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Violenza sulle donne: il Governo interviene con misure più severe e rinforza il “Codice Rosso”

Anna Gomes
Anna Gomes

di Anna Gomes

Giulia Tramontano

Alla luce degli ultimi episodi di femminicidio, in particolare l’omicidio di Giulia Tramontano, la giovane donna, uccisa incinta del figlio di sette mesi, il Governo ha immediatamente potenziato il Codice rosso, in difesa delle donne che subiscono violenza. Promotrice di questa importante decisione il ministro della Famiglia Eugenia Roccella, insieme al ministro Carlo Nordio della giustizia ed al ministro Piantedosi degli Interni. Cosa cambia allora per le donne minacciate, e perseguitate dal loro compagno, marito o fidanzato?  Prima di tutto i tempi si restringono tantissimo: in trenta giorni, a partire dalla denuncia della vittima, il pm dovrà provvedere alla custodia cautelare dell’accusato. Poi c’è l’obbligo di allontanamento che l’uomo violento dovrà rispettare (esattamente 500mt di distanza dalla vittima), pena l’arresto da 1 a 5 anni. L’uso del braccialetto elettronico sarà sempre più esteso  nell’applicazione, importante per seguire la vittima e difenderla. Inoltre Eugenia Roccella, ministro della famiglia, ha introdotto il cosidetto ‘cartellino giallo’, una specie di ammonizione (come per i calciatori) che segnala ed avverte gli uomini violenti.

il ministro Carlo Nordio

 Il ministro Nordio ha detto, alla luce di questi provvedimenti: “Vogliamo rendere immediati gli interventi delle forze dell’ordine, semplificando le procedure”. E’ evidente lo sforzo del Governo di voler stroncare questi “femminicidi”, intollerabili in una società civile. In questa ottica, il Governo attuale risponde finalmente con misure più restrittive, alle sempre più incessanti domande delle donne di essere difese e tutelate dagli uomini violenti che sembrano non volersi fermare in questa interminabile scia di sangue. Quello che oggi si fa, lo si fa per tutte le donne ma anche per le nostre figlie e nipoti.

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