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Energia iweek”Nucleare si può fare? la sfida del ritorno italiano all’atomo

A Milano il 5 ottobre con la presentazione del sondaggio SWG “Il rapporto tra gli italiani e il
nucleare” parte un confronto tra aziende e istituzioni per discutere la reintroduzione della
produzione di energia atomica in Italia. A Roma l’11 ottobre la sostenibilità finanziaria della svolta nucleare e la geopolitica
dell’atomo al centro del dibattito

Dal trattamento delle scorie alla soluzione del dilemma NIMBY, dalla filiera italiana del
nucleare fino alle nuove tecnologie degli small modular reactors al centro delle due giornate di
lavoro Aziende e istituzioni a confronto sulle opportunità e le conseguenze della reintroduzione della produzione di energia atomica in Italia: è questo il tema della quarta edizione della iWeek,
promossa da V&A – Vento & Associati e Dune con il titolo “Nucleare, si può fare?”, che si terrà a
Milano e Roma i prossimi 5 e 11 ottobre. Diversi protagonisti del mondo produttivo, dell’energia, della finanza, della cybersicurezza e delle istituzioni discuteranno dell’opzione nucleare in un contesto in cui sono sempre più forti i segnali di un ritorno alla produzione di energia nucleare in Italia.
La duplice necessità di tenere sotto controllo costi e equilibri energetici nazionali dopo la crisi del gas russo e di diminuire le emissioni di CO2 in osservanza del green deal europeo sta infatti
riorientando il termometro politico sulla questione, anche a fronte di un’accelerazione sulle
rinnovabili che tarda ad arrivare.
Si tratta di una possibile svolta anticipata nel 2007 dall’allora Presidente della Camera
Pierferdinando Casini, che ora trova il pieno consenso del Vice Presidente del Consiglio Matteo
Salvini, nonché di diversi ministri chiave del Governo Meloni: il 4 settembre al Forum Ambrosetti
di Cernobbio il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha
annunciato la convocazione per il 21 settembre di istituzioni e imprese per la prima riunione della “Piattaforma nazionale per un nucleare sostenibile”.
Il quadro sembra favorito dall’approccio di neutralità tecnologica delle nuove generazioni di
italiani, temporalmente distanti dai fatti di Chernobyl che nel 1987 portarono alla vittoria dei
referendum antinucleare e legittimamente preoccupati dal riscaldamento globale. Anche a livello
europeo, un caso su tutti i Verdi finlandesi, non mancano i sostenitori bipartisan delle opportunità offerte dal nuovo nucleare, che rispetto al passato può essere considerato una fonte sicura, affidabile, economicamente competitiva nel lungo periodo e in grado di integrarsi con il gas e in futuro l’idrogeno per compensare le rinnovabili, rese discontinue e interrompibili da Madre Natura.
Insomma, uno scenario in piena evoluzione che, se le promesse dei modelli attualmente in
produzione e dei prototipi in fase di sviluppo, compresi quelli sulla fusione, si trasformeranno in
realtà, potrebbe portare a nuove prospettive energetiche, geopolitiche e industriali a livello europeo e globale.

Schenziato che lavora con tuta protettiva

La prima giornata di confronto si terrà a Milano il prossimo 5 ottobre nella sala Pirelli dell’Istituto per il Commercio Estero in corso Magenta 59, dove dopo la relazione “Quale energia per il futuro?” del componente del Collegio dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, Gianni Castelli, i lavori proseguiranno in tre tavole rotonde, dedicate alla trasmutazione e gestione delle scorie della IV generazione di reattori nucleari, alla filiera italiana della sicurezza e del decommissioning e alla risposta del dilemma NIMBY.
Previsti anche interventi sulla cybersicurezza del comparto nucleare e sull’importanza dell’energia atomica per la siderurgia italiana. SWG presenterà inoltre in questa occasione i risultati del sondaggio “Il rapporto tra gli italiani e il nucleare”. 

Torri di raffreddamento

La seconda giornata si svolgerà a Roma il prossimo 11 ottobre a Palazzo Altieri in piazza del Gesù, 49 dove verranno affrontati i temi della geopolitica nucleare con le nuove alleanze dei 12 paesi UE favorevoli all’introduzione del nucleare nella tassonomia green e con il cambio del portafoglio energetico italiano ed europeo; della sostenibilità finanziaria della svolta nucleare; e delle nuove tecnologie che vanno dai moderni small modular reactors ai prossimi micro modular reactors, estremamente versatili e sicuri.

Il programma completo è disponibile in allegato e per ulteriori informazioni si invita a visitare il
sito di iWeek al seguente indirizzo https://i-week.it/

La quarta edizione di iWeek “Nucleare, si può fare?” è realizzata con il sostegno di Transmutex,
Edison, Ansaldo Nucleare, Ultra Safe Nuclear Corporation, Campoverde, Banca Finnat e SWG e
con il patrocinio di Regione Lombardia, Enea e il Politecnico di Milano.

6 settembre 2023

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