urgente la presenza bellica ed ideologica in Ucraina per arginare la follia russa.

Già da ieri centinaia di russi sono scesi in piazza per protestare, per alzare la voce in un regime dove tutto è annullato, tutto interdetto e proibito da un solo uomo che non teme niente e nessuno. 

Non possiamo umanamente accettare questo gravissimo omicidio, come cittadini europei ed esseri umani. La stampa russa si difende, parlando e denunciando una morte improvvisa di Nalvany ed aspetteremo l’esito di nuove indagini per giungere ad un risultato quasi scontato.

L’Occidente e gli Stati Uniti devono, tutti insieme ora più che mai, difendersi da questa barbarie e sostenere con fermezza la libertà e la democrazia, valori essenziali ed inestimabili, in uno scenario internazionale buio e preoccupante.