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8° Forum delle Giornaliste del Mediterraneo

Maria Silvia Quaranta

di Maria Silvia Quaranta

foto di Francesco Guida

Ha preso avvio a Bari dal 22 al 24 novembre, presso il Palazzo ex Poste
dell’Università degli studi Aldo Moro, l’ottava edizione del Forum delle
Giornaliste del Mediterraneo “WOmaNchine learning. Virtuali, aumentati,
artificiali. Nuovi mondi a portata di prompt “. L’intelligenza Artificiale ha
lanciato una sfida che bisogna raccogliere con tutte le dovute cautele. Nei
saluti istituzionali il rettore Stefano Bronzini dell’Università Aldo Moro di
Bari, si è chiesto come l’università possa servire nella realtà attuale: in
questo settore non si sono risolti alcuni processi come quello di genere;
bisogna eliminare le barriere che ancora sussistono. Come costruire il
futuro ? C’è una crisi identitaria in cui l’istruzione non dà garanzie per un
futuro unico, perchè ancora classista.

Stefano Bronzini

C’è bisogno di voci, di riqualificazione dei luoghi, di momenti di incontro, anche nel campo dell’informazione.
È impensabile che la qualità dell’informazione possa fare passi in avanti senza avere alla base solide strutture come l’università, sia nella ricerca che nel sistema di analisi.
L’edizione di quest’anno si focalizza sull’Intelligenza Artificiale, questa nuova tecnologia che è praticamente piovuta addosso all’umanità.
Certamente può essere utile, ma “non può sostituire la realtà, la cronaca, l’azione dello stesso giornalista sul luogo da descrivere, cercando e creando empatia”, ha ricordato Silvia Garambois, presidente di Giulia Giornaliste. Il futuro che ci attende attraverso l’I.A. è ignoto. Si investe molto su questo nuovo sistema, e non si deve avere un atteggiamento di chiusura, ma
accettare la sfida che ci aiuta a capire i limiti e a superarli. Il Forum si spinge sul piano della ricerca, abbracciando un grande compito e cercando di far coincidere vari mondi.

Loredana Perla

Per Piero Ricci, presidente nazionale dell’Ordine dei giornalisti, il giornalista continuerà a fare informazione
corretta vedendo la realtà e rispettando la sua deontologia; l’intelligenza artificiale è un mezzo di comunicazione, uno strumento da saper maneggiare, l’ultima rivoluzione dopo internet e i social. Come ha ricordato la consigliera Grazia di Bari, quello che deve essere chiaro e deve rappresentare un faro per gli attori del mondo dell’informazione, è il senso di responsabilità che produce la verità delle notizie; avere timore dell’I.A. non può aiutare a migliorarne l’uso, ma è necessario insegnare a utilizzarla nel migliore dei modi perché se ben usata può rappresentare una
grande opportunità.

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22 novembre 2023

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