di Piero Fabris
“E c’è il tuo sguardo – poesie” di Patrizia Sollecito (Wip edizioni. Pagg. 94. €13,00). Tradotte anche in spagnolo da Carmen Ciocca. Sono trenta composizioni meditate! Sono gemme di un’anima che non lascia indietro nessuno. Appunti di pagine di un percorso appassionato, taccuino di una maestra di comunicazione che sa fare dei suoi versi un impasto per pane fragrante di “vocaboli ricercati”, misurati per arrivare, con tocco immediato, alle energie migliori di ogni generazione.

Poesie, quelle della Sollecito, nelle quali il lievito della ricerca è impalpabile, ma sostanziale. Patrizia Sollecito riesce a far della “introspezione” un distillato di perle e, come pochi, dallo studio, dalle sue investigazioni sociali, estrae polline per visioni sempre più ampie e armoniche del creato. E’ dotata di una capacità di sintesi e di intrecci dai quali affiorano gli approfondimenti su Davide Maria Turoldo o Don Tonino Bello, tanto per accennar qualcuno! E ci sono evocazioni intense che denotano desiderio “non Egocentrismo invadente”, di risvegliare, condividere e mettere a fuoco il talento di quanti sono inconsapevoli delle proprie potenzialità; una poetessa della “promozione umana! Una sensibilità attenta alla valorizzazione delle forze costruttive, troppo spesso frastornate e ripiegate su se stesse, alle quali porge le proprie liriche come riflesso del profondo e le aiuta a riconoscersi come parte di una corrente di uomini assetati di Luce. Il titolo “E C’E’ il TUO SGUARDO” è un invito alla partecipazione a far parte di un sogno edificante che tutti ci eleva. Le sillogi di Patrizia Sollecito sono note di uno spartito, di un madrigale col quale più voci innalzano un unico canto verso l’Alto.

Composizioni che sanno essere silenti e intense, trame di un saio di semplicità. Una raccolta dalla copertina rossa, bianca e gialla richiamo ai colori della Spagna e la copertina, nella sua essenzialità è richiamo all’Amore per una terra luminosa e pura, un omaggio alla passione che porta i poeti autentici a scrivere con ostinazione per il bene comune, per servire un progetto che è imbastito di legalità e rispetto per la vita. Le poesie di Patrizia Sollecito sono un mosaico di paginette, impreziosite dagli acquerelli della Ciocca che oltre a tradurle ha arricchito la pubblicazione dell’opera con fiori evocativi che ben esprimono il bisogno di verticalità e bellezza: due personalità vivaci e complementari! Una raccolta di trenta polloni sono le liriche della poeta realizzano un cesto di Speranza per affamati di umanità, di esseri di buona volontà consapevoli della realtà con i suoi miraggi.

Poesia come balsamo per stille di lacrime che coese divengono lago/specchio dove l’Io diviene Noi e che, nonostante le spine della vita con i suoi ostacoli sa risalire la corrente dando ossigeno all’anima. Un percorso, quello tracciato dai versi di Patrizia che trovano nel valore del Noi e insieme solidale, l’essenza/offerta dei semi di grani d’incenso che sublimati in volute intelligenti, sono carezze e miele per la “vita Comune”.