Difendiamo il povero Alain Delon, nella bufera al Festival di Cannes per accuse di empietà Attualità Cinema 14 Maggio 201916 Maggio 2019 di Romolo Ricapito La Palma d’Oro alla carriera elargita ad Alain Delon a Cannes oggetto di alcune polemiche. Il divo transalpino tacciato di avere trattato sempre male le donne, di omofobia e di simpatie troppo smaccate per la destra. Ma lui si difende ed è difeso dagli “assegnatari” del Premio:conta la capacità, non la vita privata. Delon tra l’altro ha dichiarato che la sua attrice preferita è la quasi coetanea Brigitte Bardot, anche lei oggetto di dispute per simpatie per la destra e varie accuse di razzismo. Un giovanissimo Delon Il cinema europeo sembra avere mutuato la cultura del movimento americano Me Too, che scannerizza e ripropone scandali del passato per rinverdirli e cacciare i colpevoli, come nel caso di Woody Allen, i cui nuovi film non vengono più distribuiti negli Usa, ma lo saranno in Italia. Brigitte Bardot Due pesi, due misure e mostri sacri che vengono visti come mostri tout court, sacrileghi più che sacri. Nella fattispecie mi schiero col povero Delon: nessuno è profeta in Patria. 14 maggio 2019