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Uno scenario nuovo in Medio Oriente Hamas dichiara guerra a Israele

di Cinzia Santoro

I civili israeliani barricati nei bunker e quelli palestinesi chiusi in casa. Le donne, i bambini, gli anziani e gli uomini in attesa della feroce rappresaglia israeliana.

Gaza ha avuto la capacità militare di lanciare 3000 razzi su Israele, sorprendendo il mondo e lo Shin Bet, agenzia di intelligence per gli affari interni dello Stato di Israele. Il gabinetto di sicurezza dello Sato di Israele ha votato ieri lo stato di guerra. 50 mila riservisti dell’esercito sono già pronti e uomini, armi e munizioni in cammino.

Guerra Palestinese

Ma cosa ha fomentato questa decisione di Hamas?
Hamas è il Movimento di Resistenza Islamica nato nel 1987 come organizzazione religiosa di carattere politico e militare, con l’obiettivo di costituire uno Stato islamico in tutta la Palestina.
Hamas ha deciso di intervenire ora per non uscire completamente dai giochi politici medio orientali, ed è questo il motivo per cui l’azione non è stata prevedibile, o almeno non è stato possibile prevedere un attacco di tale portata.
La situazione politica è divenuta così complicata che se Hamas non fosse intervenuta militarmente,  gli Accordi di Abramo in corso tra Israele e Arabia Saudita, che prevedevano la normalizzazione dei rapporti tra i due stati, avrebbero marginalizzato ancora di più la leadership palestinese.
È uno scenario completamente nuovo della storia del Medio Oriente. Non è una rappresaglia o il classico conflitto tra le due parti che abbiamo imparato a conoscere negli anni scorsi.
Questa è una guerra completamente diversa, una guerra tra attori, uno statale e uno non statuale, che apre scenari nuovi, perché si va ben oltre lo status quo che spesso si raccomanda nel tentativo di controllare le violenze. 

Guerra Palestinese

La situazione è drammatica da un punto di vista umano, ma c’era da aspettarselo perché Gaza è una polveriera a cielo aperto e Hamas aveva minacciato da tempo una risposta a Benjamin Netanyahu e alla sua politica sionista di destra, gemellata  con i neoconservatori e i fondamentalisti evangelici americani.
Una politica estera che ha ignorato volutamente i diritti dei palestinesi e la loro stessa esistenza e che ha praticato sistematicamente la pulizia etnica per annettere la Cisgiordania favorendo l’espansione degli insediamenti dei coloni ebrei fino alla Moschea di Al Aqsa.
Israele deve aprire un orizzonte politico per i palestinesi, riconoscere che non si può opprimere un popolo negandogli tutto. In queste ore dopo il massacro di centinaia di giovani israeliani, dopo le uccisioni nei kibbutz e gli ostaggi trasferiti a Gaza, si sa che Hamas è sostenuto dall’ Iran che ha fornito armi, tecnologia e finanziamenti. Con Hamas anche gli hezbollah libanesi.
Si continua a combattere, nei raid almeno 430 palestinesi sono morti, 2300 feriti. Le vittime israeliane sono circa 700, 100 i rapiti e 200 i feriti.

9 ottobre 2023

One thought on “Uno scenario nuovo in Medio Oriente Hamas dichiara guerra a Israele

  1. Qual’è il ruolo dell’Europa in questo conflitto. L’UE eroga finanziamenti ai palestinesi di Gaza, 2.100.000 abitanti di cui 1.000.000 di bambini, per oltre 1 milirado 177 mil. di euro, oltre ai vari Paesi. Solo l’Italia, aggiunge altri 450 milioni di euro dalla metà degli anni ’80. Per organizzare quella invasione, nn bastano i fichi secchi. Anche se le armi sono state fornite dall’Iran, (come sono entrate poi è da vedere) Quei militi palestinesi avranno mangiato, così i loro figli. genitori e anziani- Quei beni sono stati donati dagli europei, così’ con la pancia piena della pasta fornita dagli europei hanno organizzato l’invasione con i pik up, fucili, proiettili, carburanti, giubbotti da guerra, ecc. Non tutti i palestinesi saranno d’accordo con Hamas, così come non tutti gli Stati europei sono d’accordo sulla sospensione dei fondi a quel popolo. Ma io personalmente, che mi ricordo il formaggio giallo, la farina lattea, il pane razionato con la tessera (che conservo a casa), non potevo non essere grato al popolo degli Usa. Allora, come la mettiamo con chi sputa sul piatto di chi aiuta i tuoi figli a mangiare, atteso che la comunità internazionale, a partire dai cari ricchissimi emirati, potrebbero anche farvi lavorare nelle loro aziende, installate nelle vostre terre. Si vuole la guerra e basta, e si rifugge da qualunque tentativo di soluzione. Gli israeliani non dimenticano i loro morti, nella civile Europa, ed anche in Italia, e reagiscono rabbiosamente. Il conflitto è storico, da oltre duemila anni, Mi pare che l’unico che aveva capito come solo la diplomazia, lo scambio culturale, le arti, la scienza, l’accettazione degli altri, la condivisione delle culture, e cioè Federico II, tedesco di nascita. Puer Apuliae, stupor mundi, amico del sultani del Cairo, unisce i popoli, senza armi, Ma si beccò la scomunica dal papa. Insomma Allah. Javhè, Padre eterno, non sono stati capaci di far capire il loro messaggio di tolleranza agli uomini. Ma forse non tutti sono di buona volontà. Forse il Capitale potrebbe essere l’unico sistema per unire i popoli, perchè illude, delude, e soprattutto consola, non ha bisogno di riti, di confini, di religioni metafisiche, di spazi circoscritti, ecc ma solo di libertà, e che vinca il migliore, non il più forte. Nicola cristofaro

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