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Tina Anselmi-Storia della prima donna Ministra della Repubblica Italiana. La Fiction di RAI uno

di Clelia Conte

‘Tina Anselmi – una vita per la democrazia’ film tv in onda su Rai uno, in occasione della Festa della Repubblica

E’ la storia della prima donna, Tina Anselmi, che fu Ministra della Repubblica italiana interpretata nel film per la tv da Sarah Felberbaum. “Tina Anselmi-Una vita per la democrazia“, è andato in onda martedì 25 aprile 2023, alle 21:30. La regia è di Luciano Mannuzzi, Il soggetto di Anna Vinci, giornalista che ha conosciuto Tina Anselmi.

La storia del film-tv

Nel 1944, Tina Anselmi (Sarah Felberbaum) a soli 16 anni vede assieme ad altri studenti della scuola di Bassano 31 uomini impiccati dai tedeschi e comprende l’importanza di attivarsi per combattere entrando a far parte della Resistenza pur rischiando la sua vita. Diviene così staffetta partigiana facendo da spola fra Castelfranco e Treviso per consegnare documenti od oggetti come la radio trasmittente. Conosce Nino Arcoleo (Piero Cardano), partigiano che studia medicina e sogna con lui un futuro migliore.

Dopo la Liberazione dell’Italia (1945), Tina pensa ancora di dedicarsi alla giustizia, ai diritti delle giovani operaie delle filande nel suo paese di Castelfranco Veneto e diventa sindacalista. Condivide le sue battaglie sulle condizioni delle donne con la sua amica  Francesca Meneghin (Benedetta Cimatti). I padroni potevano licenziare per matrimonio o quando le donne dovessero rimanere in cinta, loro avevano uno stipendio inferiore a quello degli uomini e negli studi, stessa situazione perché le donne avevano meno opportunità di quelli del sesso opposto. Costretta ad affrontare il dolore per la morte di Nino a causa della tubercolosi, grazie all’aiuto di Francesca, riprende a lottare riacquistando le sue energie fino a candidarsi per realizzare i suoi sogni di giustizia come la grande idea sulla realizzazione della Commissione per le Pari Opportunità.

Aldo Moro (Gaetano Aronica), ha molta fiducia e stima verso la Anselmi che nel 1976 diventa Ministra del Lavoro e grazie a lei vengono eliminate le differenze salariali tra uomini e donne. Due anni dopo ricopre il ruolo di Ministra della Salute e pota avanti leggi e riforme che hanno cambiato la nostra società come quella sull’aborto; la riforma Basaglia, su accertamenti e trattamenti sanitari volontari e obbligatori e sull’istituzione del Servizio Sanitario Nazionale. Accade però che il giorno in cui avrebbero eletto il nuovo Governo, rapiscono Aldo Moro stravolgendo così l’agenda politica e tutta l’Italia. Tina sceglie col suo partito di non cedere alle brigate rosse ma c’è qualcosa che la destabilizza e che le fa dubitare sulla limpidezza della Democrazia Cristiana. Diventa Presidente della Commissione di indagine sulla loggia massonica P2 (1981) su richiesta della sua amica comunista, Presidente della Camera dei Deputati, Nilde Iotti (Sara D’Amario). Dopo molte audizioni, Tina scopre gli interessi di un gruppo di potere che ha cercato di governare il Paese in modo occulto, senza passare dalle elezioni o dal confronto democratico e si rende conto che il mondo in cui aveva creduto dove aveva lottato per vincere le sue battaglie con fierezza, risulta in effetti differente e distante dalla sua sincera dedizione. Tina non si arrende e non si ferma neanche davanti alle minacce e la pressioni portando a chiusura una relazione lucida e dettagliata sull’azione delle logge deviate in Italia e riesce a farla approvare con una larghissima maggioranza dopo aver fatto visita al Presidente della Repubblica Pertini (Antonio Piovanelli) per chiederne il suo appoggio. Alessandro Tiberi interpreta nel film, Giovanni Di Ciommo che affianca Tina nel lavoro sulla commissione P2. Dopo questa grande impresa la protagonista rientra nel suo paese in Veneto e per le elezioni del 1992, su richiesta del suo partito non si candida alle politiche concludendo così la sua carriera.

Commento

E’ difficile raccontare in un film l’impegno totale di questa grande donna e protagonista di una importante e fondamentale parte di storia della nostra politica. La sceneggiatura è tratta dal libro di Anna Vinci scritto con Tina Anselmi, “Storia di una passione politica” e da “La P2 nei diari segreti di Tina Anselmi”. A mio parere l’attrice Sarah Felberbaum che ha interpretato l’onorevole Anselmi, non era proprio adatta alla parte perché troppo giovane e la parrucca che aveva per i suoi anni di maturità era troppo evidente. Avrei optato per lei solo nella fase di Tina giovanissima e poi magari l’avrei affidata ad un’attrice più similare. Le avrei lasciato i capelli sul biondo come nella realtà. Per il resto l’opera, per gli appassionati della prima Repubblica come me, è riuscita a raccontare del personaggio in modo molto attendibile e interessante. Non potevano programmarlo in un giorno migliore del 25 aprile.

E’ giusto che un personaggio come Tina Anselmi non venga mai dimenticato perciò consiglierei agli insegnanti delle scuole superiori di farlo vedere e commentare ai propri ragazzi per comprendere come una ragazza coraggiosa, conquistò per amore della democrazia numerosi traguardi e stimolò altre donne a mettersi in politica.

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