di Anna Gomes

Apocalisse a Lampedusa: dopo il terremoto in Marocco e le altre catastrofi climatiche in Africa, migliaia di migranti sono sbarcati in Sicilia. Nelle ultime 48 ore, c’è stato un incremento di sbarchi come non succedeva da mesi (quasi 10mila migranti). Il sindaco di Lampedusa ha chiesto lo stato d’emergenza, appellandosi alla difesa.

Si era giunti nei mesi scorsi, ad accordi con l’UE per fronteggiare gli sbarchi ma sembrerebbe che non sia esattamente così. Moltissimi dei migranti scappano dagli hotspot (circa 2000) in cerca di un piatto di pasta che spesso viene donato loro, dagli abitanti dell’isola che certamente non mancano di generosità. Purtroppo in questo cataclisma, ci scappa qualche morto tra cui un neonato che è morto annegato prima dello sbarco.

Intanto il ministro dell’Interno Piantedosi pensa ad una strategia di rimpatrio immediato mentre Salvini è deciso ad utilizzare le navi di difesa Italiane per difendere le nostre coste da questo “assedio”. Quello che colpisce è la quasi totale mancanza di collaborazione degli Stati Europei in questa drammatica emergenza,  tanto che si pensa ad un isolamento “voluto” dell’Italia, da parte degli altri Stati Europei (Francia in primis). A questo punto in queste ore, il Governo sta già provvedendo a far fronte a questa “emorragia” di sbarchi, che al momento, ci preoccupa più di altre emergenze.