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Lite in un negozio al centro di Bari. Il marito alla moglie: “non indosso certi  capi da gay”

di Romolo Ricapito

All’interno di un negozio di una catena giovanile di abiti, preso d’assalto in questi giorni di presaldi nel  centro di Bari, ho notato delle allegre camicie da uomo colorate sui toni del verde o anche dell’arancio con il bianco che però predominava.

Trattasi di proposte estive, fantasiose ma nonostante ciò abbastanza sobrie.
Una coppia di coniugi all’interno del reparto uomo era in vena di regali per il compleanno del figlio di 25 anni.
La madre trovando quelle camicie di suo gusto ha pensato di acquistarle per il suo primogenito  e non ha trovato di meglio di chiedere al marito di indossarle nei camerini-prova, essendo l’uomo della stessa taglia del ragazzo.
La reazione del marito, un uomo sui post sessanta ma nonostante ciò abbastanza  giovanile, è stata netta e di diniego: “no, assolutamente”.
La signora ha insistito, preoccupata di dovere tornare  al negozio per un reso.
Il marito, che si era seduto, sardonico ha bocciato nuovamente la cosa con la seguente frase: “e io dovrei provarmi questi capi da frocio?”.
Ho riportato la parola usata senza cambiarla nel termine omonimo, gay o omosessuale.
La donna non ha dato peso al giudizio del coniuge, come se fosse abituata alle sue uscite e si è diretta alla cassa per pagare le camicie dicendo: “a nostro figlio piaceranno e poi non è mica gay”.
L’aneddoto è sintomatico dei pregiudizi di certi adulti, pronti a non adeguarsi alle mode e al pensiero attuale, denigrando con acidità il nuovo.
Al di là che il figlio della coppia da me osservata non fosse gay, è grave etichettare capi d’abbigliamento che non corrispondono ai propri gusti come vestiti per omosessuali, posto che i gay come gli eterosessuali vestono alla stessa maniera  e che comunque la diversità sessuale pur non essendo oggetto come in passato di strali e negazioni, non è una vergogna e manco una colpa, vedi anche popolari artisti  dello spettacolo che ormai consci del cambiamento della nostra società fanno coming out.
Al di là di tutto non voglio immaginare cosa sarebbe potuto succedere al figlio di quel signore se invece fosse stato davvero gay.
Probabilmente la ignorante caparbietà del padre gli avrebbe procurato molte sofferenze.
29 giugno 2019

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