di Francesco Guida

Letizia Quattrucci, classe 2004, è una cantautrice originaria di Ceccano. Inizia a cantare all’età di sette anni e presto impara ad accompagnarsi con vari strumenti, dalla chitarra al pianoforte, fino a scoprire il basso e innamorarsene follemente. Dopo essersi fatta notare con una serie di cover molto apprezzate sul suo profilo Instagram, tra cui Ma tu di Comete, condivisa dallo stesso artista romano, pubblica il primo inedito Battito nel 2020. Nel 2021 entra nel conservatorio di Frosinone, dove studia Canto Pop, e dove le hanno assegnato la borsa di studio per il corso autori al C.E.T. di Mogol. Nello stesso anno inizia la collaborazione con l’Elephant Studio di Davide Gobello e con il label Matildedischi.

Ciao Letizya! Raccontaci il tuo percorso musicale.

Ho iniziato a cantare a 7 anni ma la musica ha sempre fatto parte della mia vita: mia madre era una pianista e mi ricordo che da piccola ero affascinata da questo pianoforte che mi sembrava gigante e questo mi ha spinto ad imparare a suonare; l’amore per la musica poi è cresciuto con me.

Chi è e cosa ama fare Letizia Quattrucci al di fuori della musica?

Al di fuori della musica amo leggere, disegnare e passare il tempo con la mia famiglia e le mie
amiche.

Parliamo del tuo nuovo EP “Mille Miglia”. Che tipo di messaggio ti senti di comunicare?

Il messaggio che vorrei trasmettere è semplicemente quello che non siamo soli, per questo mi
piace parlare di cose che ho vissuto realmente io o le persone intorno a me, parlando di cose vere è più facile che qualcuno si ritrovi in quello che dico.

Perché hai intitolato il disco così?

“Mille miglia” come la strada che ho fatto fino ad ora, tutti i piccoli traguardi raggiunti, ma anche la strada che ho ancora davanti a me.

Qual è il brano dell’album a cui sei più affezionata?

In ogni brano c’è tanto di me quindi sono molto legata a tutti ma forse Mostri è quello che mi
rappresenta di più!

Quali saranno i tuoi prossimi progetti?

Stiamo lavorando per portare in giro Mille miglia live!