Siamo tutti diversi! Attualità Cultura 7 Luglio 20227 Luglio 2022 Riflessioni post Bari Pride di Piero Fabris Foto di Daniela Ciriello Non mi piace la parola “Diverso” usata con accezione negativa. Non siamo tutti diversi? E mentre faccio la domanda, con tono volutamente retorico, mi vengono in mente i vicini con i loro gusti musicali “diversi” dai miei, i passanti con abiti “diversi” dal solito che spiccano con colori accesi sulle fettucce grigie delle strade o quanti con i musi lunghi avvolti in abiti scuri, sono la variante cromatica nella comunicazione non verbale. Mi tornano in mente i compagni delle elementari con i quali mal ci contenevamo nei grembiulini e fiocchetti. Fin da piccoli genitori e maestri coglievano il talento di ognuno e le inclinazioni naturali che ci portavano a schiuderci su orizzonti “diversi”. Qualcosa a un certo punto è cambiato o ci ha cambiato. Abbiamo smesso di essere noi stessi e in nome dell’apparire unici? Siamo entrati in un ring di competizioni? Sono cresciuto facendo mie le parole di Albert Schweitzer: Rispetto per la vita. E così, passeggiando o lavorando con lentezza, tanto per non dimenticare Enzo Del Re, mi accorgevo della diversità come ricchezza e fonte di meraviglia. E Bari, la città in cui vivo sembra incarnare il valore della diversità come ricchezza per il bene comune. E’ bello sapere che in città avere opinioni diverse non è oggetto di discriminazione, perché i nostri spazi pubblici sono luoghi di aggregazione dove si esercita la libertà di dissentire. Drag queen durante la manifestazione del Bari Pride 2022 Il due luglio un corteo di diecimila persone ha manifestato il proprio orgoglio di essere se stesso, il proprio diritto a non nascondere la propria sessualità. Il corteo sembrava un lungo serpentone festoso dal quale si innalzavano forte e chiare le proprie istanze per l’armoniosa convivenza civile. Ma Bari sembra essere la città degli slogan dove i vili aspettano che le ombre della sera calino sulle grandi manifestazioni per trasformarsi in branchi e fare delle piazze o i parchi quadrilateri della violenza, della sopraffazione. E così, cioè pochi giorni dopo il BARI PRIDE nel parco Rossani che dovrebbe essere l’agorà culturale, una coppia gay viene ricoperta prima di insulti, poi di calci e alla fine da sassi. Il parco Rossani è destinato a divenire un luogo OFF Limits così come lo era Bari vecchia più di trenta anni fa? L’apparire aperti nasconde grettezza e ipocrisia, ignoranza e piccolezza di vedute sulle quali potrebbe primeggiare la paura. Dove primeggia il terrore la libertà sfiorisce lasciando il posto ai rovi del pensiero unico. Bari Pride 2022 7 luglio 2022