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ARMENI: fatti taciuti che fanno la storia

in fatti d'armenia

di Piero Fabris

È uscito negli ultimi giorni del mese di maggio, il libricino dal titolo: “I fatti d’Armenia e l’assassinio di P Salvatore Lilli – dalle testimonianze di Filippo Ermini e Aghassi (Garabed Toursarkisian)”, curato dalla dottoressa in comunicazione Siranush Quaranta e dal professor Carlo Coppola per le edizioni La Matrice.

Siranush Quaranta e Carlo Coppola

Un testo di 90 paginette intense grazie alle quali altri tasselli della storia d’Armenia martoriata emergono da un passato rimosso, offrendoci un mosaico sempre più completo dei fatti occultati. I due interventi riproposti dai curatori non solo rispondono a un bisogno di giustizia contro chi ha ordito piani di sterminio di un popolo la cui colpa sembra essere la propria fede, quanto l’isolamento internazionale di quell’occidente che innalza il vessillo del difensore della pace e dei diritti dell’uomo, ma nei fatti è semplicemente attento ai propri interessi. Gli interventi dello studioso Filippo Ermini più noto per i gli studi di letteratura latina medievale e quelli dell’introduzione di Pierre Quillard (poeta simbolista francese, drammaturgo e giornalista, amico di Hrand Nazariantz) per la testimonianza di Garabed Toursarkisian, riproposti dalla passione dei due curatori, risponde al bisogno di chiarezza sui fatti atroci che potremmo definire molto attuali, espressione di politiche ipocrite che sembrano ripetersi con i rintocchi dei corsi e ricorsi storici. Colpisce dell’introduzione della Quaranta e il Coppola la capacità di annodare fili di fonti diverse, come il fare rimandi ad Arsciak Ciobanian (scrittore, poeta Armeno divulgatore culturale attivo tra Turchia e Francia a cavallo dell’ottocento e novecento) che in un suo opuscolo aveva denunciato l’assassinio di Padre Salvatore Lilli per mano dei soldati turchi e, altre dotte citazioni che rappresentano un pregevole intarsio di informazioni, le quali svelano quanta ricerca vi è dietro l’offerta d’intuizioni interessanti.  E, rileggendo i fatti d’Armenia sembra d’essere al centro di soffi e cristalli di sale su ferite che il tempo custodisce con tutto il carico doloroso sotto le palpebre della memoria.

in fatti d'armenia

Sono righe utili a chi si interessa di Geopolitica e grazie a riflessioni sui modi di intendere il “giusto” si comprende come l’essere buono cristianamente per un frate è segno di sdegno e vigliaccheria per altri, dove il rispetto per la vita per alcuni non ha lo stesso valore per altri. Il libricino tradotto e riproposto all’attenzione dei nostri tempi ci suggerisce l’attenzione non solo ai linguaggi, quanto all’educazione con la quale si intende aprirsi all’Ascolto, specie nello scacchiere internazionale dove non basta essere attenti alle parole, al significato di ogni termine quanto al contesto nel quale viene usato. 

2 thoughts on “ARMENI: fatti taciuti che fanno la storia

  1. Bravo, come sempre l accuratezza, la chiarezza e l essenzialità della scrittura sono elementi presenti nei tuoi articoli Grazie

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