BITETTO- Festa dei lettori: presentazione di “Guerrieri nel Vento” Cultura Eventi e Tradizioni Libri 26 Settembre 2020 di Anna Materi Dina Ferorelli presenta la sua nuova raccolta poetica “Guerrieri del vento”, edizioni Giuseppe Laterza 2019 Il 24 settembre, in occasione della sedicesima edizione della ‘Festa dei lettori’, a tema quest’anno “L’invenzione del presente”, a Bitetto presso la chiesa di Santa Maria la Veterana, la scrittrice e poetessa Dina Ferorelli ha presentato la sua nuova raccolta poetica “Guerrieri del vento“, edizioni Giuseppe Laterza 2019. Presenti il Sindaco neo eletta Fiorenza Pascazio. Ha dialogato con l’autrice Giovanni Iacovelli, mentre Letizia Pacucci, con l’ accompagnamento di Michele Modugno alla chitarra, ha letto alcuni brani del libro. L’evento è stato patrocinato dal Comune di Bitetto e da Presìdi del libro con sede presso l’Associazione culturale ArcheoLabA che ha curato la visita guidata agli affreschi di scuola giottesca della Chiesa stessa. Il fil rouge della serata è stato il richiamo continuo e sentito, alla Bellezza dell’Arte, declinata nelle sue molteplici forme, poetica, pittorica, musicale. Chiesa di Santa Maria la Veterana Da ex docente la scrittrice Ferorelli dedica la raccolta “a tutti gli alunni di oggi e di sempre”. Il prof. Iacovelli, nel presentare la raccolta, tiene a precisare che è un libro che tutti i ragazzi dovrebbero leggere per l’attualità dei contenuti, che son poi i problemi che assillano tutta la società. Benchè sia simile, per la metrica utilizzata e per la mancanza di punteggiatura, alle raccolte precedenti, se ne discosta per la diversa ispirazione: la Ferorelli infatti scrive ad esempio di angeli strappati alla vita, di madri tremanti in cerca dei figli. La mancanza di punteggiatura è un richiamo al “Manifesto” futurista del Marinetti, che permette una associazione libera di significato, favorendo una libera interpretazione del lettore attraverso un ritmo di lettura incalzante e veloce. La poesia si fa riflessione e meditazione, laddove l’arte e la vita si fondono insieme, perché la poesia nasce dalla vita dell’uomo, di cui raccoglie le emozioni e le declama. Ma quali sono questi mali, i demoni che assillano la vita di tutti i giorni? Per la scrittrice sono i cellullari, il web, i social che fanno sì che i ragazzi rifuggano dalla vita reale per rifugiarsi nella vita virtuale. La poetessa però non rinuncia alla bellezza della poesia, che diventa così un inno della caduta sì, ma anche della rinascita, perché tenta di indicare una via d’uscita, come bisogno di una bussola che aiuti nell’orientamento. La poesia come denuncia e guida, il guerriero che si allontana dal nichilismo imperante, dal desiderio del suicidio e denuncia i mali che lo assillano. Il percorso indicato è tortuoso, ma si conclude con una preghiera alla Madonna, quasi ad evocare Petrarca, ma anche Dante nell’ultimo canto del Paradiso. E’ necessario estirpare tutte le “banalità del male”, per ricordare la filosofa Arendt, e concentrarsi su ciò che siamo e sentiamo, come sguardo alla emozioni, più che sguardo allo schermo del cellulare. E’ una discesa all’inferno, ricca di sfavillanti metafore, figure, immagini, ma anche speranza nella nostra salvezza.