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Incidente mortale sul lavoro al porto di Taranto, CGIL, Filcams e FILTPUGLIA alzare il livello controlli, investendo in formazione per fermare strage quotidiana

Sull’ennesimo incidente mortale verificatosi in Puglia, questa volta al porto di Taranto, dove ha
perso l’operaio 31enne Antonio Bellanova, rimasto schiacciato da una ecoballa, intervengono la
Cgil Puglia e le categorie regionali di Filcams e Filt Cgil
Barbara Neglia, Segretaria di Filcams Cgil Puglia, oltre ad abbracciare la famiglia e i colleghi di
Antonio, esprime “grande preoccupazione per il numero altissimo di lavoratori e lavoratrici che
hanno perso la vita sul posto di lavoro in Puglia. Non conosciamo ancora la dinamica
dell’incidente che ha colpito Antonio e lasciamo che siano fatti tutti i rilievi del caso ma è evidente che un problema di sicurezza del lavoro c’è e non si può tacere.

Barbara Neglia (Segretaria di Filcams Cgil Puglia)

Controlli serrati, campagne di sensibilizzazione, investimenti sulla sicurezza e sulla formazione sono gli elementi cardine ai quali far riferimento per fronteggiare questa piaga dolorosa e sanguinante. Filcams Cgil c’è ed è al fianco dei lavoratori e delle lavoratrici perché non si può morire di lavoro oggi, con tutta la tecnologia antinfortunistica a disposizione e con un sistema di tutele della salute che deve essere rispettato”.

Gigia Bucci (Segretaria CGIL Bari)

E allo sciopero subito proclamato da Filcams Cgil e Nidil Cgil di Taranto che termina oggi alle 15,
le categorie dei trasporti di Cgil Cisl Uil in modo unitario hanno proclamato una giornata di
sciopero per tutti i lavoratori portuali per domani 27 luglio. “Abbiamo chiesto all’Autorità Portuale un incontro e nel frattempo di attivarsi per verificare ogni adempimento contrattuale con la ditta coinvolta”, afferma Giuseppe Guagnano, segretario generale della Filt Cgil. “Il tema della sicurezza deve essere prioritario, occorre fermare quella che è una vera e propria strage
quotidiana, occorre innalzare gli standard di attenzione e assieme verifica del rispetto delle norme. Noi facciamo del nostro, con i nostri rappresentanti per la sicurezza e le denunce, ma chiediamo alle istituzioni di alzare il livello di controllo, in una realtà come quella del Porto di Taranto che conta negli anni troppi infortuni mortali sul lavoro”.

“A tutto maggio erano già 17 in casi di incidenti mortali sul lavoro in Puglia – aggiunge la
segretaria generale della Cgil Puglia, Gigia Bucci -, oltre 11mila le denunce di infortunio con una
media di 75 al giorno. Sono dati inaccettabili per un Paese civile e tra i temi della mobilitazione che la Cgil ha messi in campo da tempo e che ci ha visto scendere in piazza lo scorso 24 giugno a Roma. Occorre rilanciare e rafforzare il ruolo dei servizi ispettivi e di vigilanza. In Puglia, dati
dell’INL, oltre il 60% delle imprese oggetto di controlli non è in regola, con punte oltre i 70 nel
settore dei servizi. Si può e si deve fare di più per la sicurezza, investendo anche sulla formazione
degli imprenditori oltre che dei lavoratori.

Giuseppe Guagnano (Segretario generale filt CGIL puglia)

Così come andrebbe aggredito precariato, che espone i lavoratori al ricatto del reddito, costretti ad accettare qualunque condizione di sicurezza. Dal Governo i segnali sono come sempre contrastanti, addirittura si prevede che i consulenti delle imprese possano accertare il rispetto delle norme su salute e sicurezza e questo metterebbe al riparo da controlli se non con preavvisi. Non è questa la strada”.

26 luglio 2023

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