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Presentato alla Feltrinelli di Bari “La Smart City e la Città comoda”(Mimesis) di Giulia Agrosì

La Smart City e la città comoda

intervista di Clelia Conte

foto di Francesco Guida

“La Smart City e la città comoda” è un libro tecnico-scientifico che descrive una nuova realtà nell’era digitale, basata sul funzionamento dei centri energetici nevralgici urbani e ambientali in sinergia con l’essere umano e in equilibrio sincronico intersettoriale del sistema connettivale urbano. La “Big Challenge” del vecchio continente: la città esistente viene impostata su di un meccanismo sistemico da ottimizzare digitalmente. I temi trattati sono inerenti alla sociologia urbana in relazione alla città intelligente, ai metodi di sviluppo della stessa in ambito abitativo-ambientale, microclimatico, energetico, giuridico, cultural-architettonico, museale, digitale tecnologico (IoT, GIS, BIM), alimentare-agricolo e infine al ruolo del PNRR nell’evoluzione delle infrastrutture digitali italiane.

L’intervista alla Libreria Feltrinelli di Bari.

Giulia Agrosì, oggi mi devi spiegare come è nata questa idea “titanica”(come ha detto Enrica Simonetti che oggi ha presentato il libro)?

L’idea è nata durante il periodo pandemico quando tutti erano a casa ad autocommiserarsi: ho azionato la mia creatività pensando che questo ‘strumento messo in atto’, così lo definisco, avrebbe dato un’opportunità grandissima di cambiamento a tutta l’umanità. Ho raccolto eccellenze italiane dal nord al sud parlando di tutti gli ambiti che una città ricopra e soddisfi all’interno dell’urbe.

I coautori?

persone che stimo tantissimo, eccellenze internazionali che hanno accolto subito il mio invito pur non conoscendomi. accettando la sfida di questo progetto.

Hai parlato di una city più umana che tecnica.

Si, perché al centro della città c’è l’uomo con le sue esigenze e la quotidianità. Ciò che conta è la centralità dell’essere umano in questa nuova era digitale che si sposa con una una città rivisitata in chiave moderna e futurista.

Noi viviamo a Bari e tu sosti in tanti posti, anche all’estero. Le nostre città sono antiche e difficili da adattare ad una città futurista moderna. Che cosa suggerisci all’amministrazione Barese?

Le città che viviamo nel vecchio continente sono tutte ben costruite con diversi strati storici per cui l’intervento di una città smart richiede una formazione molto più ampia rispetto ai tecnici che lavorano su città che nascono ex novo. Quello che consiglierei ad un’amministrazione come quella di Bari, di prestare attenzione alla metodologia messa in campo e agli studi di fattibilità. Bisogna considerare gli indicatori che vengono messi in campo nelle diverse aree tematiche per lo sviluppo di questo grande progetto, monitorandoli costantemente e se un indicatore nell’utilizzo di questi strumenti che sono fondamentali per il monitoraggio lo sviluppo e la valutazione di un progetto, probabilmente bisognerebbe porre più attenzione. Quindi suggerirei di analizzare, sviluppare la gestione della città in funzione delle esigenze del cittadino e non in funzione di un busines che riguardi solo alcuni cittadini.

Oggi sei alla Feltrinelli per presentare questo libro. Ti senti soddisfatta di aver regalato quest’opera a i cittadini?

Sicuramente, ma il mio obbiettivo e quello di trasmettere informazione e formazione di divulgare il concetto del futuro e rendere consapevole il cittadino di questo cambiamento perché vive in uno stato confusionale che forse potrebbe essere sciolto dalle giuste informazioni inserite nel libro e dai futuri convegni che programmeremo.

Video-https://www.facebook.com/watch/?v=1043617939847329


Curatore:
Giulia Agrosì
Editore:
Mimesis
Collana:
Architettura
Anno edizione:
2022

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