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Anna Maria Di Terlizzi-Una Vita per l’arte artista a tutto tondo

di M. Siranush Quaranta

Il libro “ I promessi sposi. Una nonna racconta “ da poco pubblicato sarà presentato il giorno 14 dicembre alle ore 18 presso la libreria Roma a Bari.

La scultrice Anna Maria Di Terlizzi è un’artista a tutto tondo. Varcando la soglia del suo atelier di Bari si viene abbracciati da mille sensazioni, emozioni e si comprende da subito il suo eclettismo. Talento, passione e inventiva sono nel suo Dna, manifestate nella volontà di esplorare e reinventarsi attraverso le sue opere. Non si può parlare del suo lavoro artistico senza accennare a tappe fondamentali della sua vita, in quanto intrinsecamente intrecciate. 

Il gruppo di nove figure “Orme di anime inquiete”

Il piacere di viaggiare le ha permesso di visitare alcuni tra i più importanti musei nazionali ed internazionali, arricchendosi spiritualmente e culturalmente. Negli anni ‘70, dopo aver realizzato il monumento al sindacalista Giuseppe Di Vittorio per il comune di Gravina di Puglia, per quasi dieci anni, interrompe la sua attività artistica per formare la sua famiglia, ma continua a insegnare discipline plastiche presso l’Istituto statale d’Arte di Bari. E proprio la direzione del suo istituto, le chiede di realizzare, insieme ad una scolaresca, un’opera scultorea per la chiesa di Sant’Enrico, chiesa inserita in un quartiere dove convivono cattolici e ortodossi. Il tema richiesto è la rappresentazione di simboli ed elementi che accomunano la religione cattolica e quella ortodossa. Un’esecuzione che le ha apportato un forte coinvolgimento emotivo e che comunque segna l’inizio di realizzazioni di opere scultoree per istituzioni religiose. Ma per l’artista, affrontare lavori di carattere religioso, non è stato affatto semplice poiché totale era l’implicazione mentale e fisica.  Per questo suo forte coinvolgimento nel concepire le opere, decide negli anni ‘90, di abbandonare le tematiche religiose per riprendere quelle laiche personali a lei più congeniali. 

L’amore per l’arte orientale la porta ad approfondire la sua conoscenza sulla figura del Samurai e sul bushido (comportamento morale del Samurai), per realizzare una serie di opere scultoree dedicate a queste mitiche figure. 

San Nicola del gruppo ‘I Santi’

In seguito viene ispirata dalla cultura del medioevo pugliese: capitelli, decorazione di absidi e finestre, particolari scultorei e tanto altro dell’ architettura romanica, creando e producendo gioielli-scultura da indossare. Fanno seguito alcune installazioni: la prima è i “Silenziosi guerrieri della Daunia” (dopo una visita illuminante al museo di Manfredonia), che viene esposta non solo nel suddetto castello ma anche durante la collettiva ”GENIUS LOCI” alla Pinacoteca Metropolitana di Bari nel 2002.

Inoltre, rifacendosi alle tradizioni popolari, soprattutto pugliesi, nascono i “Santi” (rievocazione dei santi delle processioni del venerdì santo), realizzati in maniera ludica con materiali poveri. Con questa nuova visione la Di Terlizzi riprende il tema religioso con leggerezza e grande gratificazione artistica.

 Nelle sue ultime installazioni si connota la ricerca sui temi sociali, in particolare l’artista si sofferma sulle problematiche femminili, che oggi vengono alla ribalta con femminicidi,  sopraffazione dei diritti delle donne colpite fisicamente e psicologicamente. 

Durante le celebrazioni dell’8 marzo 2022, giornata mondiale dedicata alla donna, viene allestita una sua personale alla Pinacoteca di Bari: “ Orme di anime inquiete”, che propone  nove figure in burqa ad altezza naturale, di forte impatto visivo ed emotivo. Queste figure sono attorniate da forme di colore rosso specchiante, come pozzanghere, a simulare tracce di sangue. La scultrice dice di voler proseguire e sviluppare ulteriormente questa strada. A identificare l’importanza e il livello produttivo dell’artista c’è la grande quantità di mostre sia personali che collettive, in Italia e all’estero. A questo proposito lei ricorda quando da Milano le arriva l’invito a partecipare a una collettiva a New York sul tema del caffè, perché s’inaugurava nella Quinta Strada una caffetteria di impreditori di Vicenza. Questa esposizione ha poi girato molto negli Istituti italiani di cultura, di San Francisco, Boston, Berlino (nuova sede dell’Ambasciata italiana) e altre sedi.

La scultrice Di Terlizzi con il suo ultimo lavoro -Ora e sempre

Nonostante le grandi soddisfazioni per la sua intensa attività artistica in Italia e nel mondo, l’artista accusa un’amarezza di fondo per non essere profeta in patria; infatti nella sua terra non ha ricevuto l’interesse e il giusto riconoscimento per un’artista che produce lavori monumentali, opere pubbliche, opere create per la chiesa più importante di Bari, la Basilica di San Nicola (Trittico bronzeo Nicolaiano), come anche la cancellata con il bassorilievo della chiesa di San Pasquale e l’opera centrale in pietra nella piazzetta adiacente, o ancora la cappellina laterale nella chiesa di San Rocco, o il fonte battesimale nella chiesa di Santa Croce ( che poi subisce un rimaneggiamento arbitrario) e tante opere pubbliche. 

A maggio 2022 ha esposto nella collettiva d’arte “Polpart…Nel mare di Puglia” a Mola di Bari, portando tre opere su San Nicola realizzate con diverse tecniche. 

Il suo più recente lavoro (ottobre 2022) è stato nell’ambito della mostra di artisti contemporanei “Nel mare assoluto del grano/al canto delle pietre di sotto”, allestita ad Altamura da Michele Saponaro in occasione della Giornata Mondiale del Pane. L’opera dal titolo “Ora e Sempre”,  rappresenta una grande clessidra illuminata con luci a led entro cui scivola il grano che si trasforma in briciole di pane spruzzate di polvere d’oro a simboleggiare la sua preziosità. Sulla base in legno, incisi a laser, spighe di grano e colombe in volo.

 Ultimamente alla molteplicità della sua produzione (ricordando il periodo in cui ha affrontato il lavoro di design, con sedie, testiere di letto, panche, paraventi, porte, lampade dal forte effetto creativo), si è unita la passione della scrittura con novelle per bambini: il primo lavoro è stata la favola “Priscilla e il bell’anatroccolo”, che ha ricevuto il terzo premio di Fortuna D’Autore per la letteratura d’infanzia, seguito da altri due libri con la stessa piccola protagonista, dove la morale traspare con lievità e leggerezza.. E’ di prossima pubblicazione il suo ultimo libro: Una nonna racconta “I PROMESSI SPOSI”, dedicato ai suoi nipoti e a ragazzi in età scolare, scritto durante il primo lockdown del 2020.

BIOGRAFIA 
Anna Maria Di Terlizzi è nata a Bari, dove vive e lavora; si dedica all’arte dal 1966. All’inizio della sua carriera s’ispira alle figure femminili poi, nel corso degli anni spazia dalle figure religiose, soprattutto nicolaiane, alle immagini del medioevo giapponese, alle consuetudini pugliesi, all’oreficeria, a temi sociali. Ha esposto in numerose mostre personali e collettive sin dall’inizio della sua carriera, sia in Italia che all’estero, richiamando l’attenzione d’istituzioni pubbliche, religiose e private.

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