Sei qui
Home > Cultura > Cinema > Un focus sull’andamento del PNRR da una prospettiva di genere

Un focus sull’andamento del PNRR da una prospettiva di genere

II° Convegno Nazionale “Dati per contare: Indicatori e statistiche di genere per un PNRR equo”
Maria Silvia Quaranta

di Maria Silvia Quaranta

Il 6 e 7 ottobre Bari ha ospitato il II° Convegno Nazionale “Dati per contare: Indicatori e statistiche di genere per un PNRR equo”.

Promosso da Period Think Tank e dal Dipartimento di Scienze politiche dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro con l’obiettivo di analizzare l’andamento del PNRR da una prospettiva di genere.

Nonostante il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza del 2021 indichi la parità di genere come priorità trasversale, la maggior parte degli interventi annunciati dal piano – il 78% del totale, vale a dire circa 153 miliardi di euro sui 191 stanziati- non prevedono effetti chiari di riduzione del divario a sfavore delle donne.

I passaggi storici legati al nostro Paese sono segnati da fondamentali innovazioni, ma è importante rendere pubblici i risultati dei vari lavori. Purtroppo ad oggi i dati relativi alla trasversalità di parità di genere non sono ancora disponibili, per cui non è possibile tracciare un quadro generale trasparente.

Carla Spinelli, Presidente C.U.G. dell’Università barese, ha ricordato come l’Università si sia dotata di un serio progetto di analisi e programmazione sulla qualità di gare e bilanci. Nella ricerca emerge come vi sia una differenza tra finanziamenti erogati a uomini e donne, tranne quando si parla di Progetti Internazionali dove c’è riallineamento.

Anche Valeria Cirillo, sempre dell’Università di Bari, ha evidenziato come la disparità di genere sia il tema di una ricerca condivisa su più piani: in primis è ancora rilevante il basso tasso di occupazione femminile al sud, 35%, rispetto al centro, 58%, e al nord con il 62%; inoltre la differenza di genere è rilevabile anche nella qualità del lavoro e nei salari. Purtroppo gli stereotipi e i pregiudizi culturali sono ancora forti e persistenti e su questi occorre lavorare seriamente.

Dei 191 miliardi del PNRR solo l’1,6% è diretto alla parità di genere, considerando le 6 Missioni di cui è composto: digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura; rivoluzione verde e transizione ecologica; infrastrutture per una mobilità sostenibile; istruzione e ricerca; inclusione e coesione; salute.

I docenti di Economia prof. Gianfranco Viesti, Università di Bari e prof.ssa Marcella Corsi, Università La Sapienza di Roma, hanno rilevato la mancanza di strumenti a disposizione dei cittadini per comprendere appieno l’enorme potenzialità offerta dal Piano Nazionale. “I nidi sul territorio nazionale prevedono un investimento rilevante”, ma non rappresentano la soluzione per risolvere i deficit e giungere alla parità tra sessi, ricordando che “il welfare nella società è garantita ancora dalle donne, ma ciò viene dimenticato”.

 II° Convegno Nazionale “Dati per contare: Indicatori e statistiche di genere per un PNRR equo”

Tre macro aree sono state affrontate nei  tavoli di lavoro della mattinata: Benessere abitativo e accesso alla casa delle persone con maggiore fragilità economica e sociale; Accesso a un’assistenza di qualità; Misure per la riduzione del lavoro di cura delle donne. I risultati dei tavoli sono poi stati presentati e discussi durante la tavola rotonda istituzionale, a cui hanno partecipato esperti accademici, rappresentanti politici del Comune di Bari e della Regione Puglia, la segretaria regionale Cgil Puglia, il presidente di Confindustria Puglia e vari gruppi e associazioni operanti nel territorio a favore di cittadinanza attiva-giustizia sociale-parità di genere.

Il secondo giorno è stato dedicato alla scuola di monitoraggio civico, grazie all’Associazione Monithon, che ha fornito le basi per scoprire e monitorare gli investimenti del PNRR in Puglia. 

II° Convegno Nazionale “Dati per contare: Indicatori e statistiche di genere per un PNRR equo”

Lascia un commento

Top