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Notizie Regione- COVID: perché spendere 10 milioni (dei pugliesi) alla Fiera del Levante?

Covid, Zullo a Lopalco: “Tra due settimane le terapie intensive si svuoteranno? E allora perché spendere 10 milioni (dei pugliesi) alla Fiera del Levante?

Ignazio Zullo
Ignazio Zullo

Di seguito la dichiarazione del capogruppo regionale di Fratelli d’Italia, Ignazio Zullo.
“L’assessore alla Sanità Pierluigi Lopalco anche oggi Aggiungi un appuntamento per oggi in un’intervista su La Gazzetta del Mezzogiorno ha detto che la situazione in Puglia sta migliorando, che si sta superando il picco e che tra due settimane la situazione migliorerà: il dato incontrovertibile è l’andamento dell’ospedalizzazione e dei posti letto di terapia intensiva che si stanno svuotando.
“Se è così perché stiamo spendendo 10 milioni di euro per allestire i posti letto di terapia intensiva che saranno pronti tra 45 giorni nella Fiera del Levante? Potrebbe rivelarsi una spesa superflua e quindi un danno erariale?”.

Ospedale Fasano, Amati: “Avviata attività nelle nuovissime tre sale operatorie”

Fabiano Amati

“È cominciata da qualche giorno l’attività chirurgica nelle nuove sale operatorie dell’ospedale PTA di Fasano. Un risultato di modernizzazione ed efficienza per uno staff sanitario all’altezza dei tempi e delle esigenze del territorio”.
Lo comunica il Consigliere regionale Fabiano Amati.
“L’efficienza delle nuove sale è rilevata dall’indagine ambientale delle tre sale operatorie (A, B e C) e che ha promosso appieno i risultati ottenuti dai parametri termoigrometrici, dalla valutazione della classe particellare, del rumore e del grado di illuminamento, conseguendo una classificazione ISO 5. Il programma di innovazione e ristrutturazione va avanti, senza badare a polemiche e speculazioni politiche.
È un risultato importante che deve essere inquadrato in un complessivo disegno di assistenza ospedaliera e territoriale che va dal nord della provincia di Brindisi al sud della provincia di Bari con i numerosi interventi di ristrutturazione che stanno interessando diverse strutture ospedaliere.
Grazie al personale sanitario, all’impresa MIC.A srl. con la subappaltatrice Bianco srl. e alla direzione lavori”.

Fratelli d’Italia: “Emiliano double face, in tv va tutto bene poi nelle sue ordinanze (444) la Puglia è ‘a rischio alto’”

Luigi Caroli

Dichiarazione congiunta dei consiglieri regionali di Fratelli d’Italia (Luigi Caroli, Giannicola De Leonardis, Antonio Gabellone, Renato Perrini, Francesco Ventola e il capogruppo Ignazio Zullo)
“Il presidente Michele Emiliano faccia pace con se stesso, perché ciò che dice in televisione è esattamente l’opposto di quanto lui stesso scrive nelle ordinanze praticamente nelle stesse ore.
Ieri sera ospite di RAI2 ha testualmente sostenuto che non era preoccupato per ciò che scrivevano i giornali ma era ‘preoccupato dai giornali che pensano che per vendersi meglio sia opportuno creare panico…’ aggiungendo: ‘Non perdo neppure più tempo con i giornali, perché è difficile capirsi’ perché i numeri in suo possesso sull’epidemia sono assolutamente tranquillizzanti.
Ma sempre nella tarda sera di ieri nello scrivere l’ordinanza 444 a pagina 5 faceva un quadro della situazione epidemiologica della Puglia non solo preoccupante, ma allarmante (riportiamo solo uno dei tanti passaggi: considerato che sempre in base al monitoraggio ministeriale effettuato dalla Cabina di Regia nel periodo già indicato, la Puglia è collocata tra le regioni a «rischio alto» (scenario 3) per più di tre settimane consecutive…).
Una situazione epidemiologica tale che Emiliano stesso definisce appunto ‘a rischio alto’ e per questo è ‘costretto’ a ribadire l’ordinanza sulla chiusura della Scuola lasciando ai genitori la decisione di mandare o meno i figli a scuola…
Ora non tutti i pugliesi leggono le sue ordinanze, ma sono molti di più quelli che lo ascoltano in tv. Emiliano non pensa che un simile atteggiamento possa essere decisamente pericoloso?”./comunicato
Si allega link dichiarazioni di Michele Emiliano a RA2.

https://we.tl/t-dZP8RzB6yu

Disastro sanità, Zullo: “Per Emiliano la colpa è degli scienziati, del governo, dei giornali, della società farmaceutica. Mai la sua!”

Nota del capogruppo regionale di Fratelli d’Italia, Ignazio Zullo.
“Prima vennero gli scienziati (che non lo avevano avvisato della durata del Covid), poi il Governo (che non si coordina con le Regioni), poi i giornali (che per vendere danno notizie allarmanti) oggi la colpa, per il presidente Michele Emiliano, è della società farmaceutica che doveva fornire alla Puglia i vaccini anti influenzali e, invece, gli ha ‘tirato un bidone mostruoso’ (parole testuali questo pomeriggio nell’ennesima comparsata in Tv questa volta su RAI1, prima di andare dalla D’Urso)
Ma è mai possibile che per Emiliano la colpa del disastro nella gestione e organizzazione della sanità in Puglia la colpa non sia mai la sua, ma di qualcun altro?”.

Ex Ilva. Galante: “Necessario l’accordo di programma per la chiusura dell’area a caldo”

Marco Galante
Marco Galante

Il consigliere regionale del M5S Marco Galante ha preso parte all’incontro in videoconferenza convocato dal sindaco di Taranto Rinaldo Melucci con tutti i rappresentanti istituzionali della provincia sulla situazione dell’ex Ilva di Taranto.
“Al di là dell’appartenenza politica – dichiara Galante – c’è stata unità di intenti nel ribadire la richiesta di convocazione urgente del tavolo istituzionale per l’accordo di programma. Nel mio intervento ho ribadito la necessità di un confronto tra tutte le parti interessate per trovare una soluzione alternativa al piano presentato dal Governo, perché è impensabile pensare di continuare con la produzione di milioni di tonnellate di acciaio con il ciclo integrato. Serve una prospettiva futura diversa, sganciata definitivamente dall’industria pesante e soprattutto dalla produzione di acciaio con l’area a caldo, lo ribadiamo, va chiusa.

ILVA TARANTO
Veduta esterna dello stabilimento siderurgico Ilva di Taranto

Il futuro di Taranto deve essere basato un modello di sviluppo compatibile con le vocazioni del territorio, per cui bisogna pensare già da ora agli interventi da realizzare anche utilizzando i fondi europei.  La priorità è tutelare la salute dei cittadini puntando sulla riconversione economica, per questo la sola strada possibile è quella per un accordo di programma che porti alla chiusura dell’area a caldo, come già chiesto ieri al presidente Emiliano, prevedendo al contempo la realizzazione di interventi di bonifica e risanamento dell’area dismessa e assicurando la tutela dei livelli occupazionali.  L’obiettivo è favorire uno sviluppo sostenibile del territorio e soprattutto di ridurre gli impatti ambientali e sanitari prodotti dalle attività del siderurgico”

5 dicembre 2020

One thought on “Notizie Regione- COVID: perché spendere 10 milioni (dei pugliesi) alla Fiera del Levante?

  1. Un commento solo per l’ospedale Covid alla Fiera del Levante. E’ vero che, speriamo fortemente che non venga mai utilizzato, ma la prevenzione, in questo caso di approntamento delle strutture, occorre che ci sia. Il futuro è ancora incerto. Mi ricordo che a Gioia del Colle fino a qualche decennio fa, esisteva un lebbrosario. Facevano confluire i malati provenienti da varie regioni. Mi ricordo che nei cimiteri è prevista una fossa comune, per emergenze di vario tipo. In sostanza l’uomo deve sempre fornirsi di strutture emergenziali. La questione è un’altra. Perchè ogni Regione deve dotarsi autonomamente di una ospedale per infettivi, se non dovrà essere utilizzato, oppure se sarà disponibile solo dopo la scomparsa della malattia, anche per effetto dei vaccini, e addirittura in una zona destinata ad altro, cioè ad esposizione di merci? Cioè destinata ad essere demolita. La Giunta lo costruisce per prudenza, anche se con molto ritardo. L’opposizione lo ritiene inutile, tanto fra poco al virus gli faremo la festa. Invece, secondo il mio modesto parere, per alcune emergenze, lo Stato, non la singola Regione, deve essere sempre pronto, e dotarsi di strutture che, si spera, non siano mai utilizzate, a prescindere dal luogo ove verranno posizionate (es, per gruppi di regioni). Per fare questo bisogna ridurre i poteri delle Regioni sulla materia, con una programmazione nazionale. Estate parati, diceva Baden Powell ai suoi scout.

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