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I racconti che liberano dai luoghi comuni

di Piero Fabris

“I Promessi Sposi, una nonna racconta” di Anna Maria Di Terlizzi con disegni di Giuseppe Sansone (S4M Edizioni. Pagg.75. € 13,00) è un taccuino d’emozioni o meglio un diario sul come intrattenere in maniera costruttiva bimbi e ragazzi alla deriva tra le onde degli schermi televisivi.  È un testo nato durante il “Lock down” che ci ha costretto in “cattività” causa il Covid 19 e che per tanti è stata un’occasione per ritrovarsi. È il caso di dire: Non tutti i mali vengono per nuocere! Confesso di essere rimasto perplesso davanti all’annuncio della Di Terlizzi, quando mi disse che il suo prossimo titolo lo aveva dedicato alla più famosa delle opere del Manzoni. Pensai: Sarà la solita sintesi da dotti in pensione. Decisi di leggerlo per non esser prevenuto e questa è la prima lezione che quella settantina di pagine mi impartì.  L’ho letteralmente gustato non cedendo alla tentazione di leggerlo tutto di un fiato. Giunto all’ultima pagina ho esclamato: È un lavoro scritto con competenza piuttosto che per competitività! E’ piacevole il linguaggio scelto da “Nonna Fiammetta”, ovvero colei che annota e condivide questa esperienza costruttiva e cioè un linguaggio semplice non pomposo.

L’Autrice Anna Maria Di Terlizzi disegnata da Giuseppe Sansone

Un testo che suggerisce un criterio per incuriosire i più giovani, distogliendoli dalle trasmissioni/discariche nei cui flutti troppo spesso vengono travolti. Il testo suggerisce un metodo che magnetizza e favorisce l’immaginazione dei ragazzi e rinfresca la memoria degli adulti. Ci sono tutti i personaggi del romanzo, ma lo scopo del racconto è un altro. Nonna Fiammetta non vieta, ma galvanizza i nipoti e poi li accoglie preparando per loro, ogni volta, una merenda diversa che ci restituisce il profumo della vaniglia e le atmosfere di un tempo fatto di valori, dialogo e ascolto.  “I Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni è certamente un classico, uno di quei libri che fa parte del nostro bagaglio culturale collettivo e che, troppo spesso rimangono sugli scaffali imbavagliati dalla polvere e presunzione di chi crede di aver oramai imparato da certe opere, ma quanti hanno la fortuna di tornare a leggerle con l’esperienza che il tempo dona, scoprono un mondo nuovo, un sentiero di sottigliezze, di ironia che solo la maturità coglie. La voglia di compartecipare della nostra artista l’ha portata a scegliere i termini e modi per seminare curiosità e andare oltre lo steccato delle visioni stereotipate (parafrasando Italo Calvino). Le pagine del “I promessi Sposi una nonna racconta” hanno risvegliano i ricordi e suggestioni evocati da Herman Grimm, primogenito di Wilhelm, (Wilhelm insieme al fratello Jacob pubblicò “Kinder-und Hausmarchen” nel 1812-15). Il figlio di Wilhelm, sottolinea: “Non basta avere qualcosa da scrivere… è importante come lo si scrive!” Anna Maria Di Terlizzi pesa le parole, sceglie i vocaboli per giungere con chiarezza e incisività a tutte le fasce di età e il suo racconto, prima di essere un atto di responsabilità è un atto d’Amore verso il domani.       

I Promessi Sposi, una nonna racconta” di Anna Maria Di Terlizzi con disegni di Giuseppe Sansone (SAM Edizioni. Pagg.75 € 13,00)
Don abbondio e i bravi (G. Sansone)

 

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